Capitolo II : Stella Marie Gilbert.
-Piacere, Damon! Sono felice di conoscerti, come ha detto Elena, io sono
Stella Marie Gilbert! -Esclamò Stella porgendo la mano al vampiro per salutarlo.
-Quindi tu ti chiami Stella! Che bel nome! E dimmi brilli anche tu,
Stellina?-
Stella lo guardò con un sopracciglio alzato e sorrise maliziosa.
-Certo, anche di più!-
-Lo immaginavo!-Esclamò il moro prendendo la mano di Stella baciandogliela,
col suo ghigno seducente e lo sguardo fisso nei suoi occhi nocciola.
Stella, era rimasta stupita dall’azione di Damon, che rispecchiava
improvvisamente le gesta di un uomo d’altri tempi, e poi, l’aveva guardata con
i suoi occhi azzurri e profondi e accattivanti facendola arrossire.
Dopo le presentazioni Stefan fece accomodare Stella, mentre lui si recava
nella cucina con Elena, con la scusa di andar a prendere da bere.
Così, Damon e Stella, rimasero tutti e due seduti sulla poltrona che vi era
nel salotto di casa Salvatore a parlare.
Era una casa enorme, e lei era stupita che in quella immensa dimora
vivessero solo due persone.
Ma doveva ammettere che, i due abitanti, erano davvero MOLTO belli!
Erano proprio il genere d’ uomo che faceva per lei, ma aveva già notato che
Stefan non l’avrebbe mai guardata, perché era preso da Elena e, quindi, lei
avrebbe puntato tutto sul maggiore dei Salvatore.
-Stellina…Di dove sei?- Chiese Damon iniziando la conversazione.
-Ehi, non prenderti troppa confidenza bel moro! Io…Vengo da Miami,
Florida!- Rispose Stella facendo sorridere il moro che si versò un po’ di
Bourbon nel bicchiere.
-Ah-Ah! Allora avevo ragione, bella castana!-
-Ragione su cosa, carino? – chiese lei alzando un sopracciglio, Damon notò
che quando lo faceva, la signorina diventava davvero sexy, in Elena non aveva
mai notato quello sguardo, ma neppure in Katherine che era decisamente più
tentatrice della Gilbert di Mistyc Falls.
-Non assomigli per niente a tua cugina, sai?!...Tu hai l’aria di una vera,
ma vera “Bad Girl”...Ho sentito che a Miami le ragazze sono molto caparbie e
non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno…- Disse Damon avvicinandosi a
lei constatando che quello che il vampiro aveva detto era la pura verità,
poiché Stella, non si era smossa di un millimetro, anzi aveva posato le mani
sui fianchi, inclinato un ginocchio verso l’esterno e sorriso nel modo più hot
che Damon avesse mai visto in 160 e più anni.
Lui lo capiva, era bravo a riconoscere le donne, lei era una ragazza
ribelle, piena di se e molto presuntuosa, era il genere di ragazza che amava i
vestiti firmati e fare shopping, quelle a cui tutto era dovuto, e di certo
sapevano il fatto loro, specialmente con gli uomini.
E si, Stella Gilbert era davvero così.
Nel frattempo Stefan e Elena erano in cucina a parlare.
-Hai visto? E’ identica a Katherine ma… Non è lei!-Esclamò Elena guardando,
Stefan che fissava il pavimento con sguardo perso.
-Hai ragione Elena… Lei non è Katherine! E’ davvero tua cugina? Ne sei
sicura?-
-Si, cioè io... sono sicura di avere una cugina di nome Stella, ha vissuto
a Miami con sua nonna, sono andata anche al funerale dei suoi genitori, suo
padre era mio zio...ma...da piccole non eravamo... molto identiche... o almeno
credo... non abbiamo sue foto...-Spiegò Elena cominciando ad andare avanti ed
indietro per la stanza.
-Dobbiamo scoprire come mai è così uguale a te!...-Rispose lui versandosi
un po’ di vino nel bicchiere.
-Beh… Dovremo indagare su questo? E se fosse una doppelganger!?... Oh mio
dio... non capisco più!-Continuò Elena.
-Elena, devi mantenere la calma, troveremo una soluzione... Adesso dobbiamo
tornare di là...-Disse Stefan prendendole il viso fra le mani.
