Salve baldi giovani!~ \(*O*)9
Il "piccolo" Mir mi ha dato l'ispirazione ancora una volta e........... BUONA LETTURA! *A*~


 
                           I'm Dangerous.


La noia si fa sentire nel dormitorio dei cinque ragazzi.
Armati di vestiti comodi, una buona dose di pigrezza e TELECOMANDO, decidono di passare la loro prima giornata di relax, dopo un lungo periodo di stress, all’insegna del dolce far niente.

“Che spazzatura! No, giuro, non guarderò mai più quel telefilm…” Ruppe il silenzio Cheolyong, giocherellando sgraziatamente con il telecomando della TV.
“Sarà tipo la quarta volta che lo ‘giura’..” Borbottò il leader fra sé e sé.
Un sonoro sbuffo interruppe la lite che si sarebbe creata di lì a poco e ben presto, il tavolino venne colpito da un libro pesante, che fece alzare un polverone, segno della pigrizia di quei cinque.
Un Byunghee annoiato ed assonnato, con tanto di occhialoni da nonnetto fece sentire la sua presenza aggiungendo uno sbadiglio.
“Vi prego, vi supplico, facciamo qualcosa.” Disse, abbassando gli occhiali.
Thunder, che nel frattempo stava mettendo qualcosa sotto i denti, camminò lentamente verso il salotto con le guanciotte piene.
“Sfi! Farà meglio.. per vfoi fe faccfiamo qualcofa!” Rispose a colpi di cucchiaio.
Cheolyong ridacchiò a quella scena, si stese completamente per tutta la lunghezza del divano e aprì le braccia in segno di tregua, non aveva proprio voglia di fare altro se non oziare per tutto il tempo.
“Sì, io sono perfettamente d’accordo!” Disse Seungho stiracchiandosi a dovere.
“Visto che il Sig. Mir non dà segni di vita… Suppongo voglia essere lasciato a casuccia bella..” Asserì Byunghee alzandosi ed incrociando le braccia al petto.
Tutti e quattro presero a ridere di gusto per poi recarsi di sopra a prepararsi.
Ci misero poco tempo e in un attimo si ritrovarono di nuovo in quel salotto, in procinto di lasciare l’abitazione.
“Changsun sta dormendo, noi andiamo, ciao ciao!” Thunder avvisò Cheolyong prima di uscire dalla porta di casa.

Cheolyong continuò a guardare quel che di buono davano in TV per un’oretta, finchè vide un pimpante Changsun saltellare giù per gli scalini che collegavano il salotto con le camere al piano di sopra.
“Ben svegliato!” Lo accolse sorridente.
L’altro ricambiò il sorriso e si avvicinò a lui, dandogli un bacetto sulla guancia, per poi recarsi in cucina e preparare una sostanziosa colazione, che avrebbe fatto anche da pranzo.
Mentre il più grande versava dei cereali in una scodella, voltato verso il lavandino, gli balenò in mente l’idea che l’altro potesse essere affamato.
“Mir, tu non man…” La frase fu interrotta da due braccia che lo avvolsero ed una testa che gli si poggiò delicatamente sulla spalla.
“In realtà.. vorrei mangiare te.” Rispose Cheolyong con un certo tono, che tutto era, tranne che innocente.
“Dio, Mir.. Sei pericoloso!” Affermò l’altro ridendo sensualmente e voltando il capo per rubare un bacio al più piccolo.
La testa di Cheolyong si spostò da una parte all’altra e, raggiungendo l’orecchio di Changsun, sussurrò..
“..I’m  dangerous..” Per poi mordicchiarne il lobo con fare lento e malizioso.
L’altro sentì una scarica elettrica attraversagli gli arti, si morse il labbro inferiore respirando a malapena e si voltò di scatto prendendo il più piccolo per i fianchi ed avvicinandolo a sé, guardandolo negli occhi, provocatore.
Cheolyong allacciò le sue braccia al collo di Changsun, sfidandolo con lo sguardo, in un giochetto intrigante.
“Sei, la, mia, rovina.” Scandì il più grande mordendo il labbro inferiore all’altro.
Cheolyong finse di perdere leggermente l’equilibrio e poggiò le mani sul mobile in marmo dietro Changsun, che finì pressato ancor di più contro quella superficie fredda.
“Intendi uccidermi?” Domandò il bruno, cercando a malincuore di liberarsi da quella morsa.
“Mmmh.. Qualcosa del genere!” Rispose pronto l’altro, sorridendo maligno.
A questo punto il più grande ricambiò il sorriso con una punta di perfidia  e afferrandolo per la vita, si fece forza e lo sollevò, posandolo, con non troppa delicatezza sul tavolo di fronte a loro e prese a baciarlo selvaggiamente, quasi come a voler fargliela pagare per le sensazioni scaturite prima da quel sussurro infernale.
Cheolyong, dal canto suo, divorava le labbra del più grande come se ci fosse di mezzo la vita, intrufolò la sua lingua tra le labbra dell’altro, che non esitò a farla entrare, le lingue iniziarono ad intrecciarsi e giocare pesantemente, mentre le mani del più piccolo vagavano senza sosta sul corpo scolpito di Changsun, che dopo svariati minuti, si staccò da lui, fissandolo mentre ansimava e tentava di riprendere a respirare normalmente, cosa che sembrava alquanto impossibile per lui.
Cheolyong poggiò finalmente i piedi a terra ed osservò la sua vittima da capo a piedi, per poi prendere a baciargli il collo lentamente, mentre il respiro di Changsun si affannava nuovamente e strinse a sé la persona che gli stava provocando quel vortice di emozioni.
“Cheolyong..” Lo chiamò a voce bassa, quasi un sussurro impercettibile.
“Sì?” Alzò lo sguardo, fissando l’altro interrogativo.
“TI SCOPEREI DA MATTINA A SERA.” Rispose con enfasi, facendo scoppiare l’altro in una fragorosa risata.
“Muauahahaahahahhaaha ti prego, adesso non mi concentro più!” Disse il più giovane ancora leggermente piegato in due per le risate.
“Va bene, va bene.. Mi sa che in camera ci concentriamo meglio campione.. Il tuo pranzo sarò io.. ARGH.” Lo prese per mano e lo trascinò per le scale, dandogli una pacca sul sedere.

Si prospettava un pranzo davvero delizioso.