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Autore: Miharu_Overhill    23/10/2011    3 recensioni
Un amore confessato di Gilbird!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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AVVISO:Lo so che l'inizio potrebbe sembrare strano, ma leggetela TUTTA prima di criticare!




Prussia era in camera propria. Era disteso sul letto che dormiva, con addosso ancora i vestiti del giorno prima. Avrebbe dovuto cambiarsi, ma era troppo stanco per farlo. Quel giorno si era scatenato più del solito insieme a Spagna e Francia, e quando era rientrato in casa, non riusciva praticamente più a restare in piedi, per la stanchezza.

Era lì. Disteso sul letto che russava in modo magnifico. Ma proprio per colpa di questa stanchezza, la sua meravigliosa persona, non si accorse che Gilbird era scomparso, e che la porta si era aperta. Qualcuno accese la luce ed entrò nella stanza.

Il prussiano si mise il cuscino sulla faccia

< < Luuutz, spegni la luce... non voglio alzarmi adesso... > > protestò

ma nessuno rispose e la luce non si spense.

< < Luuuuutz > > richiamò l'albino, ma anche questa volta nessuno rispose.

< < Senti Lutz... > > disse stufo Gilbert mettendosi seduto < < Se hai intenzione di far arrabbiare la mia meravigliosa persona allora... > > si fermò. La persona davanti a lui non era suo fratello.

Era un uomo con i capelli biondi e corti, gli occhi erano neri e grandi. Era vestito completamente di giallo, e sembrava avere circa 23 anni. Teneva lo sguardo basso.

< < Chi... Chi sei? > > chiese un po' spaventato il prussiano < < come osi entrare nella stanza del magnifico me? > > aggiunse.

Il ragazzo rimase zitto, cominciò a guardare negli occhi Prussia.

Rimasero a guardarsi per un po', ma poi il nuovo arrivato fece lenti passi verso l'albino

< < CHI SEI? Rispondimi! > > urlò ancora l'albino.

L'altro si fermò e guardando dritto negli occhi Gilbert rispose < < Sono io... > >

< < “io” chi? > > chiese freddo l'altro

< < Sono io... sono... sono Gilbird > >.

Prussia rimase paralizzato dalla frase. Il biondo abbassò un po' la testa come se si vergognasse, ma poi andò a sedersi sul letto del prussiano e abbassò la testa come se fosse imbarazzato.

Gilbert si avvicinò un po' a lui e chiese

< < Come puoi essere Gilbird? Insomma... sei anche tu meraviglioso... non quanto me, ma... ma Gilbird era... era un uccellino! > >

< < Uccellino a chi? Ero un grande meraviglioso uccello! > > rispose l'altro, alzando di nuovo lo sguardo verso l'altro, arrabbiato.

< < … non puoi essere il meraviglioso Gilbird! > > ripeté ancora sconvolto il prussiano.

< < Non lo so > > rispose l'altro < < oggi mentre tu ti ubriacavi, credo di essermi ubriacato anch'io, insieme a Pierre e al toro di Spagna. E quando mi sono risvegliato ero a terra davanti alla tua camera! > > spiegò Gilbird, non capendo ancora cosa è successo.

< < Oh! > > commentò Prussia, < < Ehm... non ti preoccupare > > disse cercando di rassicurare l'altro < < vedrai che il magnifico me riuscirà a farti tornare umano! Kesesesese! > > aggiunse.

Gilbird scoppiò a piangere e abbracciò Prussia. Lo abbracciò con talmente tanto entusiasmo che si ritrovarono distesi sul letto, uno sopra l'altro.

< < He he! Vedrai che il fantastico me, riuscirà a farti tornare normale! Kesesese. Ma... adesso puoi toglierti di dosso? > >

disse Prussia, sperando che dopo quella frase l'altro si spostasse.

Ma Gilbird, invece di ascoltare il suo “padrone” si alzò un po', facendo attenzione a tenere immobilizzato Prussia sotto di sé.

< < Tu... non vuoi che io rimanga umano? > > chiese tra le lacrime.

Prussia rimase stupito da quella domanda. Non si sarebbe aspettato che Gilbird desiderasse diventare umano.

< < Ehm... ecco, io... io... > > Gilbert si rese conto, solo in quel momento, che Gilbird lo stava “immobilizzando”.

Lui cercò di toglierselo da sé, ma senza successo.

< < Ch... Che vuoi fare? > > chiese spaventato il prussiano.

Gilbird rimase fermo, per un po' a fissarlo, ma poi rispose.

< < Pru... Gilbert, io non voglio fare niente senza il tuo permesso! Però... > > il biondo si fermò, non riusciva a spiegare quello che voleva dire al prussiano. Lui aveva sempre voluto dirgli una cosa, ma non aveva mai avuto l'occasione di dirglielo, perché era solo un piccolo pulcino. Ma in quel momento era umano, e poteva dirglielo. Ma non trovava le parole esatte.

< < vedi Gilbert io... > > Gilbird si fermò ancora. Ma poi, avvicinò piano piano la sua bocca verso l'orecchia dell'altro

< < Io ti amo Gilbert! Ti ho sempre amato! E solo in questa forma posso amarti veramente! > > Gilbird si allontanò un po' da lui con la testa, ma rimase lo stesso disteso sopra di lui.

