"Ehi, Neal", una mano stava vagando lungo il suo fianco nudo.
"Mhm?"
"È ora di svegliarsi", il fiato era caldo sulla sua pelle, mentre lasciava piccoli baci sulla spalla e la scapola.
"Mhmmm", biascicò ancora lui, voltando la testa dall'altro lato.
"Su, dai", un bacio gli si posò sulla tempia. Poi la bocca scivolò fino al suo orecchio. "Pensavo ti sarebbe piaciuto esser svegliato così, oggi..."
"Mh-mh."
Il giovane si voltò istintivamente a cercare le labbra con le proprie. Le sfiorò appena, il bacio distrutto dalla lieve risata dell'altro.
Spalancò gli occhi e boccheggiò sorpreso incrociando lo sguardo divertito di Peter, seduto sul bordo del letto.
"Dio..."
"Shh, shh", lo interruppe il federale, continuando ad accarezzarlo, "va tutto bene", rassicurò con un bacio sulla guancia.
"Peter...", era ancora sconvolto.
L'uomo fermò la mano, salda sulla sua vita, e sorrise. "Dobbiamo andare a lavoro, sai? E poi il caffè di June si fredda... Alzati", ordinò contro le sue labbra, prima di baciarlo.
"Mh-mph", protestò Neal quando l'altro si allontanò e lo lasciò da solo, ancora mezzo addormentato e confuso, ma decisamente soddisfatto di quel risveglio.