Anime & Manga > Sailor Moon
Ricorda la storia  |      
Autore: Arwen297    31/10/2011    7 recensioni
E se la notte di Halloween, una strega si divertisse a far si che avvenga uno scambio di corpi tra te e una delle tue migliori amiche? Cosa potrà accadere?
Idea della One-Shot di Yas V.
Accenno ad una Setsuna x Michiru poi leggendo capirete il perchè =)
OOC - per via dello scambio di corpi
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia, Michiru/Milena, Setsuna/Sidia | Coppie: Haruka/Michiru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

I am me ... No, you are me! Exchange of Personality on Halloween

Scritto da: Arwen297 – Idea di: Yas V – Personaggi di: Naoko Takeuchi


 

"Amore come sto?" esclamò mentre si sistemava il cappello da strega sulla parrucca nera che avrebbe indossato per quella sera, erano state invitate tutte e quattro ad una festa di Halloween che si sarebbe tenuta in una villa antica poco fuori città, abitata da creature della notte. O almeno ciò era quello che si diceva nella leggenda che ruotava intorno a quel luogo.

"Sei bellissima streghetta" le rispose la bionda mentre a sua volta legava intorno al collo il mantello nero da vampiro, il viso pallido per il trucco che la compagna aveva da poco finito di farle, i denti finti al loro posto e il sangue finto che colava dalle labbra realistico al punto giusto. La violinista aveva infatti scelto un costume nero, dalla gonna piuttosto corta che le arrivava all'incirca a metà coscia, con la scollatura che non lasciava immaginare nulla. Le gambe racchiuse dentro a dei collant neri a rete, e ai piedi degli stivali di velluto. "Devo essere gelosa stasera" le sussurrò avvicinandosi per cingerle i fianchi con le braccia e aderire con il suo corpo alla schiena di lei prima di darle un leggero morso sul collo. Il trucco tetro che si allungava in ragnatele ai lati degli occhi che poneva in risalto le sue iridi cobalto, unito al rossetto color porpora scuro le donavano un'aria fin troppo provocante unite al vestito.

"Non ora, faremo tardi Sidia e Ottavia sicuramente staranno aspettando solamente noi" le rispose senza sottrarsi al tocco dell'altra.

"Mmh... che palle... dopo mi rifaccio... con gli interessi!!" esclamò il vampiro ponendo una certa enfasi sulle ultime tre parole prima di afferrare la giacca sua e della compagna per dirigersi in sala dove erano attese dalle altre.

Sidia per l'occasione si era vestita da diavolo, e le corna rosse le donavano stranamente, il trucco che aveva scelto dava un'aria decisamente sinistra al suo sguardo color ametista.

"Ma cosa ti sei messa a fare le corna, che tanto a te chi ti vuole?" la punzecchiò la guerriera di Urano.

"O senti chi parla. Tu hai una santa al tuo fianco." la ribeccò l'altra " Altrimenti chi credi che ti sopporta?"

"Sarò insopportabile, ma so fare egregiamente il mio dovere a letto...vero amore?" chiese alla compagna che era arrossita visibilmente alle parole della compagna che aveva fatto illusioni alla loro intimità. La strega annuì. "Visto? L'importante è quello!!"

Ottavia fisso incredula il suo padre adottivo, era vestita da bambolina gotica, e quel vestito le donava decisamente. Era pallida di carnagione per natura, il rossetto nero era perfetto sulla sua pelle diafana e i capelli e gli occhi facevano la loro parte in questo senso.

"Andiamo? Altrimenti faremo tardi!!" Milena prese in mano la situazione, non che fosse entusiasta di andare a quella festa, aveva letto tra le innumerevoli leggende che ruotavano attorno all'abitazione che, la notte di Halloween accadevano cose strane al suo interno. Non pericolose ma decisamente strane, e ogni anno vi erano sempre nuove testimonianze. Quei pensieri le misero i brividi addosso. Decisamente strano visto che lei aveva visto mostri che a quelli di Halloween avrebbero riso in faccia.

Eppure era così.

Decise tuttavia di non dare troppo peso a quelle leggende metropolitane, e seguì le altre tre fuori nel giardino della loro casa unifamiliare diretta alla macchina.


 

Quaranta minuti più tardi erano giunte al cancello della villa in stile neoclassico, le luci al suo interno variavano dal rosso al blu, segno che la festa era iniziata da poco. La scenografia scelta per il giardino era in tema, qua e la erano stati installati dei generatori di vapore che si azionavano a intervalli regolari donando al luogo un atmosfera spettrale, lungo la strada che portava all'abitazione invece erano state messe delle zucche con dentro le candele, intagliate con espressioni decisamente mostruose. Sugli alberi vi erano delle ragnatele finte, e qualche ragno dalle anomali dimensioni.