La ragazza lo abbracciò di slancio, per poi uscire dalla cucina
accompagnata dal vampiro che le stringeva la mano, ma quando arrivarono in
salotto, quello che videro li sconvolse.
Damon era pericolosamente vicino a Stella, che aveva appoggiato le mani
sottili sul petto forte di Damon.
Si guardavano intensamente, come se volessero sondarsi l’anima con gli
occhi.
Ed improvvisamente una mano del vampiro era finita sul fianco di Stella, e
con un gesto impulsivo l’aveva spinta contro di se.
Stefan sorpreso, ma anche sconvolto, tossicchiò per attirare l’attenzione
dei due.
Stella, voltò il capo con un inclinazione sensuale che fece rimanere a
bocca aperta Elena.
Ma che aveva Stella? Ci provava col suo Stefan...e con Damon?
-Ehi, siete arrivati finalmente!-Esclamò Stella guardando prima Elena e poi
Stefan sempre restando a due centimetri dal corpo di Damon, che comunque non la
mollava.
Il vampiro più grande, squadrò il corpo della Gilbert di Miami, e con
l’audacia che lo caratterizzava, buttò lo sguardo nel generoso decolté di
Stella, e sorrise godendosi il panorama, poi l’allontanò di qualche centimetro
per dare un occhio alla pancia, sollevandogli senza alcun problema la
maglietta.
-Ehi! Non mi piace andare subito al sodo sai, tesoro?-
Damon ridacchiò fregandosene dell’affermazione della fanciulla, e osservò
ogni centimetro della pancia piatta della Gilbert, notando sul ventre, verso i
fianchi, dove iniziavano i pantaloni c’era un tatuaggio.
-Ohoho... Cos’abbiamo qui...-Esclamò facendo scivolare una mano sul bordo
del Jeans di Stella, per abbassarglielo.
Ma stavolta Stella, che per la maglietta non s’era infastidita affatto, lo
bloccò.
-Ah-Ah Tesoro, qui è Offlimits!-
-Ma io voglio vedere questo bel tatuaggio...-
-Anche tu hai un tatuaggio?-Domandò Elena accigliata.
-Intendi questo?- Rispose Stella volteggiando fra le braccia di Damon e
appoggiandosi con le spalle al suo petto, mentre si abbassava il pantalone
scoprendo solo quanto bastava per mostrare un pezzo di pelle tatuata.
-È una stella blu ! Guarda che ce
l’ho da sempre...Non ti ricordi Elena?-Raccontò lei .
-Wow è molto bello… Ne ho uno anch’io... sul braccio...-
In quel momento Stella si staccò da Damon e si avvicinò a Stefan con passi
sinuosi e sensuali, fino ad accostarsi al vampiro, tutto sotto lo sguardo
confuso e stupito di Elena.
-Vuoi farmelo vedere, Stefan?-Chiese maliziosa, tanto che in quel momento
tutti pensarono che si trattasse di Katherine, visto che era da lei fare certi
doppi sensi, e comportarsi da maliziosa.
-Magari un’altra volta, Stella...-Rispose subito Stefan, arretrando di un
passo, quando si accorse che la sosia della sua Elena gli stava per sfiorare il
petto, e i bottoni della camicia.
Stella alzò un sopracciglio, e sorrise.
-Uh-Uh... te lo sei scelto proprio bello e fedele, Elena!-
La Gilbert di Mistyc Falls però era troppo a bocca aperta per rispondere.
Quella ragazza, che era sua cugina sembrava un’arpia mangia uomini!
Ma poi, si rese conto, che il male minore era proprio sua cugina: Damon
guardava Stella con occhi infiammati.
Era come sedotto al primo sguardo, non faceva che fissarla.
-Stellina… Quindi tu rimarrai a Mistyc Falls per un po’?- Chiese il vampiro
senza smettere di squadrare il fondoschiena della ragazza.
-In realtà… ho deciso di stabilirmi qui per sempre! In Florida non ho
nessuno e se resto qui sarò in compagnia della mia cuginetta!-Precisò lei
guardando la cugina con un occhiata ambigua che Elena non seppe decifrare.
Era strana, le ricordava troppo Katherine, e questo spaventava Elena ancor
di più del fatto che le somigliasse fisicamente.
-Allora ci sarà da divertirsi!-Esclamò Damon guardandola con un sorriso scaltro
stampato sulla faccia.
