Prompt: Undisclosed Desires [song] [testo]
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggi: Danimarca, Inghilterra
Genere: introspettivo, (vagamente) nonsense, pensiero libero a tutto andare (?)
Rating: mmh... giallo per tematiche? ^^'
Avvertimenti: flashfic, discrezionalmente shonen ai
Disclaimer: APH di Hidekazu Himaruya. Undisclosed Desires dei Muse
Note dell'autore: questa maledetta flashfic proprio non si voleva far scrivere! è.è La canzone - una tra le mie preferite - ispirava così tante cose che non sapevo da che parte cominciare; paradossalmente, non riuscivo a far coincidere quanto detto dal testo e quanto evocato dalla musica (perché, ammettiamolo, la musica ispira tanto p0rn, nevvero? xD) .
Alla fine è uscita questa cosa che io definirei "pensiero libero andate qualcuno lo fermi per piacere". La speranza è che sia gradevole. xD
Undisclosed Desires
I want to exorcise the demons from your past
I want to satisfy the undisclosed desires in your heart
Dire che la loro
relazione fosse basata solo sul sesso
era senz’altro la cattiveria di una malalingua invidiosa.
Difatti, alla base di ciò che li legava insieme c’era senza alcun dubbio il buon sesso, accuratamente depurato da tutte quelle noiose particolarità, quei desunti riti, quelle dovute attenzioni che rendevano una classica relazione una vera e propria rottura.
Danimarca non chiamava ogni sera per aver il resoconto
dettagliato di una noiosissima giornata? A Inghilterra non poteva
importare di
meno.
Inghilterra non si esibiva in profluvi di convenevoli sdolcinati e banali, in attenzioni posticce e artificiali, in false attenzioni atte solo a tenere una cortesia di facciata? Danimarca di certo non era tipo da offendersi per simili mancanze di “buone maniere”.
Il loro, fin da subito, altro non era stato che un
contratto silente, siglato dalla reciproca complicità,
dettato da consuetudine
spicce e schiette, riguardante solo ed esclusivamente loro due con
buona pace di occhi indiscreti, rafforzato dal muto divieto di varcare
determinati confini – perché la loro ragione di
essere non era certo la
risoluzione di patetici e ingombranti problemi esistenziali, quanto
quella di
aiutarsi vicendevolmente ad offuscare, anche se per poco, quei dilemmi
che non
lasciavano dormire nelle notti solitarie.
Non c’era
nulla da nobilitare nel loro rapporto, e di
questo entrambi erano perfettamente consapevoli.
E a entrambi andava bene
così.