Suonarono il campanello dell'abitazione. E attesero qualche minuto prima che qualcuno andasse loro ad aprire, la ragazza alla quale era stato affidato quel ruolo era vestita da coniglietta, e fu immediatamente riconosciuta da due del loro gruppo.

"Elsa, dai anche tu qui?" esclamò la violinista sorpresa, era da anni che non vedeva più la sua vecchia compagna di scuola.

"Milena che sorpresa!! Si anche io, sono una cara amica della figlia dei proprietari, dai entrate che vi faccio strada" rispose l'altra con fare molto cordiale, prima di fare cenno loro di entrare. "Le giacche lasciatele pure li sul divano insieme a quelle deglia altri ospiti non vi preoccupate..." L'ingresso era molto buio, con qualche candela qui e la ad illuminarlo, e con una luce violacea che partiva dalla base delle scale che si ergevano maestose in marmo nero davanti alle ospiti. Il salone affianco invece era ampiamente decorato, sulla parete della porta c'era un ampio bouffet con pietanze decorate da pipistrelli, zucche, fantasmi e vermi finti anche se molto realistici. Dietro al tavolo dei tizi travestiti da scheletri si occupavano di servire gli invitati. Dall'altra parte della stanza il dj travestito da zombi urlava a squarcia gola alla miriade di maschere che riempivano la sala, euforiche per il caldo che c'era nella sala e per aver bevuto qualche bicchierino di troppo.

L'atmosfera generale era tuttavia tranquilla.

"Fate come se foste a casa vostra e divertitevi mi raccomando, a mezzanotte ci sarà una torta in tema, fino a quell'ora siete libere di fare ciò che volete" disse la loro guida sorridente.

"Ok grazie Elsa, allora a più tardi" rispose Heles con un sorriso sghembo, e gli occhi che vagavano tra la folla soffermandosi sulla miriade di sexy diavolette che c'erano in mezzo alla pista da ballo. Il quartetto si diresse verso il tavolo squisitamente imbandito per riempirsi lo stomaco. E al contrario del loro aspetto, volutamente poco invitante, ogni cibo era migliore al palato di quello precedente, non si riusciva veramente a stilare una classifica.

La pittrice sentì improvvisamente un braccio intorno alla vita, che la stringeva al fianco della compagna, che dopo aver bevuto un bicchiere di spumante era un pò più brilla di quanto non fosse stata fino a quel momento.

"Mi concede questo ballo?" le chiese, domanda al quale la strega rispose in tono affermativo, si diedero quindi la mano e si gettarono nella mischia, intorno a loro il calore dei corpi della altre persone costituiva un brusio indistinto, nelle orecchie di entrambe solamente la musica, l'attenzione rivolta solamente al corpo della compagna a contatto con il proprio. I loro sguardi che bramavano quel qualcosa che non avevano potuto avere in camera prima di uscire di casa.

Passò piu di mezz'ora senza che se ne accorgessero per quanto erano immerse in quell'incantesimo che stonava così tanto con l'atmosfera intorno a loro.

"Mi è venuta sete, mi aspetti in pista o vieni con me?" le sussurrò Heles all'orecchio, il caldo si era fatto soffocante, e ciò aveva contribuito ad aumentare il suo fabbisogno di acqua o di qualsiasi altra bevanda che non fosse un alcolico.

"Vengo con te, magari riusciamo a trovare anche Sidia e Ottavia" le rispose l'altra, prendendola per mano in modo tale da non perderla tra la folla dei presenti, aveva sete anche lei.

Senza il bisogno di cercare le loro compagne, le trovarono sedute su un divano nero poco distante dal tavolo sul quale c'erano le bottiglie con le cose da bere, Ottavia con il viso arrossato per la temperatura presente nell'abitazione era seduta affianco alla zia che parlava con Elsa anche se si erano conosciute solamente durante la serata. Aveva scoperto di avere con la ragazza qualcosa in comune, che non si limitasse solamente a quelle due mezze imbranate delle sue compagne di squadra.

"Io vado a prendere qualcosa da bere" esclamò Heles "Qualcuno ne vuole?" chiese tanto per essere cortese.

"Si io, aranciata o semplicemente acqua frizzante se non ve ne fosse...grazie amore" rispose Milena prima di darle un bacio a fior di labbra.

"Voi?" chiese la bionda guardando le altre tre.

"No io no grazie, al massimo assaggio quello che prendi te dal tuo bicchiere se non ti fa schifo" rispose Sidia.

"Ok allora vado e torno" mormorò la motociclista, lasciando la mano della compagna per avvicinarsi al tavolo e mettersi in coda.

Arrivò il suo turno piuttosto velocemente, e solamente quando fu davanti al tavolo e a chi serviva si accorse che tra i camerieri era comparsa una ragazza niente male vestita da strega. Un vestito veramente realistico, con un trucco dorato che spiccava piacevolmente sulla pelle ambrata, i capelli corvini mossi liberi di caderle sul vestito nero e arancione. Le unghie nere.

