Sono infastidita,la mia ombra mi segue,mi sento osservata quasi pedinata dalla mia ombra,dal mio essere,dalla mia stessa materia,dalla sostanza di cui sono fatta. Illuminata da questo sole mi sento solo una fibra dell’universo,dell’infinito che mi circonda e che mi appartiene. Proprio ieri ho fatto un sogno strano,irrealizzabile. Colli,la professoressa di educazione fisica,ci portava presso i campetti per svolgere un’usuale lezione,questa mia fantasia si svolge all’interno del bus dove,sempre la prof ,decideva i posti. Casualmente io ero la compagna di Lui,così innervosita mi lamentai con lei per cambiare compagno
-sei così sicura di volermi scambiare con qualcun’altro?-disse con un sorrisetto provocante stampato in volto.
-si,sicurissima.
Rimase immobile,quasi statuario  per poi ribattere:
-Allora guardami negli occhi e dimmi che mi odi.-ancora sorrisetto ma questa volta quasi infastidito.
Sapevo di non potercela fare ma provai a guardarlo dritto negli occhi e non appena il “ti odio” uscì dalla mia bocca,il mio sguardo si abbassò per fissare le sue mani e le mie gambe iniziarono a tremare.
Così velocemente raggiunse in modo delicato con le sue mani bellissime e con le sue labbra il mio viso,e con dolcezza mi stampò un bacio sulle labbra,il cui tocco rimase come sale sulla pelle.
-Era un “ti odio anch’io”?