Lei ricambiò il sorriso, e durante tutta la permanenza a casa dei
Salvatore, i due non smisero di fissarsi in modo provocante, come se volessero
saltarsi a dosso da un momento all’altro.
Damon, la guardava come un pervertito scrutando ogni centimetro possibile,
in modo da poter cogliere qualche somiglianza con le altre due Petrova.
E anche se ne stava tranquillo sulla sua poltrona, a poca distanza da
Stella, lei non faceva altro che muoversi sinuosamente per attirare
l’attenzione.
Quella ragazza era tremenda!
Alla fine, le due Gilbert decretarono che era giunto il momento di tornare
a casa.
-Bè ci vediamo Stefan...-Sussurrò la ragazza di Miami con un sorriso,
mentre i due Salvatore le accompagnavano alla porta.
Elena baciò Stefan un po’ più allungo del solito, un po’ per far capire a
Stella che Stefan era decisamente solo suo.
Ma la fanciulla, non sembrò badarci più di tanto, anzi preferì puntare
sull’altro fratello, e con una camminata sensuale passò dinanzi a Damon e con
l’indice tracciò una linea orizzontale sul petto del vampiro.
-Ciao Tesoro...-Sussurrò lanciandogli un’ultima occhiata provocante, che
mandò in fibrillazione Damon, tanto che gli ci volle un po’ per rendersi conto
che le due erano già fuori dalla porta, e davanti a Stefan che lo guardava a
bocca aperta, chiuse il portone buttando un occhiata al sedere di Stella che
raggiungeva l’auto.
Si voltò per andarsene in camera, ma quando si accorse di come lo guardava
Stefan si fermò.
-Che c’è? Cos’ho fatto stavolta?-
Stefan non smosse la sua espressione basita e parlò.
-Damon!?-
-Ehi! Ha un bel culo! Ed è decisamente più sexy di Elena!... Evviva
un’altra Petrova!!!!-Esclamò scappando via da Stefan prima che potesse
controbattere.
*
Il primo giorno di scuola andò abbastanza bene per Stella che, pur
conoscendo solo Matt e Stefan, aveva fatto subito amicizia essendo lei una tipa
molto socievole e schietta.
Difatti, non appena incontrarono Matt fuori scuola, lei attaccò subito
bottone.
Aveva una predilezione per i ragazzi, come se non riuscisse ad essere
timida con loro, o ignorarli, e sembrava ci provasse con tutti e tutti
cadessero ai suoi piedi per un niente.
Elena era strabiliata, quella non poteva davvero essere sua cugina!
Non le somigliava per niente!
-Come ti senti Stella?-Chiese Matt.
Si, anche lui era rimasto imbambolato davanti a Stella, che in modo
affabile faceva la civetta con lui senza alcun problema, pavoneggiandosi.
-Oh... Un po’ nervosa...-Miagolò tirando su due occhioni da cucciolo, che
ai ragazzi facevano perdere la testa, sempre e comunque.
-Non conosco nessuno... Ma me la caverò proprio perché ci siete voi! Sono
certa che tu conosci bene la scuola...-
-Oh...Non preoccuparti!!! Se sarai in classe con me vedrai che ti sentirai
a tuo agio, te lo garantisco!-Esclamò Matt, con un sorriso ebete sul viso.
Mentre loro parlavano, arrivarono due ragazze: una dai capelli castani, la
pelle scura e gli occhi marroni e l’altra con i capelli biondi, la pelle chiara
come porcellana e gli occhi azzurri, accompagnate da un ragazzo moro alto
quanto Matt.
-Ehi!! Ragazzi! Elena!-Esclamò la mora.
-Ciao, Bonnie!-Rispose Elena correndo ad abbracciarla.
E mentre l’abbracciava, le sussurrò qualcosa guardando anche Caroline,
sapendo che la bionda avrebbe sentito.
-Fate finta di nulla...-
Dopo salutò Caroline che ricambiò l’abbraccio.
-C’è qualcosa che non va?-Chiese.
-Vi spiegherò dopo, ma non fate nulla...-
Staccatasi dalla bionda, portò i tre dalla cugina per presentarla.
-Ehi, ragazzi, questa è mia cugina Stella...-Disse lanciando sguardi
eloquenti a Bonnie e Caroline.