"Volevo un bicchiere di aranciata, anzi me ne dia due" disse alla strega. Per quanto bella fosse, non aveva niente in confronto al suo angelo, quello era poco ma sicuro.

"Mi spiace, ma ne ho solo uno di aranciata, posso darle questo infuso alle erbe con del miele e della violetta?" ottenne come risposta dalla ragazza che sorrideva cordiale.

"Si ok mi dia quello mi voglio fidare di lei" rispose il vampiro biondo.

"Non se ne pentirà vedrà"

"Grazie buona serata" ora iniziava la parte veramente difficile: tornare dalle altre evitando che le persone intorno a lei le facessero rovesciare il contenuto dei bicchieri prima di arrivare a destinazione. Presa com'era dalla sua missione per quella frazione di serata non si accorse minimamente del sorriso divertito che andò formandosi sulle labbra di colei da cui era stata servita, prima che si dileguasse di punto in bianco, senza che nessuno facesse caso al fatto che una persona era scomparsa nel nulla.

Ci mise cinque minuti ad arrivare a destinazione, e trovò Milena seduta elegantemente sul bracciolo del divano accanto a Ottavia, con le gambe accavallate che si guardava intorno dando poca attenzione al discorso tra le loro due amiche.

"Tieni" le disse porgendole il bicchiere con l'aranciata prima di concentrarsi sul suo di uno strano color ambra.

"Che cos'è?" chiese incuriosita Sidia fissando il liquido nel bicchiere in plastica trasparente.

"Bo non lo so me lo ha consigliato una ragazza che serviva al tavolo, vestita da strega veramente carina" assaggiò il liquido con un ampio sorso, era dolcissimo. Di una dolcezza che inebriava il proprio essere, intorpidendo la coscienza. "E' buono, vuoi assaggiare?" porse il bicchiere verso la bruna che lo prese volentieri, con l'intento di terminare le due dita di liquido all'interno. Pochi istanti dopo senti la bevanda bruciarle in gola, come se fosse esageratamente alcolica, ma non poteva decisamente contraddire la bionda sul fatto che fosse buonissima.

Fu una questione di millisecondi e Heles si ritrovò seduta al posto di Sidia senza che lei lo volesse ne avesse chiesto alla Custode del Tempo di lasciarle il posto vicino ad Elsa Grey, ma ciò che la sorprese maggiormente che lei aveva la coscienza di stare seduta, sentiva la pelle del divano, e il corpo di Ottavia e della sua rivale in atletica a contatto con il suo. Ciò che era più sconcertante e che, davanti ai suoi occhi vi era qualcosa che non avrebbe dovuto esserci.

Il suo corpo. Vestito da vampiro, era li davanti a lei.

Abbassò lo sguardo e si ritrovò delle ciocche nere dai riflessi verdi sotto la mano sinistra, il bicchiere nella destra. E sopratutto stava indossando quello stupido vestito da diavolo con tanto di corna in testa.

Quanto odiava Sidia in quel momento?

Troppo.

"Ehm... Heles puoi forse venire un attimo fuori? Devo parlarti di una cosa..." come se non bastasse oltre al corpo aveva anche la voce della sua amica. E solo lei poteva sapere quanto fosse il triplo più insopportabile sentirsi parlare in quel modo. E quando avrebbe perso la pazienza poi? Non ci voleva pensare!! Quando urlava la Guerriera di Plutone sembrava una vecchia zitella in crisi mistica, posseduta da chissà quale essenza maligna.

E i capelli il più delle volte arruffati attorno al capo, davano il tocco finale a quella visione che si palesava alcune mattine in casa loro. Giunse seguita dall'altra nel giardino sul retro della villa, e si voltò a guardarla furente.

"Mi spieghi che scherzo è questo?" sibilò guardandola da sotto in su. Non era abituata a guardare le persone dal basso in alto, anzi! Era abituata a squadrare lei con aria di sufficienza le persone che riteneva degne della sua attenzione. In quel momento invece era costretta a osservare il suo viso dal punto di vista della bruna. Che nervi!

"Cara se lo sapessi cercherei di risolvere il problema" rispose acida.

"Vacci piano!! Io non sono così acida" la riprese la bionda.

"Oh scusa sai, ma sto maledetto costume da damerino con questi canini di gomma in bocca non aiuta, anzi! Ho la sensazione di avere un bastone infilato su per il culo" mormorò nevrotica.

"O be ovvio il problema è il fatto che hai la sensazione di avere un bastone infilato su per il culo, peccato che rimarrà solamente una sensazione in eterno" rispose a tono " Io cosa dovrei dire? Che ho queste corna in testa che mi danno un fastidio. Non ho mai fatto corna in vita mia, non a Milena almeno, per le altre il discorso è diverso" mise un finto broncio sulle labbra.

