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Autore: Mirokia    23/10/2011    5 recensioni
-Squirtle?! Hai scelto Squirtle? Ma è…è da finocchi!-
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nerd game

 

 

 

 

 

Kurt Hummel si aggirava in quella camera da letto stranamente spoglia e giudicava con gli occhi i pochi poster appesi al muro: un giocatore di football dal nome impronunciabile, un giocatore di hockey col nome ancora più impronunciabile del primo, e una roba molto somigliante ad una tenda che occupava tutto il lato sinistro dell’armadio: era completamente nero, se non per un ammasso di teschi e una croce enorme e una scritta al centro che diceva ‘Death Note’. Quelli erano bianchi.
Era un po’ inquietante, in effetti, così Kurt distolse lo sguardo e si rivolse all’altro che s’era seduto sul letto.

-Cos’è che dovevi farmi vedere? La tua collezione di farfalle imbalsamate?- chiese con le braccia incrociate, convinto che Karofsky l’avesse portato a casa con una scusa.

-No, Hummel. Non sono una fatina fastidiosa che si diverte a raccogliere farfalle. Ho qualcosa di molto più entusiasmante in mente…- ribattè l’altro.

Kurt sentì mancargli il respiro dopo quella frase e si portò la mano aperta sul petto, il cuore che sembrava scendergli nello stomaco. Adesso Dave stava frugando nel cassetto del suo comodino, e Kurt aveva seriamente paura di quello che poteva uscirne.

Ma con un gesto veloce, Dave tirò fuori qualcosa simile a una scatolina nera, poi la aprì e la mostrò ad Hummel, che si sedette accanto a lui con cautela e con le braccia ancora incrociate.

Gli occhi di Kurt gli fecero quasi male quando quella scatolina si illuminò recando la scritta ‘Nintendo DS’ che si muoveva.

-Che roba è?- chiese quello stropicciandosi un occhio.

-Non prendermi per il culo, Hummel.- ribattè l’altro andando al menu dei giochi.

-Davvero, non so cos’è!-

-Possibile che tu non veda nulla al di fuori del tuo paese di fatine e unicorni rosa? E’ come un gameboy, Hummel. E’ una delle invenzioni tecnologiche più geniali che conosca.- disse Dave quasi eccitato. Da quando aveva preso in mano quella scatolina, aveva come ricevuto una scossa elettrica che lo faceva parlare con la voce più acuta del solito.

-A me non sembra poi così genia…-

-Scegli un gioco, fatina.- lo interruppe l’altro mettendogli in mano la scatolina nera. Quello guardò il piccolo schermo perplesso, poi andò giù con le frecce cercando un gioco che lo ispirasse. Resident evil, Castelvania, Mario e Sonic ai giochi olimpici, Crash of the Titans, Hotel DuskRoom 215, Mario Bros (ancora questo Mario?), tre tipi diversi di ‘Professor Layton’ o qualcosa del genere, tre tipi di Phoenix Wright, Apollo Justice, Cooking Mama (??). No, basta, non ne aveva idea.

-Non ne ho idea.- disse infatti riconsegnandogli l’aggeggio. –Mi si incrociano gli occhi.-

-Stupida femminuccia, ti si stancano gli occhi troppo facilmente.- disse l’altro, ma le ultime parole andarono scemando perché dovette rendersi conto che in realtà era lui quello che ripeteva sempre quanto i suoi occhi si stancassero alla vista di Hummel. –Scelgo io per te, allora.- aggiunse poi, e scese sicuro col pennino nero sino a incontrare ‘Pokèmon Rosso’.
Dopo averlo toccato col pennino, mentre aspettava che si caricasse, si stese sul letto per stare più comodo: quando giocava era sempre in quella posizione. E Kurt, che aveva gli occhi incollati allo schermo, lo seguì fino a stendersi, o semi-stendersi, accanto a lui.
Dopo le prime schermate e i primi dialoghi che Dave saltò premendo ripetutamente il tasto B, venne fuori un tizio vecchio e disegnato male che chiedeva: ‘Sei un maschio o una femmina?
Dave si voltò verso Kurt.

-Cosa rispondi al professor Oak?-

-Al professor…eh?- fece Kurt confuso.

-Sei un maschio o una femmina?- ripetè Karofsky rotolando gli occhi all’indietro. Kurt lo guardò malissimo, e Dave sorrise sotto i baffi. –Okay, femmina.-

-DAVID!-

Uno schiaffo raggiunse la spalla di Dave, ma quello se ne fregò e puntò il pennino su ‘femmina’. Poi comparve la scritta ‘Come ti chiami?’, e quando Dave fece per digitare ‘Fatina’, l’altro gli prese il Nintendo dalle mani e scrisse ‘Kurt’ con uno sbuffo. E’ già noiosa ‘sta roba, pensò Hummel.

Andarono un po’ avanti con i dialoghi. Kurt in realtà avrebbe voluto leggere qualcosa per capirci un minimo, ma Dave faceva ‘avanti, avanti, salta, salta, avanti’, fino ad arrivare alla scelta del Pokèmon.