-... Ha fatto ritorno da poco in città e questo è il suo primo giorno di scuola..-Spiegò
la Gilbert di Mistyc Falls.
-Salve, ragazzi! Io sono Stella Marie Gilbert!!!-Stella porse la mano al
ragazzo che le stava davanti, ignorando Caroline e Bonnie che avevano la bocca
spalancata per la sorpresa, e fissavano prima Elena poi Stella senza sapere
cosa dire.
-Tyler Lockwood, il figlio del sindaco della città, piacere di conoscerti...Bellezza!-Si
presentò Tyler porgendo la mano alla ragazza guardandola come se fosse una dea.
-Ma che piacere, il figlio del Sindaco...-Mormorò lei facendo gli occhi
dolci al Lockwood, dopodiché osservò con aria di sufficienza le due ragazze.
-Caroline Forbes...-Mormorò la vampira, porgendo molto lentamente la mano a
Stella stringendole la mano titubante .
-Bonnie Bennet...-Anche Bonnie le strinse la mano, ma al contatto la strega
non percepì quella sensazione che le faceva distinguere i Vampiri dagli Umani.
Tuttavia, percepì qualcosa di strano.
Qualcosa di oscuro e potente.
Stella Marie Gilbert di certo, non era una semplice umana.
Ma non era una vampira, quindi non poteva trattarsi di Katherine.
Tyler, nel frattempo, mentre le ragazze si scambiavano occhiate
preoccupate, lui era concentrato a squadrare Stella, che in confronto ad Elena
era decisamente più provocante, e il suo abbigliamento lo metteva ben in
chiaro: Camicetta viola piena di strass e Swarovski che formavano un cuore,
dove il primo bottone era sbottonato.
Il jeans era chiaro ed aderente e metteva in risalto i muscoli sodi e il
sedere tondo.
Ai piedi un paio di stivaletti con tacco basso, scamosciati color viola.
Dio, che avrebbe fatto, per uscire
una sera con lei, e magari una notte.
Stella Gilbert era decisamente un bel bocconcino.
*
-Mmm… Io ho la lezione di storia, tu?-Chiese Elena alla cugina.
-Anch’ io! Che bello staremo insieme!! -Rispose Stella, contenta di essere
finita in classe con Elena.
Subito dopo aver chiuso gli armadietti, le due si diressero verso l’aula di
storia dove vi erano anche Caroline, Stefan, Tyler, Matt e Bonnie.
-Ragazzi… Oggi, prima di iniziare la lezione vorrei presentarvi la vostra
nuova compagna… Stella Marie Gilbert!-Esclamò Alaric, che dopo un breve sms da
parte di Elena, era riuscito a non svenire dinanzi alla vista della terza
Doppelganger e impalarla scambiandola per Katherine.
Facendo cenno alla ragazza di alzarsi sotto gli occhi di tutti e
avvicinarsi alla cattedra.
-Buongiorno a tutti! Vengo dalla Florida… Sono la cugina di Elena... Ma io,
sono Single!-Disse lei facendo rimanere di stucco i compagni che si erano
accorti dell’identicità di Stella con Elena.
Ma poi risero alla battuta della giovane, che senza vergogna sorrideva alla
cattedra lanciando occhiate a tutti i ragazzi della classe.
-Ehi, prof! Adesso ce ne sono due di Elena! Così Stefan non sarà il più
fortunato della classe!-Esclamò un ragazzo che fece scoppiare a ridere di nuovo
gli altri tranne Elena, Stefan, Caroline e Bonnie.
-Puoi andare...-Anninciò Rick, invitando Stella a tornare a posto suo, e la
ragazza con un sorrisetto soddisfatto, si andò a sedere accanto ad Elena, dove
dietro di la Gilbert di Mystic Falls c’era Stefan.
-Ehi… Allora è questo il fidanzato di Jenna?-Chiese incuriosita Stella alla
cugina, mentre Alaric cominciava la lezione.
-Si… -Mormorò Elena.
-Bel fusto...-Sussurrò aprendo il libro, con un alzata multipla di
sopracciglia e un sorriso soddisfatto sul volto.
Elena e Stefan la guardarono stupiti.
Somigliava troppo a Katherine.
E non solo nell’aspetto, anche nel carattere, nei modi di fare, di parlare,
nel puntare gli uomini.
Questo ormai era fin troppo chiaro.