"A ecco, altro che corna da diavolo. Quelle povere ragazze ne avranno da cervo in testa" commentò la bruna.

"Non è questo il problema adesso!!!!" la guerriera di Urano stava perdendo la pazienza "Dobbiamo capire cosa a provocato questo...questo scambio di corpi!!"

"Ne so quanto te, ma comunque magari dura solamente per questa notte, quindi il problema non si pone no? Vedi solamente di non farmi sfigurare, ci sono dei miei colleghi di Università presenti stasera" mormorò Sidia.

Tsè! Lei pensava ai suoi compagni di Università, come se fossero la cosa più importante del mondo. La sua mente andò a parare con il pensiero a quello che si erano dette con la violinista in camera loro prima di andare alla festa.

""Mmh... che palle... dopo mi rifaccio... con gli interessi!!" "le aveva detto. E ora? Ora gli interessi chi li avrebbe riscossi? No no. L'unica ipotesi che si stagliava chiara e limpida all'orizzonte non le piaceva per niente.

" Senti un po', piuttosto che dei tuoi compagni di Università... vogliamo parlare di Milena?" avanzò lei spostandosi una ciocca dei lunghi capelli della compagna dal viso.

"Embè? Di che cosa dobbiamo parlare?" mormorò l'altra.

"Le avevo promesso di farle fare i fuochi d'artificio a letto stasera. Con gli interessi me li doveva restituire" arrossì a quelle parole.

"Toglietelo dalla Testa Heles, non se ne parla proprio. Aspetterà domani o quando la situazione si sarà calmata la situazione!!" rispose indignata l'altra. Non poteva pretendere che lei avesse un rapporto con la violinista solamente perché la vera proprietaria del corpo che la pittrice tanto bramava non era quella che avrebbe dovuto abitarlo.

"Non credo proprio, mentre ballavamo aveva una luce che significa solo una cosa negli occhi. Ma non è questo il punto, vedi di non farmi fare brutta figura!!!!" esclamò ponendo un enfasi maliziosa nelle ultime parole, ci mancava solo che mandava in bianco la sua sirenetta.

"E perché di grazia dovrei farti fare questa brutta figura?"

"Perché da quel punto di vista sei peggio di un Bradipo in Letargo!! Potresti fare la suora di clausura!!" Era la verità!! Non l'aveva mai sentita perdersi in apprezzamenti verso una persona, uomo o donna che sia.

"Ti ricordo caro il mio diavolo che anche le Monache di Clausura possono essere molto focose*" rispose piccata.

"Ma dove eravate finite?" la voce cristallina della guerriera dei mari interruppe il loro battibecco creando una leggera tensione, doveva cercare di moderare i bollenti spiriti, anche se vederla strusciare in quel modo su un corpo che non era il suo. O meglio, lo era ma non con lei dentro! Le dava i nervi. Specialmente in quel momento in cui stava facendo gli occhi da pesciolino a quell'energumeno di Sidia. "Amore mi accompagni in bagno? Ho paura ad andarci da sola..." l'istinto fu quello di scattare immediatamente per accompagnarla e in effetti fu quello che fece, peccato che ricevette una pestata di piede dal suo corpo.

"Cazzo fai?!!??" esclamò dimenticandosi che la Guerriera di Plutone mai e poi mai avrebbe risposto a quel modo a una cosa del genere. L'espressione stupita di Milena confermava quanto fosse anormale quella risposta.

"Sidia stai bene?" chiese lei.

"Si credo di aver bevuto un po' troppo" cercò di recuperare, mentre con la mente vagava a ciò che sarebbe potuto succedere in bagno tra la sua dolce metà e quell'essere che abitava il suo corpo. "Ottavia dov'è?" chiese cercando di sembrare il più normale possibile.

"E sempre sul divano, e si sta annoiando. Non trova Elsa molto simpatica"
" Be allora vi aspetto di la, cercate di non fare troppo rumore voi due" aggiunse, facendo arrossire la guerriera di Nettuno, e anche Sidia all'interno del corpo che le apparteneva.

Maledetta, questa me la paghi Heles Ten'o. Fosse l'ultima cosa che faccio. Fu il pensiero che si formò nella mente della ragazza dagli occhi di ametista pochi istanti prima di sentire la mano dell'altra intrecciarsi alla sua. Non potè fare a meno di irrigidirsi, pensando a come togliersi da quella situazione senza ferire l'animo gentile della musicista.

"Vieni dentro?" chiese Milena.

"Ehm no, forse... forse è meglio se aspetto" mormorò a disagio.

