Fanfic su artisti musicali > Miley Cyrus
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Autore: coccinella91    29/10/2011    0 recensioni
Questa è la prima storia che scrivo e che publico, ha come protagonista, Miley, una normale ragazza di 18 anni, che vorrebbe allontanarsi da una famiglia troppo esigente e protettiva e vivere come lei più desidera. vhiederà aiuto alle sue migliori amiche, Sel e Demi, e a sua cugina Taylor. alla fine si troverà però ad essere "soccorsa" da una persona inaspettata... (premetto è una Niley story e tante altre)spero vi piaccia e la seguiate baci baci da coccinella91
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 44

Certo che la giornata era iniziata proprio male!!!! Ritardi su ritardi, disastri su disastri, robe che non si trovano, riunioni improvvise, segretarie incompetenti.. aaaaaah erano sole le 10.30 e non ce la facevo già più!!

Esausto, mi chiusi nel mio ufficio, in cerca di pace. Sapevo però che presto qualcuno avrebbe interrotto questi pochi attimi di relax. Infatti..

“hei Nick!!” disse Joe entrando con tutta la sua più che normale irruenza

“cosa vuoi Joe!! Non vedi che sono occupato?” gli risposi irritato

“be se tu per occupato intendi stare completamente sdraiato sul divano, allora io sono un grande lavoratore, visto che non faccio altro!!” disse ridendo

“Joe, dovrei ridere per caso??” dissi spostando un po’ il braccio da sugli occhi e alzando un sopracciglio.

“mmm.. siamo di cattivo umore stamani!?!? Parlane con il tuo vecchio amico, cosa è successo? Qualche litigio con Miley?” mi disse Joe ironico, sedendosi alla MIA sedia.

“Joe cosa vuoi che sia successo!! E perché deve centrare necessariamente Miley?!?! Sono semplicemente stanco e mi sto riposando un po’!!” risposi ancora più irritato, poi continuai “e tu di certo con la tua presenza non mi stai aiutando!”

“hey scusa tanto se mi preoccupo per te!! Ma si infondo chi me lo fa fare?! Sono inutile, non faccio che combinare casini e dare fastidio..”

Con quelle parole, mi resi conto che forse avevo esagerato così alzai lo sguardo per vedere il danno che avevo combinato. Quello che vidi però, fu il sorriso a 32 denti di Joe. Allora capii che mi aveva preso per il culo!!

“sei proprio un gran bastardo!! Lo sai vero??” dissi irritato ma allo stesso tempo divertito. Così dicendo mi rimisi comodo e sempre con il braccio nascosi un sorriso.

“si si so di esserlo!! Un momento ma quello era un sorriso!!” disse Joe precipitandosi su di me

“no che non lo era!!” risposi cercando in vano di togliermelo di dosso, ma era al quanto difficile

“e invece siiii!!” disse ancora più insistentemente

“ti dico di nooo!” dissi cercando inutilmente di spostarlo

“e io ti dico di siiii!! Non insistere con me amico, so riconoscere un sorriso quando lo vedo!!” disse come se la sapesse lunga sull’argomento.

Intanto però continuava a rimanermi addosso e con la faccia a pochi centimetri dalla mia. Se fosse entrato qualcuno avrebbe sicuramente frainteso tutto, la cosa positiva, però, era che nessuno poteva entrare senza che io avessi dato alla mia segretaria l’ok.. un momento ma io non avevo più una segretaria!! E di fatti..

“capo sono venuto a portarle le copie del nuovo progetto per quella co-p-pi…” Decisamente non era la mia giornata fortunata..

Scaraventai per terra Joe, con tutta la forza che avevo, e in tutta fretta raggiunsi il mio apprendista, che era rimasto vicino la porta come pietrificato, e di certo non potevo biasimarlo, anch’io sarei rimasto di cazzo, se avessi visto il mio capo su un divano con un uomo per giunta!!

