Fanfic su artisti musicali > Green Day
Ricorda la storia  |      
Autore: StrychnineTwitch    26/10/2011    3 recensioni
Quegli occhi, quei dannati, meravigliosi occhi. Quello che bastò fu un solo attimo, un solo sguardo. Quando il ragazzo moro dagli occhi verdi incrociò le due 'entrate del paradiso serrate da porte ricoperte di lapislazzuli azzurro cielo'.
Perché quella fu davvero la prima immagine che gli riempì la mente la prima volta che lo vide: pietre azzurre, per la precisione lapislazzuli che brillavano sul volto di quell'uomo così straordinariamente affascinante.
E nulla in quel momento, che non fosse il bel ragazzo che in seguito avrebbe scoperto chiamarsi Michael, avrebbe placato quel suo tormento.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dreaming of a song when something went wrong 


Quegli occhi, quei dannati, meravigliosi occhi. Quello che bastò fu un solo attimo, un solo sguardo. Quando il ragazzo moro dagli occhi verdi incrociò le due 'entrate del paradiso serrate da porte ricoperte di lapislazzuli azzurro cielo'.
Perché quella fu davvero la prima immagine che gli riempì la mente la prima volta che lo vide: pietre azzurre, per la precisione lapislazzuli che brillavano sul volto di quell'uomo così straordinariamente affascinante.
E nulla in quel momento, che non fosse il bel ragazzo che in seguito avrebbe scoperto chiamarsi Michael, avrebbe placato quel suo tormento.
"Galeotto fu quel concerto e chi lo organizzò
e quel giorno più non vi capii altro" Avrebbe detto il poeta italiano Dante Alighieri.
Ma Billie Joe Armstrong non era un poeta, men che meno italiano. A dir la verità era un ragazzo americano per nulla speciale. Non spiccava in alcuno sport, non suonava nessuno strumento, e non era nemmeno così eccellente a scuola. La sua giornata tipo si basava sul 'non fare assolutamente niente se non gironzolare qua e là per i vicoli di Berkeley". Quella sera sulla sua strada era capitato un locale dalla cui porta usciva la musica assordante di qualche giovane band sconosciuta, non avendo nulla di meglio in programma, Billie entrò.
Il bar consisteva in due semplici stanze comunicanti. La prima poteva somigliare a una hall, con tanto di bancone al quale sedeva un consistente numero di persone, per lo più ragazzi nella fascia d'età tra i diciotto e i venticinque anni. Un baffuto barista da dietro il bancone serviva birre in bicchieroni con il manico. Alle sue spalle stavano appese alcune chiavi, probabilmente si trovava in uno di quei locali con le camere nei piani superiori. Tanto per rendere meglio l'idea erano quel tipo di stanze dove le giovani coppie possono tranquillamente svolgere i loro rituali d'accoppiamento senza essere scoperti dai genitori.
