Premetto che conosco il fenomeno Mary-Sue ma che… non mi interessa se compare nella mia fic! Perché le mie storie sono il mio angolo di pace, la mia oasi di tranquillità e… la mia ancora di salvezza.

 

 

Parte prima:

Toru stava tornando a casa dal part time. Era stata una giornata dura, ma era soddisfatta. Davanti alla porta del palazzo trovò Kyo che la aspettava.

-Buonasera, Kyo… come mai sei qua?-

-Ti stavo aspettando… torniamo a casa.-

-Grazie… ma… non vorrei essere di disturbo… non serve che mi scortiate fino a casa ogni sera… sono forte io.- Aggiunse, con i pugni alzati.

-Già, lo so. La prima volta che ti sono venuto incontro mi hai dato una borsata, ricordi?-

-S-scusami, Kyo…-

-Non devi scusarti sempre.-

-C-come mai Yuki non è con te?- Kyo si sentì come se qualcuno gli avesse appena strizzato lo stomaco alla stregua di una spugna. Evidentemente a lei piaceva Yuki, eccome.

-Il maledetto topo ha detto che doveva raccogliere la fragole per te.-

-Le fragole! Che bello!- Continuarono a camminare. Kyo rifletteva ancora sul fatto che a Toru piaceva senz’altro Yuki. Gli faceva male. Gli bruciava dentro come un fuoco.

“Forse, -pensava,- Dovrei rivalutare il fatto di stare con Kagura… altrimenti rimarrò da solo… ma lei mi fa paura… e poi… ho avuto quell’impressione…”

Svoltato l’angolo si fermarono.

C’era una ragazza. La videro correre verso un alto muro per poi voltarsi, terrorizzata. Solo allora notarono un uomo di mezza età che le andava incontro. Era evidentemente ubriaco.

-Vieni qui, bambina…- Le stava dicendo. La ragazza, notarono Kyo e Toru, era vestita completamente di nero, come i suoi capelli. Quando mosse la testa all’indietro videro l’inconfondibile luccichio di una collana che, come scoprirono poco dopo, aveva un pendaglio contenente uno smeraldo, che si intonava agli occhi, di un verde molto chiaro, della ragazza.

-L-la prego di lasciarmi andare…-

-Abito dietro l’angolo… vieni, dai…-

-L-la smetta di importunarmi!- Disse la ragazza che diventava più nervosa via via che lui si avvicinava.

-Vieni…- L’uomo alzò le mani verso di lei.

-Kyo…- Esclamò Toru, -…per favore, aiutala…-

-…- Kyo non rispose nemmeno. Era già scattato in avanti. Sapeva cosa voleva dire non voler essere toccati, era una sensazione terribile e spiacevole. Di certo la ragazza doveva avere dei motivi diversi dai suoi, ma…

-Lasciala stare!- Urlò.

-NON MI TOCCHI!- Esclamò lei.

Ma l’uomo era già balzato in avanti, abbracciandola.

-Maledetto!- Urlò Kyo, fermandosi poi istantaneamente sul posto. Era appena successa una cosa a dir poco incredibile.

Toru balbettò:

-M-ma… c-che…-

-Non è possibile!- Esclamò Kyo.

L’uomo cadde poi a terra immobile e shockato allo stesso tempo, stringendo a sé la gattina che pochi secondi prima era una ragazza.

Toru gridò:

-La lasci! La sta soffocando!- E si diresse subito verso l’uomo, prendendogli di mano la micina. Lui svenne e Toru si chinò su di lui. subito Kyo la ammonì:

-Lascialo stare, andiamocene. Con tutta la confusione che abbiamo fatto starà arrivando di sicuro qualcuno…-

-Ma…-

-Tanto è ubriaco, nessuno gli crederebbe.-

Un gruppetto di persone sbucò nella via nell’istante in cui Toru e Kyo, presi i vestiti della ragazza, voltarono l’angolo. In lontananza sentirono le sirene della polizia avvicinarsi. Stringendo la micia al petto Toru correva, seguita da Kyo che reggeva i vestiti della ragazza. Arrivarono così a casa.

 

 

L’angolo della… recensione:

Beh… è corto come primo cap, ma… spero che l’idea vi possa piacere in qualche modo… Aggiornerò presto! Lasciate un commentino se vi va… pleaaaaaaase!!!