Ok, e in qualità di "quellapazzachehaavutol'idea" tocca a me inaugurare la raccolta!
Quindi, buon divertimento con questa FlashFic!^^








I personaggi di Axis Powers Hetalia appartengono a Himaruya Hideazaku.

Ringrazio in anticipo chi recensirà, metterà fra le seguite, le preferite o soltanto leggerà.
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“Buongiorno, signorina.”
 
Ghignò suadente Lovino, mentre un’espressione di chiaro stupore appariva sul volto di Natalya. Di certo essa non si aspettava che il ragazzo sarebbe riuscito a bloccare il suo coltello. Si maledisse per aver avuto la dannata idea di dare una lezione all’italiano. Il motivo che l’aveva spinta a ciò era facilmente intuibile: il solito incauto apprezzamento da parte di Ivan verso i paesi caldi, in particolare sul Sud Italia. E lei, ovviamente, non poteva tollerarlo.
Ma aveva sottovalutato l’avversario e adesso doveva pagarne le conseguenze.
 
“Lasciami andare immediatamente!”
 
Ringhiò Natalya, cercando di divincolarsi dalla morsa italiana. Niente da fare, Lovino sembrava non avere alcuna intenzione di allentare la presa e continuava a fissarla con i suoi penetranti occhi ambrati.
Una raffinata scultura di neve, ecco, era così che Natalya appariva.  Non era abituato a donne del genere, così diverse dalle italiane o da Belgio. E la cosa risultava tremendamente affascinante. Allungò una mano verso quella guancia lattea e liscia, constatandone la morbidezza.
 
“Che cosa stai facendo?!”
 
Chiese Natalya, mentre il suo viso perdeva il solito pallore per acquisire un ben più vivace colorito.
 
“Niente… Mi stavo solo chiedendo se ti saresti sciolta al mio tocco…”
 
Detto ciò, Lovino lasciò andare la ragazza, allontanandosi un po’. Natalya continuò a fissarlo confusa, mentre si portava quasi automaticamente una mano alla guancia. Era stranamente calda.
 
“Preferiresti che io fossi Russia?”
 
“Non lo so.”
 
Rispose l’altra sinceramente.
Rimasero in silenzio.
Lovino contemplava intensamente la sua mano, mentre Natalya non staccava la sua dal lembo di pelle violato, come in contemplazione.
Era strano. Neppure il suo amatissimo fratello, pensò la ragazza, aveva un tocco così… Delicato? Piacevole? No… La parola giusta era “caldo”.
Era strano. Lovino non aveva mai toccato niente di così freddo… Eppure, appena l’aveva toccata, aveva sentito la sua pelle riscaldarsi, e aveva ritirato la mano per paura che si sciogliesse per davvero.
 


Spesso le persone sono portate ad aver paura di ciò che è sconosciuto. Ma, a volte, la curiosità è indomabile. Soprattutto se c’è di mezzo il cuore.




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Angolo di Swan:
Ok, quando mi uscì questa coppia la prima cosa che pensai fu:"Wow! Stupenda!"
Penso che il contrasto caldo/freddo fra i due sia molto molto interessante... Mi sono divertita tantissimo a scrivere su di loro!

Mi sa che non sarà l'ultima volta... (Promessa? Minaccia? Chissà! XD)



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