Il moro si accomodò vicino a un ragazzotto in canottiera, tutto tatuato e pieno di muscoli. Il lobo destro era dilatato tanto da farci passare tre dita insieme e nel complesso aveva un'aria da duro.
Il barista gli si avvicinò stringendo uno straccio e un bicchiere tra le mani.
"Una birra" Si limitò a dire il nuovo arrivato e questo bastò per allontanare l'uomo con i baffoni per qualche minuto. La birra fu posata davanti a lui, che la bevve in tre lunghe sorsate. 
Il manico scivolò dalle mani sudate e finì sul ripiano davanti a lui fortunatamente incolume.
Il rumore provocato fece girare il grosso tipo in parte a lui che dopo averlo squadrato per alcuni istanti gli fece l'occhiolino e tornò al campionato di pugilato trasmesso sul piccolo televisore appeso alla parete. Billie si alzò stupito e inorridito allo stesso tempo, forse anche un po' schifato, da quel gesto.
Lasciò alcune monete sul bancone e si diresse verso l'altra stanza, quella da cui proveniva la musica.
Entrò. Con gli occhi seguì la pista da ballo deserta e salì sul palco dove la band stava strimpellando una canzone piuttosto orecchiabile. Posò quindi la sua attenzione su ogni membro del gruppo. E fu allora che successe. Fu in quel momento che trovò stupidi i suoi pensieri di una manciata di minuti prima nei confronti del ragazzo col dilatatore. Fu allora che perse il senso dell'orientamento, del luogo, dell'ora e del motivo per cui era lì. 
Il motivo di questa confusione totale era rappresentato dal bassista/vocalist della band che si esibiva.
"Dreaming of a song when something went wrong, but i can't tell anyone cause no one's here. LEFT ME HERE ALONE when i should have stayed home after ten cups of coffee i'm thinking"
'Oh no' fu l'unica cosa cosa che riuscì a pensare Billie Joe sentendo quelle parole, 'non ci penso neanche a lasciarti qui da solo'.
Si sentiva un misto tra un uomo appena uscito dal reparto psichiatrico di un ospedale e una ragazzina isterica in piena tempesta ormonale che si trova davanti per la prima volta il suo idolo.
Restò qualche istante a fissare l'oggetto del suo desiderio imbambolato davanti alla porta, poi uno spintone lo fece ritornare in se stesso.
"Ehi spostati, voglio entrare" La voce proveniente da dietro di lui era tutt'altro che serena. Ancora immerso nel suo sogno/realtà il moro si spostò leggermente alla sinistra della porta e continuò ad ascoltare la voce ipnotizzante del bassista.
Dopo due ore era ancora appoggiato alla parete bordeaux del locale inebetito da quella 'visione angelica' che si stava piano piano avvicinando. 
"Ehi amico, sicuro di stare bene?" La figura che fino a poco prima lo aveva stregato dal palco gli aveva appena chiesto se si sentisse bene.
"be' si ovviamente, mi ero solo perso a contemplare la tua infinita perfezione" Stava per rispondergli, ma non ne ebbe il tempo perché svenne tra le braccia del biondo.

