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Autore: Sora89 et HikariKanna    01/07/2006    7 recensioni
Cosa succederebbe se Sora e Hikari partissero per la Francia per un anno?E se incontrassero...dei ragazzi speciali? è la prima fanfiction che scriviamo insieme,e vorremmo sapere cosa ne pensate!^^
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hikari Yagami/Kari Kamiya, Sora Takenouchi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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“Uff,Taichi,prova un’altra volta a svegliarmi così tardi e vedrai cosa ti combino

Aeroporto di Tokyo.

Una ragazza dai lunghi capelli castani stava correndo all’impazzata seguita da suo fratello.

“Uffa,Taichi,prova un’altra volta a svegliarmi così tardi e vedrai cosa ti combino!”

“Quante storie,sorellina!In fondo l’aereo non è ancora partito!”

…Ma che starà facendo?Eppure l’avevo pregata di essere puntuale! Queste ed altre frasi si affollavano nella mente di un’altra giovane, dai capelli arancio. Era molto carina,ed alta per i suoi vent’anni.

“Eccomi,Sora!!!”A parlare era stata la ragazza di prima,col fiatone.

“Hikari,finalmente!”Dopotutto,Kari aveva un ritardo ancora accettabile…Sorrise e si preparò a fare il check-in. Poi vide Taichi e si chiese che cosa ci facesse pure lui all’aeroporto.

“Scusa,Sora,se ci sono anch’io…ma la mia sorellina…”

“Ho 17 anni…”Hikari sbuffò.

“Ok…allora,io…”

Sora lo guardò dolcemente. D’accordo,non era più il suo ragazzo,però era pur sempre stato il suo miglior amico…

“Taichi…baderò io a lei,non preoccuparti!”

Taichi la fissò con i suoi intensi occhi scuri e per un attimo Sora si chiese se fosse davvero convinta di voler partire…abbracciò l’amico.

“Mi mancherai,Sora…ma so che è un tuo grande sogno andare in Francia per studiare moda…però un anno è lungo…”

“Sì,ma non è l’eternità!”Lei gli diede un fraterno buffetto sulla guancia e lo salutò. Lui intanto si chiedeva perché aveva appoggiato la sua decisione di partire…ma forse perché se lei era felice lo era anche lui…

Salutò anche la sua sorellina,che nel frattempo si era ripresa dal fiatone e si era decisamente stufata di aspettare,e andò via.

“Dai,Sora,che l’aereo sta per partire!”

“Sì……”La ventenne guardava smarrita il punto in cui Taichi se n’era andato. Partire l’avrebbe aiutata a convincersi che aveva fatto bene a lasciarlo;sebbene lui avesse detto più e più volte di amarla davvero…bè…lei non ci credeva. Era solo amicizia quella che li univa.

Dopo aver fatto il check-in,le due ragazze salirono dunque in aereo. Per fortuna i loro posti erano vicini,così ebbero modo di chiacchierare allegramente.

“Contenta di andare a studiare francese a Parigi,eh,Kari?”
 “Vorrei vedere chi non ne sarebbe contento!E poi magari Daisuke nel frattempo si trova una ragazza,così la smette di perseguitarmi!”

“Ma è così antipatico?”
”Non ho mai detto che è antipatico…solo che sa essere davvero fastidioso!E tu,invece?Contenta di andare a studiare moda a Parigi?”

“Certo!Così forse dimenticherò tutti i problemi legati alla strana relazione tra me e tuo fratello!”

Hikari rimase zitta…l’argomento Sora-Taichi era particolarmente delicato…

“Non ti preoccupare,Hikari…ormai non ho più un debole per lui!”
”Sora…posso chiederti perché vi siete lasciati?”
”Credo che ci siano almeno tre motivi per cui tu lasci una persona:1)ti tradisce,2)a te piace un altro,3)non hai saputo discernere l’amicizia dall’amore. Ora,il primo motivo è quello più doloroso,che ti fa perdere fiducia nell’amore;il secondo ti fa scegliere e prendere decisioni a volte davvero difficili;nel terzo,invece…bè…”

“È il motivo per il quale tu hai lasciato Taichi,giusto?”

“Gradite qualcosa da bere?”

Sora e Hikari dissero di no con gentilezza all’hostess e continuarono la conversazione.

“Sì…”

“Quante cose sai sull’amore…”

“Non è vero!Ho vent’anni e ho praticamente avuto un solo ragazzo nella mia vita!”

“Sì,ma è già qualcosa…io ne ho 17 e…bè…qualche stupida cotta…mai niente che si possa definire amore.”
“Di solito non si incontra l’amore vero a 17 anni!E poi,non avere tutta questa fretta di innamorarti!L’amore è una cosa che non si cerca,si trova.”
 “Secondo me,dovevi fare la filosofa!”