"Boh...ok" quella sera la sua compagna era veramente strana, sembrava a disagio. Ma per cosa? Conoscendola avrebbe colto al balzo una proposta del genere e infondo era quello che voleva con tutta se stessa, eppure quando le aveva dato la mano si era stranamente irrigidita. Saranno coincidenze, magari non se ne rende nemmeno conto. Si fece coraggio.

Andare in bagno visto il costume che indossava fu un'impresa non da boco, sopratutto a causa delle calze a rete che erano molto delicate da ritirare su, e con le unghi perfette che si ritrovava doveva fare molta attenzione a non tirare le calze.

Quando uscì dal bagno trovò il vampiro appoggiato a un lavandino con le braccia incrociate, si lavò le mani in quello alla destra della bionda.

"Sei sicura che vada tutto bene? Sei strana" mormorò avvicinandosi a lei.

La vide deglutire a disagio, mentre come altre centinaia di volte l'abbracciava passandole le braccia intorno al collo.

"Si Mile...tranquilla...va tutto bene" ottenne come risposta. La guerriera di Plutone non aveva mai detto una bugia più grossa di quella. No che non va tutto bene! Avrebbe voluto dirle. La tua dolce metà è nel mio corpo e io sono nel suo. In questo momento Heles è eterosessuale non omosessuale. Ma qualcosa non glielo faceva fare, e ne era prova la risposta che aveva dato. E in tanto la ragazza che era appiccicata a lei stava pericolosamente avvicinando le labbra alle sue. Come poteva rifiutarla senza incrinare pericolosamente il rapporto tra le due? Avrebbe veramente creduto a ciò che le avrebbero raccontato il giorno dopo o quando, sperava il prima possibile, quello scherzo fosse finito?

Troppo tardi.

Distratta dalle sue elucubrazioni mentali non aveva spostato il viso dalla traiettoia scelta dalla guerriera dei mari. E purtroppo si era ritrovata le labbra della stessa sulle proprie.

Un milione di sensazioni la travolsero.

Non quelle che ci si aspettava da un bacio.

Ma d'altronde Heles cosa pretendeva? Non poteva piacerle. Neanche se il corpo era il suo, sentì ben presto la lingua dell'altra chiedere il permesso di incontrare la sua mentre la pittrice spostava la sua mano destra per far si che raggiungesse la gamba sotto alla mini gonna del costume da strega che indossava quella sera, dopo di che si allontanò appena dal bacino della compagna per introdurre la sua mano, alla ricerca delle corde più intime della bionda, da suonare per l'ennesima volta.

Sidia Non avrebbe resistito molto alla repulsione che provava nei confronti di quel gesto. Heles, quella vera, quella che se la spassava di la in sala al posto suo dov'era? Sentiva il battito del cuore accelerare,mentre con tutta se stessa cercava di mantenere un ritmo regolare del respiro.

Tentativo povero di risultati, vista la tenacia della pittrice.

Toc – Toc – Toc – Toc – toc

Qualcuno bussò alla porta. Allora qualcuno non le voleva troppo male, Milena si staccò all'improvviso, delusa dall'interruzione, ma anche dalla freddezza riscontrata dalla compagna. Più dalla seconda che dalla prima. Che cosa le stava capitando?

"Ragazze vi siete per caso perse?" la voce di Sidia risuonava al di la della porta, fissò lo specchio sopra i lavandini per vedere se c'era qualcosa andato fuori posto a causa della passione che avrebbe voluto saziare fino a pochi istanti prima.

Non corrisposta.

Al solo pensare quelle parole sentì una fitta dolorosa al cuore. Che cosa stava succedendo tra loro due.

" No Sidia stiamo arrivando, un attimo solamente, anzi Mile tu vai pure avanti io...io devo andare un secondo al bagno" le disse, cercando di mascherare il fatto che il contatto avuto pochi istanti prima l'aveva scombussolata un tantino.

E non dal punto di vista emotivo.

"Se non stai bene chiamami sul cellulare ok? Non farmi stare in pensiero amore" mormorò la Strega dandole le spalle, nella sua voce un moto di delusione. La violinista aprì dunque la porta e trovò Sidia appoggiata al muro, stranamente si era tolta le corna da diavolo che facevano parte del suo costume. Non era decisamente da lei, visto quanto era precisa su quelle cose.

"Heles?"

"Ha detto di andare avanti che poi ci raggiunge..." mormorò l'altra.

"Vi siete date alla pazza gioia li dentro eh!!" esclamò la bruna maliziosamente, facendo alzare all'altra un sopraciglio in un espressione assai stupita.

"Ehm no..."

Che stupida. Aveva una persona che studiava fisica come coinquilina, ma stupida come non avrebbe mai creduto. Come aveva potuto trattenersi in una situazione simile? Al solo pensiero di farlo nel bagno insieme l'avrebbe riportata dentro e ci avrebbe dato dentro. O se lo avrebbe fatto.

