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Autore: Levineisabitch_    31/10/2011    3 recensioni
One-shot sui libri (alcuni) di Stephen King.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sally era appena tornata da una serata con la compagnia e non vedeva l'ora di mettersi a letto. Prima controllò le notifiche su Facebook, cinque, poi si infilò il pigiama svogliatamente.
Era una semplice sedicenne timida e spaventata dal mondo che amava ridere. E odiava il suo nome, come avevano potuto i suoi chiamarla Sally? Potevano chiamarla Sarah o Roberta oppure Hannah, ma non Sally, anche se oramai non le importava più di tanto.
Prima di chiudere gli occhi decise di leggere un po' da un libro di King. Ne prese uno a caso dalla libreria e si buttò nella lettura.
Una frase delle "note dell'autore" le rimase impressa nella mente:

'' L'essere che, sotto il letto, aspetta di afferrarmi la caviglia non è reale. Lo so. E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia. ,,

Rimuginando su quella frase, del suo autore preferito che era anche il re dell'horror si coricò, cercando di chiudere gli occhi.
Ogni volta che leggeva qualcosa di Stephen rimaneva sconvolta e cominciava a farsi mille film mentali. Quando aveva letto Misery aveva sognato, se così si puo' dire, per mille notti minimo Anne che veniva ad ucciderla o perlomeno a tagliarle un piede o un dito.
Sua madre non appoggiava quella sua passione assurda per l'horror perciò le aveva tolto la paghetta, sperando che Ally non riuscisse più a comprarne di romanzi di quel sadico.
Ma la ragazza lo adorava, non riusciva a smettere di leggere. Le parole di King la colpivano dritto agl'intestini come volessero stringerli nel pugno e farle buttare fuori tutto. E cosa c'era di male? Assolutamente nulla.  Ed Ally cominciò a lavorare come cameriera in un pub locale solo per quei dannati libri.
Forse la sua era una passione che sfiorava l'ossessione, ma era poco importante.
Si era stesa, aveva chiuso gli occhi e ora stava sognando. Sognando incubi, per essere precisi. C'era Leland Gaunt che cercava di venderle tutta la raccolta di libri di King in cambio di un'innocente scherzo ai danni di sua madre, e Ally accettava di buon grado.
Cambiò sogno o incubo che dir si voglia: ora era nel carcere de "Il miglio verde" rinchiusa con un John Coffey ingombrante e vedeva la sua stessa scarpa spiaccicarsi su un topo. Quel topo era il signor Jingles! Si contorse nel letto, lei amava il signor Jingles! John lo aggiustò in un nanosecondo. Sospirò nel sonno.
Si svegliò tutto a un tratto riscoprendosi in una pozza di sudore. Rise come se fosse la cosa più normale del mondo. Perchè per lei lo era. King era un fottuto genio e lei amava i suoi incubi.
Fece cadere una gamba dal letto, involontariamente. Qualcosa l'afferrò.


Ora chi aveva paura dell'essere sotto il letto?



Non Ally.



SPAZIO AUTRICE.
Questa one-shot fa decisamente SCHIFO. L'ho scritta di fretta, mi è venuta l'idea e in una mezz'ora era fatta.
Quindi capisco se non vi piacerà. Anche perchè se non avete letto nemmeno un libro di King...non so se riuscirete a capire bene la storia.
Bene.
Mi farebbe comunque piacere sapere il vostro parere. Su twitter sono @__how  oppure potete lasciare una recensione.
Accetto le critiche.
Penso basti così. Se volete potete passare a leggere un'altra mia shot, decisamente scritta meglio:  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=853723&i=1
Oppure una storia a capitoli: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=848360&i=1
Allora .. basta. Ciao, alla prossima :3

   
 
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