Le due ragazze risero di gusto,attirando l’attenzione di diverse persone.

“Sai,riprenderemo questo discorso quando torneremo in Giappone…”

“Perché?”

“Hai idea di quante cose possano accadere in un anno?”
La castana ci pensò su…in fondo chissà quante persone avrebbero conosciuto…e tra quelle,forse…

“Mmm…è quasi più probabile che Daisuke si fidanzi!”

“Io non sarei così pessimista se fossi in te,Kari…un paese nuovo offre un miliardo di possibilità!”

L’altra alzò le spalle.

Il volo continuò senza troppi intoppi e vide Sora e Hikari animate da grandi speranze. Questo viaggio,che per una significava una svolta in campo lavorativo e per l’altra un modo di cambiare un po’ aria,era come un punto di ripartenza.

 

“Cavoli…non mi sembra vero,Sora!Il viaggio è già finito!”

“Meno male che è finito…stavo per sentirmi male!”

“A me ha dato fastidio il fatto che le orecchie si siano tappate all’atterraggio…”

Si trovavano di nuovo in aeroporto,ma stavolta era lo “Charles De Gaulle” di Parigi!

“Mmm…è tardi,Sora…fra un po’ arriverà il mio <>…”

“Mi raccomando,Kari,dobbiamo rimanere in contatto!Ce l’hai il mio numero di cellulare?”
”Sì…”

“E il mio indirizzo?E se ti serve qualcosa,puoi venire da me…”

“Adesso capisco perché tu e Taichi andate d’accordo!Siete ansiosi alla stessa maniera!So cavarmela,non preoccuparti!”

Sora scosse la testa divertita e salutò l’amica.

Chiamò un taxi,mentre Kari avrebbe aspettato la sua valigia e una sorta di tutor che l’avrebbe portata a destinazione.

Inspirò profondamente l’aria francese…sapeva quasi di libertà.

“Allora,mademoiselle,dove posso portarla?”

“Ehm…un secondo,che trovo l’indirizzo nella borsa!Ah,eccolo…”

Disse dov’era situata la sua casa,e il tassista vi si diresse subito.

Merci!

De rien!”

Il tassista si allontanò velocemente,mentre Sora pensò che d’ora in poi avrebbe preso la metropolitana.

Bene…era con un’enorme valigia e una borsa,davanti all’appartamento in cui avrebbe vissuto per i prossimi 365 giorni. Respirò profondamente e bussò. All’agenzia le avevano detto che l’avrebbe diviso con due persone,ma non aveva idea di come fossero…sapeva solo che l’appartamento era al secondo piano,quindi per fortuna non troppo in alto.

Il portone si aprì,e faticosamente salì per le scale.

“Oh,Erika!Sta per arrivare la nostra nuova coinquilina!Spero sia carina!”

“Non iniziare,Josè,sennò la spaventi!”

Sora udì due voci,prima ancora di arrivare sul pianerottolo. Erano quelli i suoi coinquilini?

“Vedi che finora nessuna mi ha resistito!”A parlare era un ragazzo,a quanto sembrava coetaneo di Sora,con l’inconfondibile accento spagnolo. Era alto,con occhi e capelli neri curatissimi…davvero carino!

“Ah,sì?E come mai io non ti sopporto?”A rispondere era stata una ragazza,che aveva lunghi capelli castani,occhi verdi quasi nascosti dietro le lenti degli occhiali.

“Ehm…scusate,ragazzi,vi dispiacerebbe aiutarmi?”

“Ops,scusa,ero distratta a parlare con questo latin-lover da strapazzo!”

Lei l’aiutò a portare le valigie,mentre lui l’ammirava estasiato.

“Quale fortuna ha voluto che io incontrassi una fanciulla contraddistinta da cotanta beltà?”

L’altra ragazza,che sembrava rispondere al nome di Erika si portò la mano alla fronte e lo osservava con un’enorme goccia sulla nuca.

“Non ti preoccupare,fa così con tutte!”
 “Non le credere,a lei non ho mai detto cose del genere!”

“E meno male,altrimenti non saresti qui adesso!”

Sora si guardò attorno allarmata. Ma dov’era capitata???In una gabbia di matti?Bè, l’appartamento in sé era carino…non troppo grande né un buco.

Il soggiorno era abbastanza ampio,con un divano a tinte vivaci e un televisore non proprio dell’ultima generazione,ma che comunque poteva andar bene!

“Dai…ti facciamo fare il giro della casa!”Disse lo strano ragazzo.