Aprì gli occhi dopo alcune ore e si ritrovò in ospedale. Si osservò attorno e con suo grande disappunto il fantastico ragazzo del giorno prima non era lì con lui.
"Oh be'" Si disse alzandosi dal lettino "è stato bello svenirti addosso". Entrò nel bagno e rinfilò i vestiti della sera precedente che erano stati posati su una sedia nella stanza e sostituiti da un lungo camicione bianco. Quando ebbe finito uscì in corridoio a cercare un'infermiera. 
"Ehm..mi scusi, ieri sera credo di essere svenuto e di essere stato trasportato fino qua da qualcuno. Ora sto bene, devo firmare qualcosa per uscire o posso andarmene subito?" Chiese al dottore col bianco camice che stava passando proprio in quel momento.
"Scusi Signore, lei è..."
"Billie Joe Armstrong. Ero nella stanza..." Si grattò la testa per un attimo mentre cercava di ricordare quale fosse il numero della sua camera "23" concluse poi.
"Credo che debba firmare dei moduli, si rivolga allo sportello 12" Rispose il medico indicando la fine del corridoio"
"Ok, grazie mille" Billie sfoderò un inutile sorriso di ringraziamento che il dottore non notò nemmeno.
Trovò lo sportello 12, diede i suoi dati, compilò diversi moduli e fu pronto per andarsene, quando lo colse un certo languorino. Frugò nelle tasche posteriori dei pantaloni e ne estrasse un portafoglio sgualcito. Chiunque l'avesse visto avrebbe pensato che aprendolo ne sarebbero uscite solo tarme, ma inaspettatamente in fondo ad alcune tasche il ragazzo riusci a trovare alcuni dollari. Si diresse allora verso il piccolo bar dell'ospedale. Ordinò una porzione di pancakes e un frappuccino e aspettò che l'ordinazione fosse pronta, afferrò con una mano il piatto e con l'altra il bicchiere e cominciò a camminare verso i tavolini pensando alla sera prima.
"Ma che cavolo mi era preso?" Era un ragazzo cazzo! Non sarò mica diventato fro..." Ancora una volta i suoi pensieri si interruppero e per poco la sua colazione non andò ad 'abbracciare il pavimento'. Ad un paio di tavoli da lui lo vide. Il ragazzo della sera prima. Il biondo sollevo lo sguardo e i suoi occhi sorrisero vedendo che Billie stava bene.
"Ehi tu, ti ricordi di me?" Urlò con la mano sollevata in segno di saluto. "Ieri sera mi sei svenuto addosso!" Scoppiò in un'argentina risata che fece arrossire Joe. "Vieni a sederti qui" Continuò allegro sbattendo la mano sulla sedia in parte a lui "Io sono Mike" si presentò infine mentre il moro appoggiava il piatto e il bicchiere e sedeva accanto al nuovo amico. "Piacere, io sono Billie Joe" Disse poi tutto d'un Fiato.
Mike gli strinse la mano sudaticcia.
"Ma che ti è successo ieri sera? Non avevi una bella cera, lasciatelo dire..."
"Io... be' in realtà non lo so. Forse un calo di zuccheri (?) A proposito, tu che ci fai qui?" Chiese incuriosito al biondo.
"Io sono stato qui tutta la notte, ti ho portato in automobile e sono rimasto... " Sorrise, con un leggero velo d'imbarazzo.
Billie rimase in silenzio e inforchettò la sua razione di pancake.
Finita la colazione si diressero verso il parcheggio. "Ehi Billie, vuoi un passaggio fino a casa?" Propose Michael.
"be' effettivamente mi farebbe comodo" Gli sorrise e salirono sulla vecchia Fiat nera. 
"Dove la porto signorina?" Fece Mike col fare da tassista.
"Non sono una signorina" Il moro gli sferrò un pugno sulla spalla "Comunque mi basterà che mi accompagni fino al bar di ieri sera, non abito molto distante, arriverò a casa a piedi" Concluse sbattendo le palpebre con un fare altezzoso da principessa.
L'auto lasciò l'ospedale e si fermò solo davanti al locale dove i due si erano visti la prima volta.

