Quello era davvero un pomeriggio piovoso.
Lei era uscita: non voleva rimanere dentro casa a crucciarsi ancora di più.
Almeno però, la pioggia le avrebbe fatto compagnia.
Prese il primo ombrello che trovò, ed uscì di casa.
Le strade erano semi-deserte: strano, di solito non c'era nemmeno un'anima viva.
Forse era perché il clima natalizio stava arrivando, forse perché quella era una giornata diversa: fatto sta che non era sola.
Per strada la gente la guardava come se fosse un'aliena: però lei non si stupiva di più di tanto, visto che succedeva sempre, da dopo che si era finito il reality.
Era vista come la nuova Heather rubaragazzi: ma nessuno poteva sapere come si sentiva dentro.
In quel momento era ferma a guardare le vetrine della sua boutique preferita: non avevano nulla di nuovo, quindi ne valeva la pena entrare.
Così continuò ad andare avanti guardando le vetrine dei negozi superficialmente: era assorta nei suoi pensieri.
Si sentiva molto triste perché chiunque preferiva stare con la persona peggiore del mondo tranne che con lei: con Duncan avevano rotto pure, perché lui aveva ammesso che si era messo con lei solo per cercare di dimenticare Courtney.
In fondo però, anche lei stava con Duncan per dimenticare Trent: perciò non era triste per Duncan, ma perché con Trent avevano perso i contatti, non si erano più rivisti.
Camminava a testa bassa, senza guardare in faccia le persone che le passavano accanto: tanto sarebbe stato inutile.
All'improvviso cominciò a piovere più forte di prima, ma lei non se ne curava: camminava sempre con quel passo lento e quello sguardo perso nel vuoto che la circondava.
Senza accorgersene però, un ragazzo che stava correndo, le andò addosso, facendola cadere, e lui le cadde di sopra.
Lui si alzò velocemente e porse la mano a Gwen: lei aveva sempre lo sguardo basso, perché non voleva sapere chi fosse.
Il ragazzo però, la costrinse a guardarlo negli occhi: la prese per il mento e le sollevò il viso.
All'improvviso lei spalancò gli occhi: davanti a lei, aveva un ragazzo dagli occhi come lo smeraldo.
Era Trent.
Lui cercò di scusarsi in tutti i modi, ma lei gli fece cenno che non faceva niente.
Trent le disse se voleva essere accompagnata, per farsi perdonare, e lei accettò senza esitare.
Per strada parlarono del più e del meno, noncuranti della pioggia che continuava ad aumentare.
Ad un certo punto, Gwen si accorse che erano arrivati, così si salutarono e si ripromisero che si sarebbero rivisti.
Siccome pioveva, e Trent non aveva l'ombrello, Gwen gli diede quello suo.
Così Trent cominciò ad allontanarsi velocemente, e appena Gwen oltrepassò la soglia della porta di casa sua, un sorriso sincero fece capolino nel suo viso: il primo vero sorriso dopo mesi di tristezza