Passate le cinque ore di lezione, suonò la campanella e tutti fecero
ritorno a casa.
Entrata, Elena gettò la borsa della scuola sul divano e salì al piano di
sopra, in camera sua per poter chiamare Stefan lontano dalla cugina, che era
entrata in cucina lamentandosi di avere un languorino.
Stella aveva aperto il frigorifero per cercare qualcosa da mettere sotto i
denti, e quando si ritrovò Damon davanti, saltò dalla paura, non aspettandosi
l’improvvisa apparizione del vampiro, che era entrato senza farsi sentire.
-Ciao Stellina!-Salutò il ragazzo sfoggiando un sorriso a trentadue denti.
-Damon!!! Ma vuoi farmi venire un infarto!!!!?-Strillò la Gilbert
arrabbiata.
-Che c’è? Non ti avrò mica spaventata … Stellina? -Chiese ridendo Damon,
alzando un sopracciglio e avanzando sempre di più verso lei che era diventata
tutta rossa.
-N-no!… Non mi sono spaventata affatto! Piuttosto, che ci fai qui?- Chiese
la ragazza girando la testa senza guardare il moro che la fissava con i suoi
bellissimi occhi di ghiaccio imperscrutabile.
-Beh … sono venuto a vedere come ve la cavavate tu e Elena...-Rispose lui
restando sul vago, mentre la osservava cercare qualcosa nel frigo.
-Beh…Ce la caviamo bene! Ora puoi andare… Ciao, Ciao Damon!-Rispose la
ragazza facendogli cenno di saluto con la mano, sfottendolo.
-Ehi… Non così in fretta, Stellina…-Sussurrò avvicinandosi a lei, tanto che
Stella si appoggiò contro il frigorifero.
Ci fu un momento in cui si ritrovarono così vicino da sentire ognuno il
respiro dell’altro solleticarsi il viso.
Lei sentiva il battito del suo cuore diventare irregolare e non capiva il
perché, di solito era sempre stata lei a mettere in soggezione gli uomini ma,
sembrava che con Damon fosse il contrario e che lui, mettesse in agitazione
lei.
Ma non era la tipica ragazza che cedeva per un paio di avance, non gli
avrebbe fatto capire che era in fibrillazione.
Nemmeno Damon, dal canto suo sapeva cosa gli stava succedendo, era sempre
stato uno a cui piaceva giocare con le ragazze, ed ora non gli interessava
nessuna ragazza oltre a Elena.
Ma da quando Stella aveva messo piede in casa Salvatore, lui voleva
assolutamente farla sua.
Forse perché era così identica ad Elena, che pian piano l’aveva fatto
innamorare prendendo il posto di Katherine che aveva amato per 145.
Dopo la perdita di Katherine, era subentrata Elena, un’altra Petrova, che
inevitabilmente lo catturava in una morsa autodistruttiva, frantumandolo poco a
poco con due uniche parole: “Sempre Stefan”.
Era stata come una lunga maledizione per 150 anni, ma adesso tutto
cambiava.
C’era un’altra Petrova.
Una che ancora non s’era innamorata di Stefan.
Una che aveva le fattezze delle donne che aveva amato, il carattere e lo
stile di Katherine e gli occhi da cerbiatta di Elena che traspiravano dolcezza.
Era decisamente il passatempo perfetto.
All’improvviso, l’atmosfera che si
era creata svanì, Damon fu strappato dai suoi pensieri, grazie ad uno spintone
che lei gli diede per allontanarlo.
-Mantieni le distanze di sicurezza Tesoro!-Esclamò lei, tirando fuori dal
frigo una vaschetta alimentare.
-Allora…Cosa vuoi davvero Damon?... Se fossi venuto per controllare
qualcosa, perché sei ancora impalato a fissare me?- domandò lei poggiando il
pollo sulla cucina, mentre un sorriso malizioso e provocante le si dipingeva
sul viso.
-Oh dai, non essere così cattiva con me! Sono solo venuto a trovare, senza
interesse...una visita di cortesia!-
-Ma io non ti credo!-Esclamò beffarda, guardandolo dritto negli occhi,
mentre tirava fuori da un cassettone del pane.
-Conosco gli uomini come te… Che appena vedono una bella ragazza le corrono
dietro...Solo mascalzoni! -Spiegò lei,
mentre prendeva un coltello dal cassettone delle posate.