“Samuel grazie tante, ora li esaminiamo insieme!” dissi raggiungendolo, cercando di sdrammatizzare, così da allentare il profondo imbarazzo che si era andato a creare, poi continuai “e poi Samuel, è vero che sei nuovo, ma penso che ormai tu conosca Joe e i suoi modi di fare! Sai benissimo che è sempre un gran giocherellone, e poi siamo amici da tantissimo tempo ormai!!”

“capo, non si deve preoccupare di darmi spiegazioni, e per quanto sia rimasto un po’, come dire di sasso, lei è libero di fare quello che vuole, e soprattutto di frequentare chi vuole. Bene ora la lascio in compagnia del suo “amico”” detto questo, mi consegnò i documenti, mi sorrise e così come era entrato, se ne andò lasciandomi sulla porta come un fesso, a cui è stato appena detto che è gay..

“su con la vita amore!! Che importanza ha se ci hanno scoperto, primo o poi dovevamo dirlo!!!” disse Joe con voce decisamente da gay.

Intanto, mi si era avvicinato e continuando a fare lo stupido, si permise anche di mettere un braccio sulle mie spalle!!! Ok ora era decisamente troppo!!!

“Joe ma te la vuoi smettere?!?! Per colpa tua adesso tutti penseranno che sono gay e che sto con te!!!” dissi nervoso e frustrato, allontanandomi da quello che doveva essere il mio migliore amico

“e be qual è il problema tesoro?!” disse ancora con voce gay, andandosi a sedere sulla sedia di fronte a me e accavallando la gamba

“Joe te lo chiedo per piacere, adesso basta!! Sono stanco!!” dissi mettendomi una mano in faccia, stavo esaurendo!!

“ok ok la smetto, e se la cosa ti fa piacere, dirò io stesso a Sam o chiunque altro, che è tutto un equivoco” detto questo si avviò alla porta, ma prima di uscire disse “comunque secondo me uno, dovresti trovarti una segretaria competente, preferibilmente carina, e due, vedi se te ne vai a casa a riposarti, ne hai assoluto bisogno!!! Sei troppo suscettibile amico!!”

“hai finito??” chiesi stufo della sua presenza

“direi di si!” rispose dopo averci pensato

“bene.. grazie e ciao!” dissi sperando che se ne andasse

“ok ok me ne vado!! Povera ragazza che hai a casa, non la invidio proprio!!” e così se ne andò!

Ah, finalmente un po’ di p.. non finì di pensare, che Joe super velocemente aprì la porta e disse sorridendo e con voce da gay “ah dimenticavo.. ciao tesoroooo!!”, in quel momento non ci vidi più, presi la prima cosa che trovai sulla scrivania e gliela lanciai, ma non riuscì a colpirlo perché scappò come un codardo.

Che razza di amico che avevo!! Ma a malincuore decisi di accettare il suo consiglio. Sarei tornato a casa prima. Stavo per prendere il telefono per avvisare la mia segretaria, quando mi ricordai di non avercela più, visto che l’avevo licenziata quella stessa mattina, così avvisai il mio apprendista che me ne serviva una nuova, e gli chiesi se gentilmente poteva occuparsene lui. Fatto questo potevo anche andarmene, tanto stando li non avrei combinato niente di buono.

Dopo quasi tre quarti d’ora, tempo assurdo considerando che ci impiegavo solitamente 15 minuti, raggiunsi casa, conclusione? Odiavo il traffico, la confusione, i clacson assordanti, le grida isteriche delle persone, tutto, tutto quello che non faceva altro che farmi aumentare il mal di tasta..

Appena varcai la soglia di casa, mi tolsi la giacca, buttandola non so dove, mi tolsi le scarpe, lasciandole in mezzo come avevo fatto poco prima con la giacca, mi presi un’aspirina e non raggiunsi nemmeno la camera da letto, perché mi lasciai tentare dal mio comodo divano. Non ebbi il tempo di mettermi qualcosa a dosso e di stendermi comodamente, che la sonnolenza datami dal medicinale stava facendo effetto, e così scivolai piacevolmente nel sonno..
  
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