L’incantesimo era finito. Gli echi della battaglia si spensero, e Vegeta si avvicinò al corpo di Goku. Egli sorrideva lievemente, quasi per consolarlo, quasi a sussurrargli "non temere, presto ci rivedremo".
Solo allora, stringendo tra le braccia il suo corpo freddo e inerme, Vegeta si rese conto di amarlo. Non poteva vivere senza di lui, eppure lo aveva perduto per sempre. Non aveva mai intuito i sentimenti di Goku, così accecato dall’odio com’era.
Una lacrima, colma di rimpianto e di rabbia disperata, sgorgò dagli occhi del Principe dei Sayan, gli attraversò il volto e scomparve lesta.
Ripensando a quel sorriso, un po’ ingenuo ma sincero, che mai aveva ricambiato, Vegeta sentì un enorme vuoto nel cuore. Il vuoto del dolore infinito, della perdita e della solitudine.
E così, tenendo fra le gambe la testa dell’uomo che amava, e carezzandogli il volto, egli pronunciò la frase che mai aveva riservato a nessuno.
“Ti amo.” Sussurrò al corpo senza vita.
Il vento gelido portò via le sue parole, testimone silenzioso di una sofferenza senza fine.
Vegeta abbassò la testa, colmo di disperazione, e silenziosamente pianse senza più vergogna.