" Come no?" finse una sincera mortificazione "Perchè?"

"Perchè ho tentato un approccio, ma è rimasta più rigida di un marmo" rispose l'altra senza andare troppo nei particolari. "E non capisco perché, è strana stasera. Prima le ho dato la mano e sembrava quasi che le desse fastidio...non so cosa pensare" era triste, e visibilmente mortificata.

E lei non voleva vederla stare male, non per quella zoticona che era chiusa nel bagno al suo posto in quel momento. La prese per le spalle e la fece fermare schiena al muro, chissà che quella posizione non le facesse ricollegare tutto, a cosa stava accadendo quella sera, al fatto che non era colpa sua se Heles la rifiutava ma che la verità era che la sua dolce metà era davanti a lei, in un corpo che non le apparteneva.

"Non pensare neanche un momento che lei non ti voglia più ok?" le mormorò dolcemente, in un tono che sicuramente non era consono al modo di fare della Guerriera di Plutone.

"Ma come faccio, metti che ha preso una cotta per quella che ha visto al banco delle bevande? Io come faccio a esserne sic..." non riuscì a terminare la frase che sentì delle labbra sconosciute sulle sue. Sentì tuttavia un qualcosa di familiare e inspiegabile in loro.

"Che...che stai facendo?Io non..." fece l'atto di allontanarsi, turbata da quella manifestazione di sentimenti di cui aveva appena avuto prova da parte della sua compagna.

"Shh...non dire nulla" la precedette lei, prima di stringerla forte a se abbracciandole i fianchi. Era da quando si erano avvicinate in camera loro mentre si preparavano che la voleva sentire su di se. Come un maremoto.

"Non mi chiedere di fare questo...sai che non posso" si morse il labbro. Non voleva tradire la motociclista che le aveva rubato il cuore senza più restituirglielo. Non voleva.

Le due si infilarono nella prima stanza, che sembrò essere un piccolo studio, che trovarono nel corridoio, la ragazza dai capelli verde acqua si trovò completamente travolta dalla lussuria della bruna, non aveva mai sospettato niente del genere. Ecco perchè non aveva mai speso apprezzamenti verso qualsiasi ragazzo o ragazza che avevano incontrato.

Le sue labbra furono nuovamente catturate da quelle dell'altra che chiese prepontemente il permesso di farsi strada con la lingua nella sua bocca, facendola irrigidire e parecchio.

Si sentiva in colpa.

Heles non l'aveva mai tradita, ne era sicura.
Glielo leggeva negli occhi.

E lei invece lo stava facendo.

Con chi? Con la loro migliore amica.

Era un essere orribile.

"Lei capirà....ne sono sicura..." sentì la voce sensuale dell'altra all'orecchio destro, un brivido le percorse la schiena, le leggeva nel pensiero? "Lasciati andare" sussurrò prima di morderle il collo, sapeva quanto le piacesse quel contatto, sentì la resistenza fatta dalle mani contro il suo petto diminuire progressivamente, dandole la possibilità di aderire perfettamente al corpo che poteva dire di conoscere da una vita.

Possibile che non capisci che sono io Michi? Secondo te quella suora di Sidia fa ste cose?

La baciò nuovamente con tutta la passione che solamente la donna che aveva davanti, intrappolata tra lei e il muro sapeva suscitare in lei, chiese nuovamente accesso alla sua bocca, questa volta più dolcemente.

Quando si staccarono, entrambe ansimavano studiando i reciproci profili nel buio della stanza interrotto solamente dalla luce che proveniva dalla finestra. Sidia passò a baciarle il collo, alternando umidi baci a provocanti morsi sulla pelle candida dell'altra, la morse con più forza.

"Se continui così mi lascerai dei seg..." ansimò appena nel sentire la mano della bruna che le accarezzava il seno, senza terminare di tenere impegnata la bocca, sentì la sua mano sinistra che si infilava impaziente dietro la schiena alla ricerca della cerniera che chiudeva il corpino del costume che indossava, fu un attimo e si ritrovò nuda davanti a lei. I sospiri di entrambe si fecero più intensi non appena la violinista sentì la mano dell'altra insinuarsi sotto l'elastico degli slip.

Movimento che le provocò un brivido intenso lungo la schiena.

Intenso almeno quanto il calore che si era improvvisamente sprigionato in quella stanza, testimone di quel gesto scorretto, che non avrebbe mai voluto compiere.

Voleva sentirla.

Non avrebbe dovuto, ma solamente il fatto che era un frutto quasi proibito, faceva si che la sua brama aumentasse.

Come se le stesse leggendo nel pensiero, l'altra mosse la mano per raggiungere la sua intimità, spingendola a muovere il bacino nella sua direzione. In breve tempo la piccola stanza si riempì di gemiti e sospiri sempre più intensi e persistenti.


