Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: saraviktoria    24/10/2011    1 recensioni
"cosa ti fa pensare che non abbia mai baciato un ragazzo?"
"questo"
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

non credo di aver mai scritto una storia con protagonisti così giovani. 
perchè non sono più un'adolescente, spero solo di aver scritto abbastanza 'da ragazza', dato che non ricordo molto bene cosa vuol dire avere 15 anni.
l'idea mi piace, ma non mi convince il modo in cui l'ho scritta, perciò mi piacerebbe sapere cosa ne pensate
grazie! buona lettura
baci,
SaraViktoria


"Sarah, ma devi andare da Andrea, perché ti sei conciata così?" mia madre fece capolino dalla porta

"devo uscire. Dopo " non era vero, ma fu la prima cosa che mi venne in mente.

Dovevo andare da un amico a studiare, nessuno -men che meno mia madre- avrebbe capito perché avevo passato un'ora in bagno a sistemarmi i capelli, o perché mi ero messa quei jeans aderenti, la camicia bianca e quel gilet che mi stringeva sul seno.

Dovevamo fare una ricerca di storia, materia pressoché inutile al chimico. Materia pressoché utile per me. Perché mi dava l'opportunità di fare tutto questo.

Afferrai al volo le ballerine, presi la borsa e mi chiusi la porta di casa alle spalle.

Andrea mi piaceva, ma non avrei mai fatto qualcosa che potesse rovinare la nostra amicizia. Era il mio compagno di banco -scelta sua- e spesso ci aiutavamo. Non avevo mai pensato a lui come a un ipotetico fidanzato, ma non gli avrei detto di no se si fosse fatto avanti lui.

Frequentavamo la terza, ero stata a casa sua innumerevoli volte, ma non mi ero mai data tanto da fare per lui. Non lo credevo possibile, fin quando non mi ero detta: ok,Sarah, sei cresciuta, è ora che tu ti dia una svegliata.

Andrea abitava a venti minuti da casa mia, nel quartiere che stava dietro l'ospedale della città, abbastanza vicino da poterci andare a piedi.

Citofonai e una voce poco familiare rispose con un 'chi è?'

"salve" risposi, respirando profondamente. Dover parlare agli sconosciuti mi metteva in imbarazzo. Dover parlare mi metteva in imbarazzo "sono Sarah,una compagna di classe di Andrea"

"oh, ciao! " con un rumore metallico il cancello si aprì. Salii le scale all'esterno fino al secondo piano, dove, davanti alla porta, mi aspettava il fratello di Andrea, Matteo. Era un ragazzo di ventidue anni che tutte le mie amiche definivano da urlo, ma ero d'accordo con loro per un unico motivo: era identico al fratello minore.

Matteo mi fece lasciare la borsa in soggiorno

"il tuo amico è di sopra" mi informò, scuotendo la testa. Salii altre scale, passando davanti all'acquario con i Neon, prima di bussare alla porta della sua camera.

"ciao!" mi guardò "come sei elegante" sorrise

"stasera devo uscire" mi giustificai, con la stessa scusa che avevo appioppato a mia madre. E lui, come la mia genitrice, ci cascò. Mi abbracciò prima di farmi sedere, lasciandomi un piacevole formicolio sulla schiena.

Iniziammo la ricerca,anche se non lo stavo seguendo. Notavo solo come si muovevano le labbra quando parlava, come gli occhi viaggiavano da una parte all'altra dello schermo, leggendo, come le dita passavano leggere sulla tastiera per scrivere, la accarezzavano quasi. Annuivo ogni tanto, giusto per dargli l'idea che seguissi.

"e  poi arrivano gli alieni" mi guardava. Annuii di nuovo "Sarah!" esclamò

"eh? Che c'è?" scossi la testa, riprendendomi.

Mi mise una mano sul ginocchio

"stai bene?"
"cosa? Certo!" fece una smorfia

"non mi sembra che tu stia ascoltando" commentò

"certo che ascolto!" mi lamentai, inutilmente. c'era la sua mano, sulla stoffa leggera dei jeans. Quasi potevo sentire il suo calore sulla pelle, e tanto bastava a farmi impazzire. Sentivo un calore ben diverso tra le gambe, una specie di incendio. Sfregai un po' le gambe tra di loro, cercando di spegnere il rogo. Inutile dire che fallii miseramente.

"oh … che carini i due piccioncini!" proprio in quel momento Matteo decise di passare davanti alla cameretta di Andrea. Mentre io arrossivo, lui non si scompose

"e allora, Matteo? Saranno problemi miei" il fratello chiuse la porta

"buon divertimento"

"guarda, gli starebbe proprio bene se … " mi guardò, ridendo "scusa. Continuiamo?" annuii e rise di nuovo, avvicinandosi.

Mi sentivo più che bagnata, lì sotto, e in bocca non mi era rimasta più saliva. Le labbra, dal canto loro, ardevano come se avessero preso fuoco anche loro. Mi passai la lingua sulle labbra, cercando di recuperare un minimo di autocontrollo. Mi ripresi, per modo di dire, mentre Andrea mi toccava i capelli

"dovresti farli ricci più spesso"

"non hai idea di quanto tempo mi ci vuole!" esclamai, scuotendo la testa

"però ne vale la pena" disse, sovrappensiero. Forse lui non lo faceva apposta. Forse non sapeva che ogni volta che mi faceva un complimento il mio cuore batteva a mille. Ma intanto lo faceva.

Finita la ricerca -con un misero contributo da parte mia, vi lascio immaginare il perché- ci spostammo sul letto. Era quello del fratello più piccolo, Angelo. Doveva essere a scuola.

"ti vedi con qualcuno?" chiese, cercando di farsi gli affari miei come al solito

"sono qui con te" borbottai, evasiva.

"hai capito cosa intendo! Se vai avanti così non bacerai un ragazzo fino ai venti"

"cosa ti fa pensare che non abbia mai baciato un ragazzo"

"questo" senza darmi il tempo di replicare, si avventò sulle mie labbra. In effetti aveva ragione, non avevo mai baciato un ragazzo. E non avevo idea di cosa fare. Aprii la bocca perché sentivo la sua lingua premere impaziente, ma per il resto restai immobile, godendomi la sensazione di sentire il suo sapore, che avevo tante volte immaginato. Era come se il tempo si fosse fermato, come se nient'altro importasse. Ad un tratto,dopo avermi mordicchiato il labbro inferiore, si allontanò da me. E rise, guardandomi mentre diventavo sempre più rossa e abbassavo lo sguardo

"avevo ragione" commentò, parlando da solo "però, se vuoi, potrei darti ripetizioni" a quel punto scoppiai a ridere anch'io.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: saraviktoria