Senza pietà, ti amo.
 

Chapter 1. (The first letter)
 

Non so scrivere le lettere, in realtà non ho mai saputo fare niente. Ho sempre fallito. Sei importante e ti sento qui dentro. Devo solo farti emergere. Risalire da tutto questo schifo. Anche se qui è buio, tu sei la cometa dei giorni miei. Ho pensato più volte di dirtelo, di dirti che eri tutto ciò che mi restava. Ho anche pensato di dirti che eri bellissimo. Perché la gente non sa apprezzarsi davvero? Forse perché riesce soltanto a guardarsi allo specchio. Ma lo specchio non è altro che un pezzo di pietra.. non è altro che uno stupido riflesso a colori. Eri bellissimo e fu un sacrilegio il fatto che tu non te ne sia mai reso conto. Volevo dirti che ho sbagliato tutto fin dall’inizio.

Volevo dirti che me ne sono reso conto adesso che piango dentro. E dovrei dirti anche che ho paura, che mi sto strappando l’anima e mi sto riducendo a un mucchio di polvere. Dannazione! Avessi avuto il coraggio di dirti tutte queste cose. Te ne sei andato e sono così vuoto. Non so più chi sono, non so più chi sei. Abbiamo perso i nostri nomi come gocce di pioggia nel mare. E scrivo, scrivo come se stessi morendo ogni istante di più. La mano sta macchiando il foglio ingenuo. Ingenuo come te. Puro come l’acqua che precipita dal cielo.

Nei tuoi occhi vedevo riflessa la terra asciutta degli occhi miei e pensavo a quando finalmente li avremmo chiusi insieme per unirci in un solo sguardo interiore. Invece camminiamo strade diverse, soffriamo mali opposti. Dentro è rimasta solo la tempesta. Dentro sono rimasti solo i tuoni che annunciano gloriosi quanto ti amo. E ti amo ogni volta, e ogni volta giuro a me stesso che sia l’ultima. L’ultima delle tante. Ti amo. E ancora, e ancora. E ancora muoio perché non ci sei. Sei tanto lontano quanto vicino.