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Autore: alenefos    02/11/2011    3 recensioni
Pensieri, ricordi, sensazioni...delle volte sembrano così veri, ma sono sogni ad occhi aperti. Altre volte...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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UN BACIO SOGNATO
 




<< Stupido! Ti odio! No, non scherzo, davvero ti odio! Non ci posso credere…lo hai fatto davvero! >>
Pepper, ormai parlava da sola! Ancora una volta, Tony non aveva saputo trattenersi e alla conferenza stampa aveva candidamente dichiarato: “Io sono Iron Man!”.
In barba a tutte le raccomandazioni e premure dell’agente Coulson di procurargli 50 testimoni del suo party, mai avvenuto, a bordo di un lussuosissimo Yatch, Tony aveva semplicemente detto: “Io sono Iron Man!”.
<< Ora lo sanno tutti! L’intero mondo lo sa! >> continuava furiosa.
Dopo quella frase, Tony era stato assalito dai giornalisti che volevano conoscere ogni minimo dettaglio.
Coulson si era limitato a chiudere gli occhi, rassegnato. Come lo avrebbe detto a Nick Fury? Probabilmente non ce ne sarebbe stato bisogno, visto il gran numero di telecamere, e la diretta TV. Se lo immaginò che sbraitava davanti allo schermo gigante del quartier generale dello S.H.I.E.L.D.
Intanto, nella confusione generale, Tony era riuscito a defilarsi dalla folla. Era quasi scappato grazie ad Happy che lo aveva riportato alla macchina.
Pepper era rimasta invece alla conferenza, bloccata lì e subissata di domande alle quali non era psicologicamente preparata.
<< Di cos’è fatta l’armatura? >> , << E’ comandata a distanza o la guida lui? >> , << Tony Stark pensa di lanciarla sul mercato? >> , << Quale velocità raggiunge? >> , << E’ a motore? >> , << Quanto pesa l’armatura? >>.
<< Fermi! Fermi!...Scusate, signori, ma non sono autorizzata a rispondere a proposito dell’armatura creata dal signor Stark. Non sono al corrente di nessuna descrizione tecnica utile! Non posso aiutarvi,
mi dispiace! >> rispose Pepper zittendo per un breve attimo il chiacchiericcio fitto di domande.
Oltre i giornalisti vide Coulson che tentava con pochi risultati di farsi largo tra la folla per raggiungerla.
<< Allora può rispondere a questo. Lei è stata vista ballare col signor Stark alla festa di beneficienza che si è tenuta poco tempo fa! Cosa può dirci in proposito? >> Intervenne uno dei giornalisti.
Quella domanda scatenò il già troppo eccitato gruppo di professionisti. Il silenzio di Pepper, accompagnato dal suo sguardo a dir poco terrorizzato e spiazzato, sembrava una tacita conferma a qualcosa sulla quale scrivere un ghiotto pezzo di cronaca rosa.
<< Cosa c’è tra voi? >> , << Da quanto tempo avete una relazione? >> , << Avete già parlato
di matrimonio? >>. Continuavano ad incalzarla con invadenza.
<< Ma cosa dite? State vaneggiando! >> disse Pepper arrossendo e cercando di raggiungere Coulson.
<< Avete solo ballato quella sera? O c’è dell’altro? >> Azzardò un uomo alto armato mi penna e block notes, mentre i microfoni e le telecamere impazzivano cercando di seguire la donna.
<< Ma come vi permettete?! >> Disse lei oltrepassandoli.
<< Possiamo sapere se ne è innamorata? Lavora per lui da anni! >> continuò una giornalista bassa e dai capelli vaporosi.
Coulson afferrò la mano di Pepper e la allontanò da quella marea di persone a gran velocità.
Raggiunta finalmente una macchina, l’agente la fece accomodare e disse all’autista di dirigersi alla villa di Malibu.