Prussia lo guardò incredulo. L'uccellino, il suo compagno di avventure, gli stava dicendo che lo amava.

Rimase immobile a guardarlo shockato, per alcuni minuti poi, ricordandosi che Gilbird gli impediva di muoversi, domandò.

< < Ehm... va bene. Ami il magnifico me! Beh, chi è che non ama la mia fantastica persona? Ora potresti lasciare andare l'essere più magnifico del pianeta? > >

Gilbird rimase fermo a guardarlo, ma poi sorrise e rispose

< < E perché mai dovrei lasciare andare l'essere più magnifico del pianeta, se è nelle mie mani, e adesso posso fargli fare quello che voglio? > >

Gilbert cominciò a tremare, cominciando a capire cosa voleva Gilbird.

< < Ehm... Gilbird? > > chiese l'albino tremante

< < Stai tremando? > > chiese Gilbird ignorando la sua domanda

< < N-No... > > rispose il prussiano

< < Se vuoi ti riscaldo io ♥ > > propose Gilbird. Prussia, a quel punto non resistette più e se lo allontanò con una spinta, non curandosi di fargli male.

Gilbird si allontanò subito dall'altro.

< < CHE INTENZIONI AVEVI? > > urlò arrabbiato il prussiano.

< < Ma... tra innamorati non si dovrebbe fare sesso? > > chiese Gilbird, che non sapeva queste cose, visto che aveva sempre vissuto come “uccello”.

< < Ovvio! Ma io NON ti amo! > > urlò infastidito l'albino.

Quella frase colpì molto Gilbird. Per un attimo vide tutto il proprio mondo crollargli addosso. Però si riprese subito. Si avvicinò a Prussia e gli accarezzo una guancia

< < Non mi ami? > > chiese.

Prussia si allontanò un po', spaventato.

< < N-No... > > rispose arretrando un po'.

< < Allora farò in modo che tu mi ama! > >

Gilbird saltò addosso a Prussia e con mosse veloci lo spogliò.

Altro non posso dirvi, perché se no Gilbird mi ammazzerà, ma sappiate, che quella notte, Gilbird si abbandonò nella passione più totale insieme a Prussia ♥.

 

Dopo aver fatto sesso, Gilbird rimase disteso sul letto nudo insieme a Prussia che era girato dall'altra parte.

Gilbird si avvicinò all'altro e gli mise una mano sulla spalla.

< < Gilbert... > > disse, notando che il prussiano stava piangendo < < Mi dispiace... ma... non ho saputo resistere... io... > > aggiunse.

< < La sai una cosa Gilbird? > > lo interruppe l'albino

< < Cosa? > > chiese l'altro

< < Io ti amavo... ti amo ancora... ma era troppo strano il fatto che io amassi un uccello... quindi dissi che non ti amavo! > > rispose Prussia.

Gli occhi di Gilbird si illuminarono.

< < Davvero? > > chiese mettendosi seduto.

Anche Prussia si mise seduto e abbracciò il biondo.

< < Davvero! Il magnifico me, ti ama con tutto se stesso... > > rispose sorridendo < < Però... mi dispiace ammetterlo, ma tu sei decisamente MOLTO più meraviglioso di me! > >

Gilbird sorrise < < Me lo dici ogni giorno Gilbert! > > Prussia si distaccò un po' dall'altro e alzò la testa verso il biondo < < Ti Amo! > >

Gibird rimase stupito da quella affermazione, ma poi sorrise < < anch'io ti amo! > > e si baciarono♥.

 

~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Gilbird aprì gli occhi. Si guardò intorno. Era nella stanza di Prussia. Si guardò il corpo per vedere se era ancora umano, ma era ritornato un uccello.

Uffi” pensò “e pensare che ero riuscito a confessargli i miei sentimenti... perché quando si sogna, bisogna sempre svegliarsi?”.

L'uccellino si girò verso il prussiano che dormiva. Ma con suo orrore, si accorse che non stava dormendo. Stava facendo SESSO con qualcun'altro.

Gilbird si girò dall'altra parte sconvolto che Prussia stava facendo sesso con qualcuno che non era lui.

Abbassò lo sguardo e pensò al proprio sogno.

Il mio sogno non diventerà mai realtà... lui non si accorgerà mai di me... io potrò sempre girargli intorno e dormire tra i suoi capelli, ma... lui non si accorgerà mai di me... mai” una piccola lacrima scese tra gli occhi di Gilbird.

Gilbert... perché non ti accorgi di me?” pensò.

Poi alzò in uno scatto la testa. E si rigirò verso il prussiano.

MA A COSA STO PENSANDO? IO SONO L'UCCELLINO PIU' MERAVIGLIOSO, FICO, AWESOME E MERAVIGLIOSO AL MONDO! Non posso continuare a pensare a lui se ho migliaia di fan della mia razza che vogliono stare con me! È vero che lui è il mio migliore amico, ma anch'io ho le mie libertà” e pensato questo, si alzò in volo e andò a corteggiare qualche uccellina.

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE:

Ok, prima cosa che vorrei dirvi, è che SO che alla fine Gilbert è un po' OOC (anzi molto OOC O.O) però... è un sogno di Gilbird, e mi sono lasciata andare xD

Se c'è qualcosa che non va nella fic, vi prego di avvisarmi, così correggo!

Ah, e recensite in tanti :D

   
 
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