Damon per un attimo sgranò gli occhi, era talmente seria e cupa, che il
vampiro pensò che volesse provare ad ucciderlo!
In realtà stava cercando di tagliare del pane, ma ottenne solo che per
tenere lo sguardo fisso su Damon, invece di tagliare la carne, finì tagliarsi
ad un dito.
Gridò, lanciando il coltello in aria, e tirando il dito verso sé,
portandoselo fra le labbra.
Damon in quel momento scattò in avanti verso di lei.
-Ehi! ti sei fatta male!?- Accorse lui prendendo la mano della giovane per
controllarla.
-..Non è niente...un taglietto...-Rispose lei.
Ma lui, senza pensare alle parole di Stella continuava a fissare la ferita
come fosse ipnotizzato.
Gli era uscito un bel po’ di sangue!
E si sapeva, i vampiri non resistono al sangue.
E quello di Stella era delizioso.
Ma la fanciulla lo guardò negli occhi, che erano diventati pieni di sangue
e contornati da lievi vene.
-Damon … i tuoi occhi … -Disse scioccata lei.
-Non è niente! Và a disinfettarti!-Rispose lui, voltando il capo per non
farsi scoprire, calmarsi, e tornare normale.
Così Stella, anche se dubbiosa, andò nel bagno a prendere la cassetta del
pronto soccorso, medicarsi e tornare da Damon.
-Damon…?- chiamò Stella entrando in cucina, ma il moro non c’era più.
Era come sparito nel nulla, non vi era traccia di lui.
Da quando aveva mangiato si erano fatte le quattro e, Stella era stesa sul
divano, e s’era addormentata.
Damon, a pomeriggio inoltrato tornò a casa Gilbert per assicurarsi che
tutto andasse bene, ed quando vide Stella addormentata, la scrutò con quei
bellissimi occhi azzurri e d’istinto le carezzò il viso.
Doveva ammettere a se stesso che era davvero diversa da Elena e sei anche
più sexy, la sua Stellina pensò, assumendo un sorriso dolce.
All’improvviso ritornò in sé.
Ma cosa andava a pensare!
Lei non era per niente paragonabile alla sua dolce e bella Elena! Forse il
sangue, la somiglianza, l’opportunità di avere una Petrova tutta sua gli aveva
dato alla testa, pensò il vampiro, sentendosi confuso.
Nel frattempo, Elena stava scendendo a vedere che cosa faceva sua cugina,
considerato che sparita subito dopo pranzo, Damon sentì subito i passi della
ragazza, e corse via, con una velocità che solo i vampiri avevano.
-Stella! Ci sei?-Chiamava Elena mentre scendeva le scale e si affacciava
per individuarla.
Nel sentire la voce della cugina, Stella si svegliò.
Elena si sedette sul divano insieme alla cugina, anche se era ancora un po’
esitante, quando si trovava sola con lei.
-Lo sai … ho fatto un sogno proprio strano!-Iniziò Stella accendendo la tv.
-Ah...allora dormivi...mi dispiace averti svegliato...-
-Non preoccuparti...-
-Allora...Cosa hai sognato?-Domandò Elena.
-Ho sognato che Damon ...-
-Allora più che un sogno dev’essere stato un incubo!-Esclamò la Gilbert di
Mistyc Falls, facendo una smorfia stupita.
-Beh…no! In realtà ho sognato che lui mi accarezzava una guancia, e mi guardava dolcemente...-Raccontò
Stella con un sorriso biricchino sul viso, mentre Elena la fissava stupita.
-Sai.. Sto pensando di farlo cadere ai miei piedi, ma… Non è un tipo facile
da sedurre! E come se lui fosse diverso dagli altri ragazzi, gli piace molto di
più sedurre!..È più stronzo, ecco!-Spiegò Stella alla cugina, con uno sguardo
malizioso, che preoccupò Elena, era dannatamente uguale a Katherine quando
parlava in quel modo.
-Sta attenta, Stella... Damon non è come i ragazzi della nostra scuola, che
ti sbavano dietro!…È davvero Stronzo se vuole, e credimi le ragazze sono solo
un passatempo per lui!-Le spiegò Elena, posando una mano su quella della
cugina.
Si sorprese, era il loro primo effettivo contatto dopo il primo abraccio
che s’erano scambiate all’arrivo di Stella.
