Sclero Time!
Guardo la siringa avvicinarsi
con gli occhi di triglia.
Cerco appiglio al demonio che mi aveva trascinata in quella sottospecie
di
inferno con la morte in camice bianco e falce troppo appuntita.
In questi casi, penso che divenire un Opossum sarebbe proprio
l’ideale: mi fingerei morta stecchita prima ancora di
cominciare.
<< NO MI FATE MALE!... >>
“
Stop. Fermi fermi
blocca tutto. Partire da questo punto, mi sembra troppo scontato.
Quindi signor
cameraman: riavvolga il tutto!”
Flashback
number 1
<< Non
è
Do una pacca sulla spalla
all’uomo in rosso, tsk, disperso
in una piccola casa…
<< No, questa
è casa mia e l’aggettivo oscura non rende
l’idea!…>>
<<
Ma…>>
L’omino sfoglia un
libro in continuazione. Mmmmm, che fosse
l’originale della Divina Commedia?
Bhè,
sicuramente Mistero farà un salto anche a casa
mia…
Dopo aver accompagnato
l’uomo alla porta, cercando di
evitare trappole mortali quali: gli angoli dei mobili, per il mignolino
del
piede, gli sportelli, stranamente aperti, per la capoccia che si aprono
spinti
dal fantasma formaggino e lo zaino, piccolo insolente, che si diverte a
spostarsi in continuazione per farmi cadere. Mi rendo conto che
l’orologio
segna le 06:30.
<< Oh Merda! Mi
restano solo 30 minuti, 59 primi
e
60…59…58...57...56…55…Oh no
e adesso
50 secondi!...>>
Attivo la modalità
“corri prima di perdere l’autobus” e in
tempo record, 26 minuti, 2 primi e 10 secondi, sono fuori da casa mia
saltellando, con Peter e Fiocco di neve che mi salutano allegramente,
verso la
fermata dell’autobus vicino una grotta al freddo e al gelo.
No, tranquille, non ci
sono ne il bue ne l’asinello, e tanto
meno
<< Uh! Si avvicina Natale! >>
“ Stop! Stop!
Incompetente! Sei partito troppo presto! Cioè manda in onda quello!”
“ Padrona! Non mi
congeli! La prego, rimedierò a tutto!...”
“ Si
padrona…”
“
Nessuno”
“ Bene
Nessuno,
benvenuto nel tuo incubo peggiore”
Flashback number 2
<< Dolce cuore
di Gesù fa che prenda 7+. Dolce cuore
di Maria fa che non mi interroghi in geografia. San Francesco se ci sei
fa che
prenda almeno 6. noi studenti siamo stanchi di scaldare questi banchi.
Ed
infine Sant’Antonella fa che suoni la
campanella!...>>
Vengo scossa dal mio momento
di preghiera con l’Altissimo
dalla mia compagna di banco che mi chiede di poter ripetere le scienze.
Avrei
tanto voluto che Albert Einstein in questo momento mi spiegasse un
qualcosa di
geniale, un qualcosa di… suo, così da poter
evitare di essere interrogata.
Ho studiato, ovvio, ma
… l’essere seduta al primo banco con lo
stesso attaccato alla cattedra, mi riserva brutti scherzi, purtroppo.
<< Sei
preparata?...>>
Panico e la canzone di Daria Argento risuona nel mio cervello, o quello che ne resta, visto che annuisco in modo spavaldo.
"San. Gennaro ti
accendo un cero ma per favore…"
<< Ah!
Professoressa, prima di iniziare ad
interrogare, mi potrebbe spiegare … bla bla
bla…>>
Non sento, perché in
questo momento l’Alleluia risuona
incontrastata, e comincio ad abbracciare febbrilmente
l’astuccio, la mia
compagna e, non so come io abbia fatto, il cane dell’istituto
apparso da non so
dove solo per me.
"Grazie…ci vediamo
in
chiesa!.."
<<
Bla…bla…>>
Quella voce così
brutta ma ipnotica, quella voce… se
provassi a chiudere poco gli occhi adesso che è girata di
spalle…che ci fa?
Sicuramente ritroverei quel bel mondo
incantato-con-il-principe-azzurro-che-somiglia-a-Gabriel Garko ad
aspettarmi…
Li chiudo, cercando di prestare ascolto alle parole della
professoressa, e contemporaneamente prestando ascolto alle belle parole
del
giovanotto.
<< Si e
poi….bla bla…bla bla…>>
Li chiudo. Ma vengo scossa
dalla mia compagna che mi guarda
con pietà, avrei voluto rimanere in quel posto.
Quando ci prende ci prende.
<< Mary, non dormire, che sennò dormo pure io!..>>
“
LEI E’ UFFICIALMENTE
MORTO! Ha sbagliato per ben due volte! ”
“
E lei cosa ci fa
qui?”
“ Sono venuto a
prendere la vita di quest’uomo! ”
“ Cosa sono i Puffi?”
“ Via
all’ultimo
flashback! Fa che sia quello giusto!”
Flashback number 3
Guardo la donna che in questo
momento sta cercando di
prendermi a lazo con degli stivali da cowboy e una pistola puntata
contro.
<< Devi andarci!
