BLOODY EMBRACE

Prologo

Per me si va ne la città dolente,

per me si va ne l'etterno dolore,

per me si va tra la perduta gente.

(Divina Commedia; Inferno; canto III)

Teneva sospeso il foglietto bianco tra il pollice e l’indice, fissandolo con stupore.  Sulla sua superficie candida e non del tutto immacolata a causa di macchie rosee appiccicaticce odoranti di fragola, risaltava una grafia frettolosa e disordinata con la quale era stata scritta una bizzarra poesia.

ALLEGRA, L’ALLODOLA CANTAVA NEL SUO NIDO

FACENDO SFOGGIO DELLE SUE VIRTU’ E DELLE SUE qUALITA’-

CANTO’ PER qUATTRO MATTINE,

IGNORANDO CHE GLI ANGELI PIU’ NON ERANO IN ASCOLTO,

MA CHE IL DIAVOLO AVEVA PRESO IL LORO POSTO.

L’ALLODOLA ABBANDONO’ IL QUINTO GIORNO IL NIDO.

SVANENDO DIETRO AI RAMI DEGLI ALBERI DELL’ANGUSTA FORESTA.

Era sicuro che fosse un enigma e sapeva anche chi possedeva una mente tanto contorta da scrivere una cosa del genere. D’altronde, l’autore di quell’assurdità non si era neanche impegnato tanto. L’intero indovinello era scritto in stampatello, ma per la lettera “Q” delle parole “qualità” e “quattro” era stato usato il carattere corsivo minuscolo. Ovviamente, L aveva compreso subito che le due “Q” andavano rovesciate in modo da ottenere due lettere “B”.

Beyond Birthday. Era sicuramente lui il mittente.

L sorrise lievemente nel ricordare il giorno in cui conobbe quel ragazzo così singolare. Si era recato alla Wammy’s house per incontrare colui che sarebbe dovuto diventare il suo erede: A. Ricordava chiaramente l’espressione malinconica dello studente, ma ancora più vivo era il ricordo del ragazzino un po’ impacciato che era con lui. Cercava di nascondersi senza darlo a vedere dietro la schiena dell’amico, mentre lo guardava con curiosità. Il detective gli sorrise con gentilezza, facendolo sussultare e fuggire con imbarazzo. Sembrava che non fosse abituato a relazionarsi con le altre persone.

Scosse la testa con un velo di amarezza, mentre una morsa gli stringeva il ventre come una tenaglia affilata. Non era il momento di crogiolarsi in ricordi. C’era un enigma che andava risolto.

L lo rilesse per un paio di volte ancora, prima che la sua attenzione si focalizzasse sulle parole “nido”, “angeli” e “diavolo”. Sembrava che Beyond Birthday volesse incontrarlo, poiché era chiaro che quelle parole indicavano il “Nido del diavolo”, un famoso locale di Los Angeles. E ovviamente, nell’enigma era indicato anche il giorno e l’ora dell’appuntamento, ovvero il 3 dicembre, che risultava essere il quinto giorno a partire da quello attuale, alle quattro del mattino.

Il detective contrasse il viso in una smorfia di preoccupazione, girando il cucchiaino nella tazza che teneva in mano da ormai un’ora. Nessuno aveva più notizie di B da mesi, dopo che era fuggito dalla Wammy’s house ed L, pur non volendolo ammettere a se stesso, sapeva perfettamente perché volesse incontrarlo.

Posò con nervosismo la tazza traboccante di caffè sul tavolo, accanto al computer, e si strinse le ginocchia al petto, abbandonandosi a infauste consapevolezze.

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Qualche parolina dell'autrice: Eheh, sono tornata xD Lo so, il prologo è corto, ma la storia sarà piena di intrighi (come al solito u.u) xD Lo so, l'enigma è assurdo, ma non possiedo una mente geniale come quella di B, quindi abbiate pazienza xD

baci =)