La prima sensazione che Elena provò, fu un brivido lungo la spina dorsale,
poi una sorta di tepore le invase l’animo facendola sentire improvvisamente a
suo agio come non era mai stata con la
cugina-sosia.
Non sapeva spiegarselo ma improvvisamente sentiva di potersi fidare
completamente di Stella, di conoscerla da una vita, e si, sentiva che Stella
era una brava ragazza nonostante il comportamento eccentrico.
-Mi piacciono i ragazzi così!-Ecco appunto, pensò Elena.
Passarono quasi tutto il pomeriggio insieme, a guardare gli album dei
ricordi, la tv, ad ascoltare musica parlando dei loro gusti e preferenze fino a
che non squillò il telefono di Elena, e la fanciulla si ritirò in camera sua,
lasciando Stella al suo telefilm preferito.
L’indomani, Stefan, Elena ed Alaric tornarono insieme a casa Salvatore, per
risolvere la questione “Seconda Doppelganger” e con una scusa, avevano mandato Stella
a casa con Jeremy.
-Allora...-Inizò Damon versandosi il suo Bourbon in un bicchiere di
cristallo.
-...Avete qualche novità, sulla nostra cara Stellina?-
-No... Non ne abbiamo idea, ieri ho passato un pomeriggio a parlare con
lei, è una ragazza normalissima! È umana, ho le sue foto negli album di
famiglia... non me ne ero mai accorta, ma è lei! È Davvero mia cugina...
-Spiegò Elena.
-Si, ma ...Non si spiega come possa somigliarti tanto, visto che non è
figlia di Isobel! A meno che... Isobel non abbia avuto non una figlia, ma due
gemelline!-
-...Ma... questo è...Incredibile! Perché avrebbe dovuto separare le due
bambine, se fossero gemelle!?-Chiese Alaric confuso dall’improvvisa ipotesi del
vampiro moro.
-...Però se l’ipotesi di Damon fosse esatta... Stella è la gemella di
Elena...e quindi...Figlia di John e Isobel!-
I volti di Elena ed Alaric in quel momento erano decisamente sbiancati e
sconcertati.
Stella Marie Gilbert, poteva essere la sorella gemella di Elena?
Era assurdo!
-Indagheremo più affondo...questa storia non mi piace per niente, bastavano
già due Doppelganger! La terza è decisamente misteriosa...-Continuò Damon,
avviandosi verso la porta.
-Forse dovremmo contattare John Gilbert...-Azzardò Stefan, vendo subito
fulminato da Damon ed Elena.
-No, non se ne parla...Stefan, aspetteremo qualche giorno poi, decideremo
sul da farsi...Ora stella è a casa da sola e...-
Un attimo che Elena ebbe pronunciato quelle parole, la porta di casa si
aprì e si richiuse in un nano secondo.
Damon era uscito, lasciando tutti basiti.
Nel frattempo, Stella, che era ritornata a casa, andò nella sua stanza,
posò la borsa e decise di andare a fare una doccia.
Appoggiò i panni che aveva addosso sulla sedia, e si chiuse in bagno.
Passati dieci minuti, Stella uscì dal bagno avvolta in una asciugamano e,
quando si girò verso la finestra quasi sobbalzando, vide Damon che la guardava.
-Damon… che cosa ci fai qui? Come diavolo sei entrato??-Gridò lei facendo
un salto all’indietro sbattendo con il comodino.
-Oh… Stellina, non sapevo che fossi così sexy!-Eesclamò lui maliziosamente.
-Ovvio che sono sexy mio caro!-Rispose lei avvicinandosi al comodino per
prendere gli indumenti intimi.
I capelli bagnati, ricadevano sulla pelle della schiena, tempestandola di
goccioline d’acqua luccicanti.
Gli occhi di lei, erano concentrati su di lui, che la guardava attentamente,
come se vedesse per la prima volta una donna coperta con un asciugamano.
-Smettila di mangiarmi con gli occhi, sembri un pervertito che non scopa da
secoli!-Esclamò dando le spalle al vampiro, e dirigendosi verso il bagno sotto
lo sguardo sorpreso di lui.
Quando Stella uscì, Damon era intento a frugare nel suo cassetto della
biancheria.