 

* * *


 

"Dove eravate finite?" Heles sembrava sinceramente preoccupata, e quel malessere che le aveva letto negli occhi quando l'aveva lasciata in bagno sembrava essere totalmente passato.

Ora quella a star male era lei.

Non aveva più il coraggio di guardarla negli occhi, si sentiva male. Molto male.

Tremendamente in colpa per quello che aveva fatto, e sopratutto con chi lo aveva fatto, un gesto veramente meschino da parte sua.

Si faceva quasi schifo da sola.

"Puoi venire un secondo?Devo parlarti un attimo" le parole di Sidia fecero accelerare il battito nel suo cuore.

Cosa aveva intenzione di fare? Non voleva che dicesse alla persona che amava di ciò che era successo, voleva dirglielo lei. Era il minimo che poteva fare, almeno essere sincera senza che lei lo sapesse da altri. Voleva essere a decretare la fine della loro storia d'amore durata tre anni. Perché ne era sicura, Heles non l'avrebbe mai perdonata.

Mai.
"Perché?" chiese la bionda.

"Devo parlarti a quattr'occhi Hel per piacere puoi seguirmi fuori sul terrazzo di prima?" chiese la bruna, sentendo gli occhi di Milena addosso, le rivolse uno sguardo rassicurante, le si stringeva il cuore vederla star male, con la colpa dipinta in viso che probabilmente la stava logorando dentro. Era quasi mezzanotte, da li a poco avrebbe fatto ingresso la torta di cui Elsa aveva parlato al loro arrivo.

"Mi vuoi dire che cosa c'è di così tanto urgente?" esplose la bionda, cosa aveva combinato quell'impulsiva della sua amica spacciandosi per lei?

"Senti volevo avvisarti, che ho fatto l'amore con Milena" rispose la guerriera di Urano.

"COSA??!!!?? MA TI SEI RINCOGLIONITA?" urlò la Custode del Tempo sgranando gli occhi color smeraldo che non le appartenevano.

"Senti non so se tu hai mai provato una passione prorompente per la persona che ami, l'hai ferita con il tuo comportamento in bagno e ho dovuto farlo" rispose con semplicità l'altra.

" Oh...bella questa. Perché a me fa venir da vomitare baciare una donna tu allora te la trombi ma che razza di discorsi fai?" esplose. "Scusa sai se sono eterosessuale e non mi piacciono le donne!"

"Dovresti solamente ringraziarmi, tra un po' avevi le ragnatele non ti dico dove. Ok perfetto stile Halloween ma poi rischi che non sai più come usarla" ribatté con uno sguardo tra il trionfante e il malizioso la bruna.

"Chiudi quella boccaccia Heles Ten'o o sarà l'ultima cosa che fai!!!" era incazzata, diamine se lo era. Quella sera per lei era troppo, non solo doveva convivere in quel corpo che attirava più della metà degli sguardi delle persone presenti in quella sala, doveva anche starsene tranquilla e beata mentre quella sottospecie di donna che aveva come amiche gridava al mondo di essere lesbica.
Con il suo corpo.

"Sarà meglio rientrare, altrimenti Michi penserà che ti sto dicendo che mi ha messo le corna, si sta sentendo in colpa, domani devo dirle tutto appena mi sveglio" mormorò prima di fare rientro in casa.


 

* * *


 

Erano le dieci del mattino quando aprì gli occhi, l'intera stanza era in penombra ancora, segno che la sua compagna non si era ancora svegliata. Si toccò i capelli, felice di ritrovare la sua zazzera bionda e non più la marea corvina dell'amica, poi si stropicciò gli occhi, la testa le pulsava. Quasi avesse bevuto la sera prima, molto probabilmente era l'ultimo effetto di quella strana bevanda che aveva bevuto e che aveva provocato quello scambio di personalità. Si voltò verso il lato opposto del letto e le sue iridi verdi incontrarono il profilo di colei che amava, con indosso solamente il pigiama e il viso segnato da chi aveva pianto. Possibile che avesse pianto durante la notte e lei non se ne era accorta?

Si sentiva tremendamente male ad aver approfittato di lei la sera prima, senza poterle fare capire che in realtà c'era stato uno scambio di personalità. Ma non era certamente colpa sua se chi aveva prodotto il filtro aveva pensato anche a quello. Si avvicinò a lei, e iniziò a baciarla sul volto nel tentativo di donarle un dolcissimo risveglio.

"Mmm" si lamentò l'altra.

"Buongiorno sirenetta" le mormorò a fior di labbra mentre passava sopra di lei.

"Hel... io...io devo parlarti" la sua voce era bassa, roca e ciò che aveva solleticato solamente come ipotesi divenne una certezza.

Aveva pianto.