***


<< Lei è un caso disperato, signor Stark! Persino qui fuori è pieno di cronisti e telecamere! >> Coulson era furioso…e ne aveva tutte le ragioni.
Pepper, seduta sul divano a braccia conserte, non parlava.
<< Si rilassi! >> Rispose Tony all’uomo.
<< Rilassarmi?! Non ho neanche idea di come potrei fare a uscire da questa casa! Dovrò farmi venire a prendere da un elicottero! >>
<< Faccia come vuole. Può anche stare qui per stanotte. Ho molte stanze! >> Continuò Tony andando a sedersi vicino a Pepper.
<< Non se ne parla! >> Fu la risposta dell’uomo che aveva già preso il cellulare per chiamare chissà chi.
<< Ma insomma, cos’ho fatto di sbagliato? Ho solo detto la verità! Il mondo ha il diritto di sapere chi lo protegge! >> continuò Tony.
<< Lei è solo un vanesio narcisista! Possibile che non si renda conto delle conseguenze del suo gesto?! Lei è un’irresponsabile! >> rispose Coulson adirato.
Tony sbuffò come fanno i bambini rimproverati.
Pepper non lo degnò di uno sguardo.
<< Signorina Potts… >> disse l’agente attirando l’attenzione di lei << Prenda! Questo è il mio biglietto da visita. Se si trovasse in difficoltà può contattarmi! E se il signor Stark dovesse fare altre brillanti azioni, può ugualmente contattarmi e verrò in suo soccorso! >>
<< La ringrazio. Lei è molto gentile. La chiamerò senz’altro se ne avessi bisogno! >> Rispose prendendo il bigliettino e mettendolo in tasca.
<< Cosa? Bisogno di cosa? >> Intervenne Tony infastidito alzandosi e fronteggiando l’altro.
<< Lei ha già messo in pericolo la signorina Potts! La mia è una precauzione! >>
<< Io non l’ho messa in pericolo, non lo farei mai! >> Si arrabbiò ancora di più.
<< Obadiah Stane ha attaccato la signorina Potts per colpire lei, Stark! Mentre alla conferenza è stato lei stesso a metterla in difficoltà! L’ha lasciata lì a fronteggiare quel gruppo di pazzi mentre lei e il suo autista vi davate alla fuga! Le consiglio di riflettere sulle sue azioni, Tony! >> Concluse Coulson mentre Tony stringeva i pugni visibilmente irritato.
Il cellulare dell’agente prese a squillare mentre il rumore di un elicottero invadeva la stanza. Probabilmente stava atterrando sul tetto.
<< Signorina Potts… >> Continuò l’uomo << Io devo tornare alla base. Ha il mio numero! >> Disse lanciando uno sguardo d’intesa alla donna che rispose con un sorriso di ringraziamento.
Tony spostò lo sguardo dall’uno all’altra e sentì lo stomaco contorcersi in uno spasmo. Quella confidenza tra i due lo innervosiva.
Guardò Coulson salire le scale che portavano al tetto e, poco dopo, vide dalla vetrata l’elicottero che si allontanava da Malibu.
Andò a sedersi accanto a Pepper che si era chiusa in un mutismo insolito.
<< Che le prende? >>
<< … >>
<< E’ arrabbiata con me perché è costretta a restare qui? >>
<< … >>
<< Pepper…? Mi dispiace, non volevo metterla in difficoltà o in pericolo…io…>>
Ma Pepper non lo lasciò continuare. Si alzò e andò al piano superiore dove Tony le aveva riservato la camera per la notte.
L’imprenditore era abituato a fare di testa sua, sconvolgendo i piani di chi gli era intorno. Stavolta forse aveva davvero agito troppo d’istinto e aveva davvero messo in pericolo la donna. Voleva farsi perdonare in qualche modo, ma ora, parlare con lei, non sarebbe servito. Si alzò dal divano e se ne andò in camera sua.


***


Avvolta da una vestaglia di Tony, Pepper si sedette sul divano della sala sorseggiando una bevanda calda.
Di dormire, non se ne parlava! Dopo quel trambusto non ci riusciva.
<< Stupido! >> Sussurrò tra se e se << Prima della conferenza mi ha fatto quella stupida domanda che mi ha messa in crisi! Ma che significa?...Perchè mi ha chiesto se ripenso mai a quella sera?...>>
Accese la TV lasciandola a basso volume e si mise comoda.
Non era sconvolta per il trambusto creato da Tony, ormai lo conosceva troppo bene. Coulson aveva ragione, era vanesio e narcisista!
Quello che teneva Pepper sulle spine era il pensiero di quello che era successo prima dello scontro con i giornalisti.
<< Certo che ci penso…stupido! Come potrei non pensarci… >> Si iniziò a perdere dietro a quel sogno ad occhi aperti.
Prima della conferenza, Tony aveva iniziato uno strano discorso dicendo che, se lui fosse stato un vero supereroe, avrebbe avuto una ragazza consapevole della sua doppia identità. E poi aveva aggiunto: “E a lei verrebbe l’esaurimento nervoso a furia di preoccuparsi per la mia incolumità…”.
Sembrava che avesse dichiarato che lei, Pepper, avrebbe dovuto ricoprire quel ruolo femminile…aveva parlato di una “fidanzata”, poi si era rivolto a lei. E poi quella domanda:

<< Mi dica che non pensa mai a quella sera… >>
<< Quale sera? >>
<< Quella sera. >>