“Il soggiorno…bè,l’hai già visto!Partiamo dalla cucina!”

“Dove lui lascia sempre disordine ed io devo intervenire!”

Il ragazzo la guardò in cagnesco.

La cucina era in disordine,lei aveva ragione…c’erano un tavolo bianco e qualche sedia sparsa,ovviamente c’era anche l’angolo cottura mediamente fornito.

“E questa…”Continuò la ragazza. “Sarà la nostra stanza. Spero non ti dispiaccia dividerla con me!”

“Ma no,figurati!Sono figlia unica,magari ti tratterò come la mia sorellina!”

“Peccato,però…”sospirò lui.

“Come mai,Josè?”

“Avrei voluto dividere io la stanza con te!”

La neo-“sorellina”di Sora si limitò a incenerirlo con lo sguardo.

“Scusa…non ti abbiamo neanche detto il nostro nome! Io sono Erika,italiana!”

“Josè,encantado.Naturalmente español.”Le baciò la mano,mentre Sora era ancora indecisa se ridere o scappare da lì.

“Ehm…io sono Sora,e sono giapponese!”

“Il fascino dell’Oriente è talmente bello che quasi nessuno vi resiste!”

Sora li fissava entrambi completamente stranita…specialmente il ragazzo,pareva anormale!

 “E dimmi,Sora…non sarai mica affetta da quella brutta malattia che hanno le ragazze?”
Sora cercò aiuto verso Erika,che sicuramente lo conosceva meglio, con lo sguardo. Quale malattia?Lei era sana come un pesce!

Erika le rispose con tono noncurante: “Vuole sapere se sei fidanzata o no.”

“Ahhhh….”Sora sospirò. “Potevi essere più diretto!Ad ogni modo,no.”Ripensò a Taichi.
”Fantastico!Tesoro,fra qualche giorno sarai pazza di me!”

“O stufa…”aggiunse la sua coinquilina.

Sora rise con gusto. Ma quanto erano strani quei ragazzi!!!Di una cosa però era sicura…per quanto fossero eccentrici,la Francia le avrebbe offerto grandi avventure!

 

“Ehi!!!Sei tu Hikari Yagami?”
 “Sì!!!”Ah,finalmente era arrivato il suo tutor!!!Quanta pazienza aveva perso Kari quel giorno…

“Scusami per il ritardo! Solo,non immagini quanto sia pericoloso il traffico francese!Allora,vieni?”

“Un secondo!!!Credi sia semplice con tutte queste valigie?”

Quell’uomo era leggermente egoista…una ragazza aveva un mucchio di valigie e lui le diceva di muoversi!Sperava solo che non tutti i francesi fossero così,altrimenti sarebbe arrivata al punto di sentire la mancanza di Daisuke!

Si affrettò ed entrò nel pulmino. Non era sola,diversi ragazzi andavano a studiare all’estero,ma le avevano assicurato che avrebbe avuto un appartamento singolo.

E così fu,per fortuna. Non le sembrava vero che quella sarebbe stata la sua casa per ben un anno….un anno! Vi entrò,costringendo il gentile tutor ad aiutarla,e sistemò le sue valigie nell’ingresso. Non aveva voglia di disfarle al momento.

“Potrei andare?”

“Oui!

Chissà cosa borbottò fra sé e sé quel tizio,ma lei non se ne interessò più di tanto…Aprì la finestra del salottino,e vide che la sua nuova casa era situata sopra un locale. Bè,poco male,almeno avrebbe saputo dove divertirsi un po’!!!

“Forza,Hikari…diamoci da fare!” Si diresse verso le troppe valigie,intenzionata a fare un giro della città appena possibile.

 

 

 

HikariKanna: Ciao!Come avrete capito,siamo Sora89 ed HikariKanna! Prima di iniziare con commenti e spiegazioni su questa ficcy,volevamo rassicurare Imi che NON si tratta di plagio nei confronti della sua storia “L’anno che verrà.” Certo,Hikari anche in questa storia va in Francia per un anno per studiare,ma le somiglianze finiscono qui!Speriamo che ti possa piacere lo stesso^^.

Questa fanfiction è nata quasi per caso,pensando ai vari soggiorni all’estero di molti ragazzi(comprese le autrici stesse)…e a quante cose accadono nei suddetti viaggi!

 

Sora89: esattamente… quindi questa era la volta di Sora e Kari di affrontare le terre lontane dalla loro terra! E naturalmente…l’amore giocherà dei brutti scherzi alle nostre protagoniste! Quindi,sperando di avervi incuriosito con questo primo capitolo… Vi aspettiamo nel secondo… Che la sottoscritta sta progettando!

 

  
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