Per forza.

"Non importa dopo parliamo quanto vuoi" sussurrò, spostando l'attenzione dalle labbra alle quali donò un ultimo morso al collo dell'altra, mentre

"No davvero, io devo parlarti,non posso fare finta di niente. Non posso..." continuò lei spingendola nuovamente sul letto.

"Ma è successo qualcosa di grave?" chiese la motociclista, a quelle parole gli occhi cobalto della guerriera di Nettuno si riempirono di lacrime.

"Perdonami Heles...ieri quando mi hai rifiutata in bagno...io ...io poi sono andata via con Sidia e non so che cosa le è preso...ma ... ma l'ho fatto. Ho fatto sesso con lei" le sue spalle erano mosse dai singhiozzi e dal senso di colpa "Non so cosa mi è preso, credimi...non volevo... sono stata una stupida. Tre anni buttati via..." fissò quegli occhi verdi che per lei rappresentavano tutto. Non vi lesse rabbia ne delusione al loro interno, anzi erano sorridenti.

"Lo so...non ti preoccupare..." detto questo la baciò con passione, stordendola quasi per la reazione inaspettata che aveva dato modo di farle assaporare.

"Haru non rendere le cose più difficili....ti prego" mormorò lei con le lacrime che le rigavano il volto.

"Lasciati andare, come ieri sera...mentre eravamo nella stanza..." le sussurrò all'orecchio "Eri bellissima mentre facevi l'amore con il diavolo" gli occhi blu si sgranarono in preda alla sorpresa.

"No fammi capire scusa, tu eri Sidia?" l'allontanò bruscamente da se stessa. Non ci poteva credere. Lei era stata male tutta la notte per il gesto che aveva compiuto nei suoi confronti e ora cosa veniva a sapere? Che lei era Sidia.

"Ehm si...ma non siamo riuscite a dirtelo, se provavamo ci uscivano altre cose dalla bocca scusami.." sembrava sinceramente dispiaciuta.

"Vaffanculo" quella risposta non era decisamente tra gli abitué della violinista raffinata ed eccelsa quale era.

"Michi amore ma sei arrabbiata con me? Cosa potevo farci?" rispose la bionda mortificata per quella reazione.

"Muori...anzi morite entrambe!!!" i suoi occhi erano virati in un blu scuro, incutevano timore, e sopratutto erano carichi di rabbia. "HAI IDEA DI COME MI SONO SENTITA IO STANOTTE?? DA SCHIFO. ECCO COME MI SONO SENTITA...E IL TUTTO PER COSA? NIENTE. ASSOLUTAMENTE NIENTE." uscì sbattendo la porta dietro di se diretta in bagno a farsi un bagno. Era l'unica cosa che le veniva in mente per calmare la rabbia che sentiva ammontarle dentro. Aprì l'acqua e dopo aver atteso che vi fossero almeno una ventina di centimetri di acqua butto dentro le essenze alle rose e il bagno schiuma della medesima profumazione. Dopo di che iniziò a spogliarsi per poi infilarsi dentro. Il contatto con l'acqua la rilassò parecchio, appoggio la testa contro il bordo della vasca e chiuse gli occhi cercando di non pensare alla nottata appena passata.

Era nella vasca da una decina di minuti quando sentì la porta del bagno aprirsi per poi richiudersi con un giro di chiave.

"Puoi andartene hai capito? Lasciami in pace" era sicura che fosse la motociclista ad essere entrata, nessuna delle loro coinquiline avrebbe chiuso la porta a chiave. La sentì sedersi sul bordo della piscina.

"Siamo proprio arrabbiate allora" la sentì dire mentre le accarezzava il viso.

"Dipende..." mormorò lei

"Da cosa?"

"Da come hai intenzione di fare pace..." mormorò maliziosa aprendo gli occhi e mordendosi il labbro inferiore mentre si specchiava negli smeraldi dell'altra.

"bagno insieme?" le disse mormorando sulle sue labbra prima di mordergliele.

Ben sapendo che quella proposta si sarebbe tramutata in qualcosa ben lontano da un casto modo di rilassarsi.

-----

Note dell'Autrice: Auguro un Buon Halloween a tutte, e spero non sia risultata troppo confusionaria la trama. Riassumendo Si ha uno scambio di corpo tra Heles e Sidia. Quindi quando parlo della bruna, la mentalità è di Heles, quando parlo della bionda la mentalità è della Custode del Tempo. Dite grazie a Yas V per avermi dato questa stramba idea xD Se non vi piace è colpa sua. No scherzo, colpa solamente mia. Se qualcuna di voi sa l'inglese sarei lieta se mi correggesse eventuali errori nel titolo, tradotto con Google. Ormai e risaputo che a volte traduce delle castronerie questo sito -.-"

Buona serata

 


 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: Arwen297