-Che…nomi bizzarri.- mormorò Kurt quando si trovò davanti un ‘Charmender’, uno ‘Squirtle’ e un ‘Bulbasaur’.

-Scegline uno, femminuccia.- lo spronò Dave, che sperò che scegliesse Charmender. Era una figata quel Pokèmon, e Charizard era qualcosa di spettacolare. Ma quando vide Kurt puntare il pennino su Squirtle e sceglierlo, quasi balzò sul letto.

-Squirtle?! Hai scelto Squirtle? Ma è…è da finocchi!- esclamò Dave indignato.

-E che diavolo ne so! Mi sembrava carino, cosa urli?!-

-Non puoi basare le scelte della tua vita su ciò che è carino e tenero!-

-Infatti tu non mi sembri carino e tenero.- ribattè Kurt chiudendo con uno scatto la scatolina e posandola sul comodino. Ora era un attimo offeso.

-Grazie per avermi appena dato del bruto e del rozzo.- fece Dave girandosi dall’altra parte, verso il muro.

-E’ quello che sei.- disse l’altro guardandosi intorno, col muso e con le braccia di nuovo conserte. Dave grugnì un po’, poi sbuffò e si mise a sedere.

-Va bene, facciamo altro.-

-Sì, facciamo altro.- concordò Kurt. I due si scambiarono uno sguardo eloquente, poi Hummel mise la mano sul petto di Dave e gli tirò la maglietta fino a trascinarselo addosso. Finirono con le labbra incollate, stesi al centro del letto. Le mani di Kurt adesso erano entrambe ancorate alla nuca di Dave, mentre questo teneva le braccia avvolte alla schiena del soprano. Si scambiarono brevi baci, poi alcuni prolungati, poi uno profondo e umido che minacciava di non finire più.
Kurt mugolò qualcosa sulle labbra di Dave, e allora quello sentì che Hummel era finalmente consenziente a fare qualcosa che andasse oltre i baci e i preliminari più innocenti.
Lo baciò sul collo bianco e gli infilò velocemente una mano sotto la camicetta leggera tracciandogli cerchi concentrici sul petto e passandogli il pollice intorno ai capezzoli.

-Niente da fare, David.- sospirò Kurt buttando la testa all’indietro mentre Dave gli passava le labbra sul petto e su ogni punto scoperto del suo corpo. –Non mi lascerò mai andare, David.- ripetè Kurt, ma si sentiva che parlava a fatica mentre l’altro gli stimolava il cavallo dei pantaloni con il palmo della mano. Era troppo presto, per Kurt. Si frequentavano da poco, e lui s’era lasciato andare già troppo per i suoi gusti. Non che se ne fosse pentito: aveva provato sensazioni indescrivibili sulla sua pelle mentre Dave gli faceva certe cose. Aveva scoperto di amare particolarmente il calore delle sue mani, l’odore della sua pelle, i sospiri dietro al suo orecchio, i baci sul collo, le carezze sul viso, il tocco sulla schiena.
Tutto piuttosto nuovo, eppure così familiare. Tutto bello. Era bello, dava belle sensazioni, metteva di buon umore e non poteva che essere positivo.
Ma era ancora troppo presto per regalare a Dave il pacco completo. In tutti i sensi.

-Che…che Pokèmon avresti scelto tu?- chiese Kurt per coprire il rumore di Dave che gli apriva la zip dei pantaloni.

-Charmender. Quello di fuoco.- fece l’altro interrompendo per qualche secondo i baci e poi rituffandosi sul lobo dell’orecchio di Kurt.

-Ah. Mi dicono che quello che ho scelto io sia più forte del tuo.- disse Kurt con un sorrisetto, e Dave si fermò a guardarlo negli occhi chiari. –Mi dicono che l’acqua batta il fuoco, caro Karofsky.-
Gli posò un dito sulle labbra per evitare che rispondesse, poi continuò a baciarlo.

 

 

 

§

 

 

 

Non so se è fluff, non lo so. Non so niente oggi, soprattutto di matematica. Domani ho un compito importante, e io scrivo fan fiction sui Pokèmon. Merito di essere fustigata per la mia propensione al cazzeggio.
Va bene, dopo il momento depressione, dedico la fan fiction a Cecilia, che sarà la prima a leggere –lo spero per lei XD-

I giochi che ho elencato sono alcuni dei miei giochi. Forse sono semplicemente i miei preferiti.
La ‘specie di tenda’ di Death Note è una roba che ho anch’io. Solo che adesso è stipata nell’armadio per far posto alla ‘specie di tenda’ di Detective Conan che è decisamente più colorata (è sull’azzurro) e ha sopra l’immagine di Kaito Kid, quindi aw :Q_

Va beh, se è piaciuta anche  agli altri e non solo a Cecilia, che me lo facciano sapere :3

Il Kurtofsky non muore. Io lotterò. In nome della Luna (?).

 

 

 

 

Mirokia

   
 
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