Titolo: Anima in fiamme
Fandom: Axis Powers Hetalia
Personaggio/Coppia: Prussia/Gilbert Beilschmidt , Bielorussia/Natalia Arlovskaya
Set: 3
Prompt: 01:00 Anima in fiamme
Parte: 1/24
Rating: giallo
Conteggio Parole: 319
Riassunto: È notte fonda. Prussia non è ancora a casa. Poi all’improvviso suona il telefono: Prussia è ubriaco, in un vicolo, e non riesce nemmeno a stare in piedi.
Note: Possibili accenni di PrussiaxBielorussia
Disclaimer: Axis Powers Hetalia non mi appartiene, e nemmeno Prussia, Bielorussia, né tantomeno gli altri personaggi citati mi appartengono – se mai dovessero essere citati OC, avvertirò.
E quanto pubblicherò non ha scopo di lucro.
Tabella: qui
L'idea è della community 24 ore
01:00 Anima in fiamme
Bielorussia
prese la piccola sveglia fra le mani e storse la bocca guardando
l’ora.
Maledetto sia il prussiano! Che faccia quello che vuole! Che torni a casa quando vuole!
Ma stavolta dormirà fuori, il sorriso di Natalia aveva qualcosa di sadico che ricordava quello di suo fratello.
Sospirante, si diresse verso il letto.
Uno squillo nel cuore della notte.
Spalancare gli occhi e tirarsi su fu un singolo movimento; afferrò malamente la cornetta che avvicinò all’orecchio.
Il cuore martellava nel petto.
Giuro che se è quel bastardo di Prussia che fa un altro dei suoi scherzi idioti, domani lo infilzo!
«Natal-ic! – ah …».
La donna sospirò, chinando lievemente il capo e stropicciandosi l’occhio con la mano che non la sorreggeva.
«Nat! Ic, kesekesese!»
«Che vuoi a quest’ora? E non iniziare con i tuoi doppi sensi!», la voce vibrò, arrabbiata, nell’ultima frase.
Silenzio dall’altra parte.
«Ehm, gradiresti venire a riprendere il magnifico me?».
Bielorussia era shockata: «Ma sai che ore sono?»
«Mh, ma scometto che lo sai tu!», ammiccò il prussiano.
«Gil», lo riprese Natalia, «non riesci nemmeno ad flirtare decentemente. Dimmi dove sei!»
«Mh, in un vicolo»
«Potresti ripetere?», finse spudoratamente di non capire.
«In un vicolo, stavo facendo a botte con … un tizio».
Bielorussia sentì l’anima andare in fiamme – fiamme rabbiose: «Ah sì? E, per caso, questo ‘tizio’ faceva di nome Ivan? Ivan Braginski?».
«M-ma giuro, non era tuo fratello!»
«Certo, Gil. Mi dici precisamente dove sei?»
«Ehm …» Gilbert esitava a rispondere: riusciva a sentire lo stridere di due coltelli che si affilavano vicendevolmente.
«Sì?», riprese Bielorussia.
« tu … tu … tu … tu … tu», Gilbert aveva riattaccato.
Beh, per una notte avrebbe dovuto cercare un alloggio.
Natalia prese un profondo respiro, cercando di calmarsi: prima o poi li avrebbe incontrati, tutti e due.
Posò i due coltelli sul comodino affianco al letto, abbandonò la testa su cuscino e si voltò dalla parte opposta.
Note: Primo capitolo :3 Tra pochi giorni pubblicherò il secondo, anche perché l'ho già scritto XD
Lo stesso vale per il prossimo capitolo di Et vice Versailles :3
Un po' di spam, che non fa mai male:
Hetalia: La Fiera del Crack [Contest]
Maledetto sia il prussiano! Che faccia quello che vuole! Che torni a casa quando vuole!
Ma stavolta dormirà fuori, il sorriso di Natalia aveva qualcosa di sadico che ricordava quello di suo fratello.
Sospirante, si diresse verso il letto.
Uno squillo nel cuore della notte.
Spalancare gli occhi e tirarsi su fu un singolo movimento; afferrò malamente la cornetta che avvicinò all’orecchio.
Il cuore martellava nel petto.
Giuro che se è quel bastardo di Prussia che fa un altro dei suoi scherzi idioti, domani lo infilzo!
«Natal-ic! – ah …».
La donna sospirò, chinando lievemente il capo e stropicciandosi l’occhio con la mano che non la sorreggeva.
«Nat! Ic, kesekesese!»
«Che vuoi a quest’ora? E non iniziare con i tuoi doppi sensi!», la voce vibrò, arrabbiata, nell’ultima frase.
Silenzio dall’altra parte.
«Ehm, gradiresti venire a riprendere il magnifico me?».
Bielorussia era shockata: «Ma sai che ore sono?»
«Mh, ma scometto che lo sai tu!», ammiccò il prussiano.
«Gil», lo riprese Natalia, «non riesci nemmeno ad flirtare decentemente. Dimmi dove sei!»
«Mh, in un vicolo»
«Potresti ripetere?», finse spudoratamente di non capire.
«In un vicolo, stavo facendo a botte con … un tizio».
Bielorussia sentì l’anima andare in fiamme – fiamme rabbiose: «Ah sì? E, per caso, questo ‘tizio’ faceva di nome Ivan? Ivan Braginski?».
«M-ma giuro, non era tuo fratello!»
«Certo, Gil. Mi dici precisamente dove sei?»
«Ehm …» Gilbert esitava a rispondere: riusciva a sentire lo stridere di due coltelli che si affilavano vicendevolmente.
«Sì?», riprese Bielorussia.
« tu … tu … tu … tu … tu», Gilbert aveva riattaccato.
Beh, per una notte avrebbe dovuto cercare un alloggio.
Natalia prese un profondo respiro, cercando di calmarsi: prima o poi li avrebbe incontrati, tutti e due.
Posò i due coltelli sul comodino affianco al letto, abbandonò la testa su cuscino e si voltò dalla parte opposta.
Note: Primo capitolo :3 Tra pochi giorni pubblicherò il secondo, anche perché l'ho già scritto XD
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Ringrazio le ragazze che si sono già iscritte! :3
Grazie per l'attenzione ♥
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