Dal canto suo Michael era interessato al ragazzo dagli occhi verdi, in un certo senso gli piaceva pure. Lo aveva subito notato tra i pochi fan del 'concerto' ed era per quello che a fine serata gli si era avvicinato e poi era rimasto tutta notte con lui. Lo trovava... Attraente...
La macchina accostò accanto all'entrata del bar e il moro scese ancora in balia di una serie di brividi che lo percorrevano.
"Ehi Bi'. Perché non ci facciamo una birretta tra amici stasera?" Propose alla fine Mike. Aveva capito che sarebbe stato stupido lasciarlo andare via così. 
"Ok, a stasera" Gli fece eco Billie. Era emozionato, era felice che glielo avesse chiesto.
La Fiat nera ripartì veloce.

Mancavano meno di venti minuti alle nove. Anche se potrebbe sembrare strano per un ragazzo, si sentiva emozionato/eccitato per quell'uscita fuori programma, con quel ragazzo fuori programma. Si preparò a dovere, si pettinò, si infilò la camicia e i jeans puliti, ma quando sentì un  brivido freddo per corrergli la schiena si coprì con un felpone invernale rigorosamente nero e uscì.
Con le mani infilate nelle tasche percorse il breve tratto di strada che separava casa sua dal bar e aspettò pazientemente l'amico che arrivò cinque minuti dopo sulla solita auto scura.
"Ehi tutto bene?" Lo salutò Billie.
"Io sì, piuttosto tu come stai? Sei tu quello che sviene senza motivo qui." Gli rispose scherzoso Michael.
"Haha, si tutto bene." 
Mike gli batté una mano sulla spalla ed entrarono nel locale.
Bevuta la birra decisero di sfidare il vento e andare a fare un giro per la città.
I due ragazzi chiacchierarono del più e del meno, poi Billie si sentì sfiorare la mano dal ragazzo biondo che camminava al suo fianco. Anche se era stato solo un errore il moro arrossì timidamente senza farsi vedere. Quel tocco, aveva provocato strane sensazioni in lui. Cercò di combattere i pensieri che lo stavano assalendo ricordandosi dell'ultima volta che era stato con Adrienne, la sua ex fidanzata. Lo era stata fino quando non l'aveva beccato con la lingua nella bocca di un'altra. 'Oh be' sono cose che succedono' pensò sorridendo senza un motivo preciso.
Poi il telefono di Mike squillò.
"Pronto?!" Fece il bassista. "Oddio me n'ero completamente dimenticato, cazzo. Si, si. Ok capito. Certo, faccio in un attimo." Riattaccò.
Il moro gli rivolse un'occhiata incuriosita.
"Bi'... Ecco io stasera avrei un concerto. Cioè sono già in ritardo. Devo scappare scusa ci vediamo." aveva esclamato girandosi di scatto.
"Vengo con te..." Lo aveva interrotto l'altro.
"Allora corri" Il bassista cominciò a farsi largo tra la gente a lunghe falcate. Joe lo seguì.
Dopo poco furono di nuovo al bar. Mike aveva parcheggiato in un vicoletto lì vicino. 
"Scusami tanto devo andare..." Disse Michael aprendo la portiera dell'automobile.

Non poteva lasciarlo andare via così. Non oggi. L'emozione, la stupida emozione che aveva provato per quel semplice tocco. No! Doveva fermarlo. Lo afferrò per la maglietta e lo spinse fino al muro di pietra. Michael non oppose resistenza. Lo fece appoggiare alla parete.
Fece scorrere la mano tra i sottili capelli biondi tirati su da un po' di gel mentre avvicinava il viso al suo. Le due fronti imperlate di sudore si toccarono. Mai come in quel momento aveva provato tale sgomento, tale agitazione, tale emozione. Gli occhi del bassista si chiusero e Joe lo imitò. Le labbra si sfiorarono delicate come petali per poi incollarsi le une alle altre. Billie appoggiò le mani al muro e si spinse verso Mike fino a quando i loro corpi non aderirono perfettamente.
La lingua del moro si fece largo tra le labbra dell'altro e si scontrò con la sua.
Le labbra del bassista avevano un buon sapore, sapeva che non ne avrebbe mai avuto abbastanza, sapevano di cannella, erano dolci ma stuzzicanti, semplicemente perfette come il ragazzo che stava baciando.
Dopo pochi istanti i loro visi si allontanarono e Joe riaccompagnò Michael alla macchina.
Senza dire una parola il biondo salì sulla Fiat. 
"Buon concerto." Gli augurò Billie.
Non doveva lasciarselo scappare e non l'aveva fatto, benché ora vedesse solo l'ombra scura del veicolo che si allontanava. Quel bacio li aveva legati per sempre. Lui non stava scappando, sarebbe tornato, ora ne era sicuro.





Ed eccomi ancora qui u_ù a pubblicare una Bike rating verde nella quale racconto l'incontro tra Mike e Billie Joe. Non  ho molto da dire. Spero che vi sia piaciuta almeno un po' ;) Ringrazio chi è arrivato fino qui in fondo e chi recensirà. YKnow_Girl , un pezzettino del mio tempo va usato per te u_ù Questo è il motivo per cui in questi due gironi non sono stata molto presente ^^' Diciamo che Mike e Billie mi hanno rapita ^^'. Sperò che per questa volta potrò passarla liscia xD. Ultima cosa poi concludo u_u Ringrazio (ancora) la mia BetaReader nonchè mio personale Pancake u_u Amy Jay Ramone per avere letto pazientemente la fic prima che la pubblicassi eccetera eccetera u_u Con questo vi saluto ;) Alla prossima. 

             LadyPUNK         

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: StrychnineTwitch