>>
Scatto di lato quando
il cappio cerca di prendermi. Ah! Se
in questo momento potessi avere le ali!
<< Non puoi scappare!..>>
Perché in questo
momento mi sento inseguita da una banda di
zombie pronta a triturare, squassare, divorare ogni parte del mio corpo?
Mi chiudo in camera
con il fiatone. Mi sento sconfitta. Un
colpo con un’ accetta. Il secondo ed è dentro.
<<
Kyaaaaaaaaaaaaaa! >>
Saluto la ragazza, che
solitamente viene uccisa
dall’assassino, accanto a me che urla spaventata. Mi tocca
confortarla.
<< Su,su
… non cerca te…>>
<< Ah
no?...>>
Faccio cenno di no con la
testa. Ma è entrata. E’ li che mi
trascina tirandomi per la scarpa.
<< Noooooo!
Perché non ho le unghie alla
Catwoman?...Noooooooooo!...>>
<< Taci,
non possiamo saltare il turno!..>>
Con le unghie tutte rotte e il
pavimento strisciato, vengo
legata imbavagliata e buttata in macchina. Passano minuti in cui cerco
di
evocare il mio potere spirituale.
“ Dannato Ichigo di
Bleach, mi hai dato false
speranze…perché non mi spunta una spada e quel
potere blu evanescente? “
Continuo a scalciare come un
cavallo. La macchina si ferma.
Sento una canzoncina inquietante crescere piano davanti alla grande
insegna.
<< Buongiorno,
lei è la signora …bla bla
bla…>>
Mi isolo nella mia testa pensando un modo per fuggire:
-
Soluzione numero 2: Correre
fuori dalla porta e, per evitare intoppi, gettarmi dal vano
dell’ascensore,
così da evitarmi le scale…
- Soluzione numero 3: Chiamare
la polizia sporgendo una denuncia anonima, di maltrattamento su cani,
esperimenti tossici su bambini e contrabbando di droghe illegali come
il Pioppo
…
-
Soluzione numero 4: Accettare
la dura realtà…
-
Soluzione numero 5: Aspettare
il soccorso di Super Man o l’uomo Blatta…
-
Soluzione numero 6: Che
crolli la parte di edificio con la porta infernale…
Una voce mi fa risvegliare
dalle mie congetture
<< Buongiorno, tu
devi essere Mary!...Che bella
ragazza…>>
Un uomo con una mascherina a
penzolare da una lato del
collo, un camice sopra abbigliamenti casual, sta cercando di fare
conversazione.
“ Libanooo! Ho
bisogno di lei comandante, mi venga a
salvareeeee!”
<<
Grazie…>>
Osservo come l’uomo
mettere il laccio emostatico il mio
braccio discutendo con mia madre di me: i due complici si riuniscono
sempre
prima di eliminare la vittima!
<< Bene. Adesso
si prepari alla sua morte…>>
<< Cosa? >>
Mormoro scioccata.
L’uomo comincia ad armeggiare con una
siringa vuota.
<< Signorina, ho
detto si rilassi tra poco possiamo
cominciare…>>
Guardo la siringa avvicinarsi con gli occhi di triglia. Cerco appiglio al demonio che mi aveva trascinata in quella sottospecie di inferno con la morte in camice bianco e falce troppo appuntita.
In questi casi, penso che
divenire un Opossum sarebbe
proprio l’ideale: mi fingerei morta stecchita prima ancora di
cominciare.
<< NO MI FATE
MALE!... >>
Due mani mi tengono ferma e mi
rendo conto solo ora
delle corna
spuntate all’infermiera. Mi dimeno,
in preda ad uno stato di cacarella interiore.
<<
Lasciatemi…lasciatemi andare, non parlerò mai!...
no! Noooooooooooooooooo!...>>
<< Signorina si calmi!... >>
<< Noooooooooooooooooooooooooo!....>>
<< Mary!..>>
<< Forze divine aiutatemiiiiiiiiiiiiii!...>>
<< Infermiera venga!...>>
<< Giuro di donare tutti i miei risparmi ai bambini in
Africa!...>>
Riapro gli occhi, ritrovandomi
tre paia di occhi
scandalizzati contro.
<< Non abbiamo
ancora iniziato a prelevare una stilla
di sangue! >>
Arrossisco violentemente al
Dottore a all’infermiera che mi
rimproverano con gli occhi.
<< Non potrebbe
venire Edward Cullen per
questo?...>>
I medici mi guardano
scettici… che c’è, una ragazzina non
può sognare di fare le Analisi del sangue
tra le braccia di un vero vampiro?
Sto ferma per i 35 secondi in cui il mio sangue viene
prelevato con un’espressione schifata, ma alla vista di un
piccolo contenitore
con leccornie da super calia dentale, che mi viene posta davanti non
resisto a
prendere 5 lecca lecca.
<<
Grazie!...>>
Comincio a mangiare il primo gustandomelo soddisfatta. Wow andrò più presto a fare le analisi del sangue,se le ricompense sono caramelle!
*****
“ …”“ Nessuno perché hai quell’espressione! Mi bastano quelle che ho da fare per casa… dannata professoressa di matematica!”
Ciauuuuuz
dalla
redazione di: Nessuno registra qui.
Alla
prossimaaaaa! ♥