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Autore: Stray cat Eyes     24/10/2011    2 recensioni
Tra un dolcino e un'elucubrazione, tra una lettera ricevuta e un ammiratore mica-tanto-segreto, tra un consiglio e una caramella alla banana, là c'è Connor.
[sfacciatamente!crack]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Elegia del muffin e del tronchetto.]




Quando Connor era uscito dal Cake Shop, quel mattino, accompagnato dal ding ding paradisiaco del campanellino alla porta e con qualche spicciolo in meno a chingchingargli nel borsellino, la giornata si preannunciava propizia per uno spuntino tranquillo e senza pensieri. Aveva dovuto ricredersi un quarto d’ora più tardi, accomodatosi che era sulle scale del Beehive, mentre Lag lo raggiungeva con passo lugubre e le dita arricciate attorno all’orlo della giacca.

Seeing si lasciò cadere sul secondo gradino con un paff!, arrotolato su se stesso come un’omelette in divisa. Aveva l’aria mogia mogia, perciò Connor provvide subito a mettergli in mano un muffin dell’involto ancora tiepido della pasticceria, tanto per coadiuvare il recupero del buonumore.
“Stanco per il lavoro?” Tentò, sgranocchiando una mela lucente come preludio al dessert.
Lag scosse la testa, giocherellando con la carta del dolcetto con una faccia così depressa che Connor pensò d’infilargli di nascosto tre o quattro caramelle alla banana in tasca, perché non si sa mai, e poi perché una caramella alla banana ci vuole sempre.
“No, è che... ho ricevuto una lettera.” Esalò lui, torturando il cuscinetto morbido del muffin con un indice. Connor inorridì di fronte a tanta violenza, ma lasciò correre. Anche perché il succo della mela gli stava drammaticamente colando giù per il polso, quindi conveniva fermarlo prima che...
“Il punto è che non so come rispondere.”
... Arr! Troppo tardi, era già finito nella manica.
“Uff,” disse Connor. Poi si corresse. “Ahm, ehm, non sai come rispondere perché è la prima volta che ricevi una lettera?”
Lag annuì con aria abbattuta, aprendo definitivamente un buco nel muffin, proprio tra due enormi gocce di cioccolato, con una determinazione ed un affondo tali che a Connor parve quasi sconcio.
Non gridò al pervertito solo perché aveva la bocca piena di mela e non gli andava di strozzarsi.
Ah, e anche perché forse l’avrebbero chiuso nella prima clinica psichiatrica disponibile.
“Sì, ma...” Riprese Lag, con una collinetta di briciole – la prova del misfatto! – che gli cresceva sulle ginocchia unite. “È anche la prima volta che ricevo una lettera così.”
Connor deglutì, notando che il viso del collega stava, lentamente ma inesorabilmente, cambiando sfumatura. Cinque o sei campanelli d’allarme gli esplosero nella testa con un botto che neanche a Capodanno, trillando a più non posso.
Oh.
Forse sarebbe servito ben altro che le caramelle alla banana.
“È una... lettera d’amore?”
“Ehm... A-ha.”
Come minimo un bel tronchetto al cioccolato, tanto per restare in tema di festività.
“E conosci di persona il mittente?”
“E-ecco... sì...”
O una torre di pancakes alta quanto Niche e infarcita di sciroppo. Con fontane di sciroppo. Una doccia di sciroppo.
“E, parlando con sincerità, tu pensi di ricambiare i suoi sentimenti?”
“Ah! Io...! Io credo...! Credo... di sì...”
Uh. Oh beh, era molto meno complicato del previsto. Connor spense gli allarmi con un click, riflettendo; in tal caso, una mera crostata di mele sarebbe stata più che sufficiente. Con un’abbondante spolverata di zucchero a velo, però.
“Quindi, in teoria tu sai cosa rispondere, no?” Gli suggerì, con un tono che rasentava l’ovvietà.
Da parte sua Lag, rosso come un grappolo di ribes, addentò fiaccamente il muffin bistrattato, strisciando i piedi sul primo gradino della scalinata.
“Beh... sì.”
“Allora, vedi?! È facile!” Concluse Connor, agitando il torsolo che gli era rimasto come fosse la coppa dell’ultimo campionato di divoratori di mele. In realtà l’aveva vinta solo l’anno precedente – nell’ultima edizione aveva un po’ battuto la fiacca ed era arrivato secondo – ed era un peccato non potersela portare dietro, quando serviva. “L’unica cosa che mi sorprende è che Zazie ci abbia messo così tanto. Voglio dire, era così evidente...”
“Dici...? Eppure io non me lo sarei mai aspe– EH?!”
Per poco Lag non si strozzò con quell’unico boccone mandato giù a fatica; sulle prime Connor pensò di offendersi, ma poi corse a battergli una mano tra le scapole, sospirando.
“Ma tu...! Io n-non ho detto-- come...?! Gah!
Connor annuì, comprensivo, facendogli aria con un fazzoletto nella speranza che il colorito di Lag scendesse almeno dal rosso porpora a un rosso corallo.
“Ti dico che si capiva, Lag – erano mesi che ci rigirava intorno, e pensava e ripensava, e pensava e ripensava. Ormai era solo questione di tempo!” Fece, con un bel sorriso incoraggiante.
Fu l’occhiata di puro terrore che lui gli lanciò, prima di schizzare verso il bordeaux e collassare sulle scale, a dargli da pensare.
“Ok,” Si disse Culh, issandoselo in spalla e mettendosi i muffin avanzati sottobraccio. Bisognava correre da Bluebaker e Figli a prendere un bel croissant fresco di forno, altroché. “Qui c’è un trauma da smaltire. Andiamo a tirarci un po’ su di morale, eh?”
Lag gli rispose con un lamento e un ricciolo di fumo che saliva da ogni orecchio.
“Oh, lo prendo come un sì.”















Note.
Io... è dall’ultima volta che ho innalzato Connor a Consigliere Ufficiale della coppia, e mi sto rendendo conto di quanto questo suo ruolo (immaginario XD) mi piaccia. Ossì, mi piace eccome. <3
Tutta la situazione qui sopra nacque un bel giorno, con un prompt che recitava Caramelle che io non riuscii a fillare in tempo, e perciò è rimasta sola soletta nel portatile per i secoli dei secoli. Fino ad oggi, chiaramente. XD
Nasceva come crack! e per lo più tale è rimasta, quindi sarò contenta se ne avete riso, anche se non si tratta di nulla di particolarmente originale né ispirato, e me ne rendo conto. XD
Bluebaker, con tanto di figli, tecnicamente non esiste – l’ho inventato io di sana pianta, e non sarà l’ultimo OC!negozio che troverete nelle mie fanfictions. XD Connor mi ispira, i dolciumi pure, Letter Bee non ne parliamo, quindi che volete farci? Sopportare, signori, sopportare. <3
Il blue, poi, non è lì per caso. Non del tutto, almeno. <3
Grazie per aver letto! ^^

  
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