-UUh... questo perizoma è carino, che ne dici di metterlo adesso?-
Stella alzò un sopracciglio, e si diresse verso l’armadio, sfilando in
lingerie con il suo corpo perfetto, che mandava in visibilio il vampiro.
Damon la guardava dallo specchio, e se continuava così, presto le sarebbe
saltato a dosso.
-No, non mi va... e poi tu non sei tanto meritevole di vedermi in perizoma,
Tesoro...-
-Allora me ne vado...!!-Provocò il vampiro, lanciando un occhiata al sedere
della Gilbert di Miami.
In quel momento, Stella voltò il capo con un sorriso malizioso, e gli occhi
sottili e seducenti.
-Va pure, Tesoro...-Rispose languida e passionale, facendo trattenere il
respiro a Damon, tanto da serrare la mascella.
E non appena l’attenzione della giovane fu nuovamente sull’armadio, Damon,
fulmineo come solo un vampiro sapeva essere, saltò giù dalla finestra, svanendo
nel tramonto.
Stella fissò la finestra, a bocca aperta, ma non ebbe il coraggio di andare
a costatare se Damon si era rotto l’osso del collo.
Tuttavia, seppe che lui stava bene, udendo il motore della sua auto che
sfrecciava via.
Elena era accoccolata sul divano, davanti la tv, parlando al cellulare con
Stefan.
E-Pensi che troveremo una soluzione?-
S-...Non lo so Elena...Dobbiamo scoprire se Isobel ha avuto un’altra figlia
oltre a te...-
E-Lo so, Stefan...Eppure...quando sono con lei, sento che posso fidarmi...
sento che qualcosa ci lega, qualcosa che non ho mai provato, nemmeno trovandomi
faccia a faccia con Katherine!-
S-Ti prometto che troveremo una soluzione...Elena, voglio che tu stia
comunque molto attenta, non sappiamo che intenzioni abbia Stella perciò...-
E-Sarò Cauta!...Stefan...Grazie...-
S-Ti amo, Elena... Andrà tutto bene!-
E-Ti amo anch’io... E sai... non credo che andrà tutto bene...Domani c’è il
pic-nic organizzato dalla Comunità Storica, e poi ancora altri eventi...Cucinerai
con me vero?-Entrambi risero, godendosi quei piccoli momenti di serenità.
S-Certo...Ti chiamo più tardi...Ti amo!-
E-Va bene, Ti amo...A dopo!-
-Evviva!! Un pic-nic organizzato dalla Comunità di Mystic Falls! Stando in
una città come Miami c’è solo traffico e smog, invece qui si che si è a
contatto con la natura! Sono invitata vero?-Disse Stella eccitata all’idea di
passare un pomeriggio nella foresta di Mystic Falls, ricordava che suo padre,
gliene parlava spesso, prima di morire.
Elena sobbalzò ritrovandosi la cugina alle spalle, appoggiata al divano,
con le braccia che le imprigionavano i lati del capo, e il viso sorridente e con
un espressione che le ricordò Katherine in modo incredibile.
-N-Naturalm-mente!-Mormorò alzandosi più in fretta possibile.
Quand’era arrivata così vicina al divano?
Cos’aveva sentito della conversazione con Stefan?
Stella, guardò la cugina con un sopracciglio alzato, e poi sorrise
dolcemente.
-Non ho origliato, sono arrivata quando tu e il tuo Stefan avete cominciato
a ripetervi “I Love You!”!!-Esclamò alzando gli occhi al cielo, e voltandosi
con un elegante piroetta sensuale, per andare in cucina con passi leggeri.
-Siete così sdolcinati!...Forza, muovi il culetto, Elena, la cena non si
prepara da sola!-
Elena rimase a bocca aperta, mentre la cugina svaniva nella cucina.
Forse Stefan aveva ragione, Stella era strana.
O forse si era fatta suggestionare dal suo fidanzato?
Non ne aveva minimamente idea, ma avrebbe tenuto d’occhio Stella.
Fine II Capitolo.
Angolo Autrice:
Buona sera, carissimi Fan *__*
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Purtroppo c’è voluto un po’ per aggiornare, ma finalmente sono tornata! :D
Un ringraziamento speciale, a tutte le persone che hanno recensito, e a
quelle che hanno aggiunto la storia nelle preferite e seguite.
Spero che continuerete a seguire questa fan fiction!
Baci The Dark Lady97 :3