Ero steso sul letto dalle coperte verdi ad ascoltare il racconto sull' infanzia di Heater.
Non che mi importasse tanto della sua vita,tanto meno delle caramelle di Owen e della caduta del primo dentino di Gwen.
-Terra chiama Duncan!Devi raccontare della tua vita.-
Era Heater,che con la sua solita e sgraziate voce mi incitava a raccontare della mia stupida vita.
-Ok.-
Dissi io,come se i pensieri di prima non li avessi mai avuti in testa.

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Sono nato nel lontano 23 Luglio del 1989.
Era una giornata piovosa,le tendine svolazzavano qua e là.Mio padre non c'era,mentre mia madre mi cullava.
Dopo un palio di giorni,passati le candide braccia di mia madre,mio padre arrivò all' ospedale e ci portò a casa.
Ho sempre vissuto là,in quella ostile casa dell' Ontario,tra le mura nera della mia cameretta e la sporcizia di una casa rovinata.
Ero piccolo,ma già lavoravo.
In casa,per intenderci meglio.
Portavo la spazzatura,lavavo i sporchi panni dei miei genitori e cucinavo come uno schiavo.
Tutto questo,solo a cinque anni.
A sei anni,cominciai ad andare alle elementare,saltando i compiti e facendo il macho tra le ragazze della scuola.
Camminavo con i bulli della quinta,spargendo zizzania qua e la,facendo il piccolino tosto del gruppo.
In seconda elementare persi i miei amici,che ormai erano volati in prima media.
Ero solo tra una banda di ragazzini che mi volevano far pagare le umiliazioni dell' anno prima.
In quell' anno,fumai.
Ne andavo fiero,ma un triste giorno fui scoperto dall' insegnante che convocò i miei duri genitori,che non mi lasciarono più nemmeno mangiare.
In terza e in quarta fui un normale ragazzino,fidanzandomi con tantissime pupe,e comportandomi non troppo bene e non troppo male.
In quinta elementare però feci uno sbaglio.
Lo sbaglio che mi costrinse ad andare in riformatorio.
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-Qual'è questo sbaglio?-
Mi interrompe Owen,con le pupille allargate e inginocchiato al mio cospetto.
-Se non lo interrompi forse continua.Continua Duncan!-
Mi incita Gwen,muovendo velocemente le mani e facendo gesti incomprensibili.

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Scappai di casa e corsi verso un negozietto,in centro per rubare una pistola,per uccidere i miei genitori.
Presi d'impulso la pistola e quando mi trovai davanti casa dei miei,la polizia mi guardava con aria di sfida.
I miei genitori alla finestra mi guardavano,con odio e con cattiveria,bisbigliano qualcosa tra loro.
Mi trovai così nel riformatorio,tra bulli vari,ma con regole rispettabili,cibo sano e niente scuola.
A dodici anni,un ragazzo di diciott'anni assieme ai suoi amichetti,per un innocuo sbaglio mi fece questi pearcing che ora decorano questo schianto di faccia.
Oggi l' adoro più di Courtney,ma allora li odiavo,li odiavo a tal punto di uccidermi.
In realtà,una ragazza dai capelli fucsia mi fece capire che così ero,come dire "tosto e ganzo".
Decisi così di diventare punk.
Corsi dai ragazzi che pensavo di odiare,e mi feci colorare i capelli di verde.
Diventai così,socio del gruppo più popolare del riformatorio.
Un giorno un poliziotto,ci convocò nella sala riunioni e ci disse che questo Reality cercava un personaggio che avrebbe vinto tanti soldi e non sarebbe più entrato nel riformatorio.
Cominciai così a comportarmi come un' angioletto e venni scelto per venire qua.

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-Duncan,tu sei veramente fantastico!-
Mi stringe Owen come se fossi un piccolo cricetino.
-Già,Duncan!Sei un grande!-
Esultano all' uniso Gwen e Heater.
Amo la mia vita!