Weeping Pierrot 

Dicembre...La neve cade flebile dal cielo, in un sussurro...Alice sta mangiando, Oz e Break scherzano con Sharon, Io sono fermo sul davanzale della finestra, solo, nella mia camera. Le case variopinte ora sono coperte da un soffice manto bianco che non prende in considerazione l'idea di sciogliersi sotto i tenui raggi del tardo pomeriggio. Il cielo plumbeo rende l'atmosfera un po' malinconica, ma in fondo cosa c'è di male? Rispecchia semplicemente il mio stato d'animo.

Oz ed Alice vanno incredibilmente d'accordo, sono quasi invidioso di loro...Ogni volta che ripenso al primo, al secondo, al terzo bacio che si sono scambiati il mio cuore diventa incredibilmente pesante, un fardello fin troppo gravoso...Sospiro...Mi piacerebbe essere qualcosa di più per lui, non solo il suo fedele servitore, ma se sarà felice così, per me andrà bene. Voglio solo la sua felicità, ha sofferto troppo, e se restare con lei gli renderà la vita meno angusta e più sopportabile, che ben venga...Eppure, c'è qualcosa che m'impedisce di essere completamente felice per loro. Mi appoggio con la schiena al muro e le gambe al petto. Mi ero ripromesso di non piangere mai più, ma le lacrime non vogliono smettere di uscire.

-Gil, ci sei?-

-Oz?- mormoro asciugandomi con la manica della camicia le lacrime

-Gil, stavi piangendo?- mi domanda avvicinandosi un po' di più

-Oz, ti prego, non avvicinarti...- lo imploro mentre le lacrime non smettono di scendere

-Perché non dovrei venire da te?Sei il mio più fedele servitore nonché il mio migliore amico, se stai male ci sarò sempre io a consolarti- mi sorride lui scompigliandomi un po' i capelli. Testa bassa, occhi gonfi, non riesco a guardarlo in volto. Delle braccia mi stringono forti ed il mio pianto silenzioso ricomincia. Stringo un po il maglione verde che indossa, il mio regalo di compleanno per lui. Mi coccola un po' finché non sento qualcosa bagnarmi i capelli.

-Oz-sama!- grido prendendolo in viso

-Finalmente ti sei ripreso- mi sorride asciugandosi una lacrima

-Perché stava piangendo?- gli domando preoccupato scattando in piedi

-Perché tu eri triste, non posso vederti triste- confessa sorridendomi ancora -ora però mi dici perché stavi qui, da solo, a piangere?- mi chiede ponendo enfasi sulle penultime parole

-Non c'è bisogno che lei soffra anche per me, poi era con Alice, non volevo disturbarla-

Un rumore sordo. La guancia destra piuttosto accaldata.

-Primo, prova di nuovo a darmi del lei e ti faccio stare in una camera piena di gatti per una settimana, secondo...-

Si avvicina e si mette in punta di piedi. Prende il mio volto con le mani pallide e poi mi cinge il collo. Un attimo. Le sue labbra rosee sfiorano le mie, poi si distacca un attimo con sguardo implorante.

Bellissimo. Estremamente bello. Mi abbasso un po', e con le sue mani intorno al collo, lo prendo in braccio. Lo poggio delicatamente sul letto come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo. Ma sbaglio, lui è la cosa più importante di questo mondo, per me.

-Oz, io...- balbetto un po' mettendomi a cavalcioni su di lui

-Ti amo, Gil- mi risponde poggiando le sue labbra sulle mie. Sono confuso, estremamente confuso.

-Signorino Oz, non mi prenda in giro, lei ama Alice, ma io gliel'avevo detto, fin da quel giorno, io l'amavo e l'amo ancora- mi fermo un attimo per accarezzargli la guancia, poi riprendo -sarò sempre il suo servitore, si presuppone che io la debba sempre proteggere...Erano o non erano queste le parole?- continuo con sguardo malinconico. Un altro schiaffo.

-Ascoltami quando ti parlo!- urla esasperato prendendomi il volto. Gli occhi smeraldini sono coperti da qualche ciocca dorata. Il suo sguardo è furente, non accade mai.

-Bocchan, non urli, non è da lei-

-Smettila di fare l'idiota!Guardami una buona volta, non distogliere lo sguardo!-

Non me n'ero accorto...Da quando è qui non l'ho mai guardato in volto. Non riesco ad alzare gli occhi, non riuscirei a sostenere il suo sguardo.

-Gil...- mi sussurra dolcemente -guardami...-

Alzo lo sguardo, ricomincio a piangere. Mi tira verso di lui, mi abbraccia, mi stringe forte al suo petto.

-Mio dolce Pierrot, non resterai più dietro le quinte-

Piango ancora, che mi abbia capito?È sempre riuscito a capire cosa mi passasse per la testa, sono sempre stato un libro aperto per lui.

-Oz, ti amo- un mormorio strozzato. Il suo cuore riprende a battere normalmente.

-Lo so Gil, lo so...Scusa, mi sono comportato male, avevo promesso di proteggerti...-

Compassione, lo sta facendo per compassione?

-Oz, dimmi che mi ami, guardami negli occhi mentre lo fai, dimmi che non è compassione.-

Lapidario, calmo, non posso permettermi errori.

-Ti Amo Gilbert Nightray, ti amo, ti amo, ti amo...-

Lo stringo, non lo voglio lasciar fuggire, questo è un sogno?Il sogno di un bambino infantile.

-Non è un sogno- mi prende il viso fra le mani, gli occhi lucidi, le labbra dischiuse, lo sguardo implorante, le gote imporporate...È mio, solo mio. Perché mi sono innamorato del mio padrone.
 
Angoletto Autrice

Ho sempre voluto scrivere su Pandora Hearts,e quando ci sono riuscita sono diventata la persona più felice del mondo. Gil è il mio personaggio preferito,scrivere nei suoi panni è stato stupendo.Che altro dire,spero che vi sia piaciuto leggerla quanto può essermi piaciuto scriverla. Se vi và,mi piacerebbe sentire i vostri pareri sulla fan fic,quindi...Lasciate una recensione ^///^
Bye Bye By Me ;P