Questa storia partecipa al contest "Di foto, scrigni e chiavi arrugginite" indetto da LyaSorrow.
Ho preferito ambientarla a Venezia poiché sono sempre stata particolarmente affascinata da questa meravigliosa città; le vicende da me narrate si possono collocare nell’ultimo periodo di Ezio trascorso presso la Serenissima, prendendo spunto dai “Ricordi di Cristina Vespucci” ripercorsi in Brotherhood. Vi è un intreccio di introspezione ed erotismo che vede complice Caterina Sforza, basandomi sull’avventura più completa che il nostro assassino abbia vissuto con i personaggi femminili da lui incontrati nel corso della storia.
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“Non andare… Resta con me, Cristina!”
“Ezio… Non lo sai? Io sono sempre stata con te. Vorrei tanto che avessimo avuto una seconda occasione.”
Ed ella chiuse gli occhi sotto il suo tocco gentile, che l’avrebbe accompagnata anche nella morte.
“Riposa in pace, amore mio.”