Pensarci? Era un eufemismo! Pepper era stata ossessionata da quel pensiero!
Era stato lui a cercarla. Non il contrario. Lui l’aveva trascinata a ballare.
Aveva sentito la sua mano calda sulla schiena nuda. Aveva provato a non fissarlo negli occhi.
Farlo avrebbe potuto portarla a perdere molta della sua calma e controllo. Lui però aveva trovato il modo, con le sue chiacchiere, di finire faccia a faccia…e poi di finire sul terrazzo, vicinissimi, ad un passo dallo sfiorarsi le labbra.
Ma con Tony le cose erano sempre diverse da come ci si aspettava. E quella sera lui non era tornato da lei.
Si era sentita una sciocca. Innamorarsi di lui era forse il più grande errore che avesse mai fatto.
Eppure… “Io non ho nessuno se non lei”…quella frase che lui aveva pronunciato, risuonava armoniosa nella testa della donna.
Come accade con le cose buone, una tira l’altra…
I bei pensieri iniziarono a inseguirsi mettendosi in fila come “indizi”. Pepper li vedeva scorrere davanti ai suoi occhi cercando di  consolidarli…forse per ricavarne una “prova”.
Quella frase…
Era accaduto poco tempo dopo la fuga di Tony dalla prigionia.
Un pomeriggio, mentre erano entrambi nella villa, lui le aveva chiesto aiuto per sostituire il reattore nel petto. L’aveva chiamata e lei, prontamente, lo aveva raggiunto.
Se lo ritrovò davanti, a petto nudo, con i capelli tirati indietro, appena lavati. Era steso su una poltrona rialzata. Aveva un buonissimo profumo ed era bellissimo.
Pepper avrebbe voluto toccare le sue braccia forti, il suo collo, il suo torace…l’attrazione per lui era fortissima. Probabilmente, avrebbe anche voluto avere il coraggio di avvicinarsi e di costringerlo in un bacio senza via di scampo.
Ma quel coraggio, lei non lo aveva.
Così si avvicinò titubante all’uomo che le spiegò cosa doveva fare col pezzo da sostituire.
Era terrorizzata e non pensava di essere in grado di aiutarlo, ma ci provò ugualmente e riuscì, in una comica manciata di minuti, a cambiare il reattore.
Pochi minuti che la disgustarono e stremarono per l’agitazione e la paura di  finire con l’uccidere l’industriale.
Poi quella frase che le fece sciogliere il cuore: “Io non ho nessuno se non lei”.
Ora basta! Non doveva pensarci! Non poteva continuare a tormentarsi così!
Riprese in mano il telecomando e mi mise a fare zapping in cerca di qualcosa che la distraesse.


***


Tony stava armeggiando col suo palmare tascabile. Controllò le telecamere presenti in tutta la casa e si accorse che il televisore della sala era acceso.
<< Povera Pepper! Ultimamente le ho complicato parecchio la vita! >> disse saltando giù dal letto per raggiungerla.
Scese le scale senza fare rumore e si affacciò sulla porta cercando la donna. La trovò che dormiva supina.
La vestaglia che le aveva prestato era indubbiamente enorme per lei, e le si allargava sul petto lasciando intravedere il pizzo del reggiseno. E anche le gambe facevano bella mostra di se.
Tony le si avvicinò come ipnotizzato. Pepper era bellissima ed attraente.
Restò a guardarla, rapito. Poi si ricordò del pomeriggio appena trascorso e gli si presentò davanti l’immagine dell’agente dello S.H.I.E.L.D.
“ Ma che vuole da lei?! ” pensò “ Le ha anche lasciato il suo contatto, quell’idiota! ” Il suo viso si contrasse in una smorfia di rabbia “ Basto io a difendere Pepper! Non ha di certo bisogno di essere difesa da un tipo come lui! Che damerino da strapazzo! ”
Poi si mosse piano, poggiando una mano sul bracciolo dove lei poggiava le testa, e l’altra sulla spalliera del divano.
Si chinò lentamente su di lei, guardandola, ammaliato, e annusandone il profumo inebriante.
Gli occhi chiusi. Le ciglia che brillavano alla luce della TV. Le labbra appena dischiuse.
Tony scese piano sul viso di lei raccogliendo tutto il coraggio…e la baciò a fior di labbra.
Pochi intensi istanti, e poi si staccò malvolentieri da quell’incontro.
Si allontanò e tornò nella sua stanza.


***


Qualche ora più tardi, Pepper si svegliò stropicciandosi gli occhi e stiracchiandosi.
<< Uff! >> sospirò << Mi segue anche nei sogni! >>
Si strinse la vestaglia addosso e sorrise.
<< Però…è bellissimo sognarlo…anche se sognare di baciarlo e poi svegliarsi e capire che è stato solo un sogno, è un po’ come cadere dal letto sul pavimento gelido! E poi stavolta…sembrava così vero! Quasi mi sembrava di sentire le sue labbra. Erano morbide e calde. Un sogno così vivido!...Povera me! >>


Fin
 
 
 
 
Ciao a tuttiiiiiii!!! XD
Lo so, sono sempre più melensa! Perdonatemi! Non ci posso fare niente, adoro scrivere storie romanticose!
Ahahahahahahah!
Comunque, lasciatemi un commentino se avete letto la storia, ve ne sarò grata e cercherò di fare tesoro dei vostri consigli!

P.S. Spero che le Fanfiction dedicate ad Iron Man aumentino! E’ bello scrivere e leggere mille e mille storie di Anime e Film tra i più famosi e amati, ma è anche bellissimo trovare valide alternative! Quindi aiutiamo le piccole pagine dedicate a Film o Anime di minor clamore a crescere (che poi non sono minori a nessuno, forse sono solo meno di moda)! ^__^

  
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