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Autore: bice_94    02/11/2011    6 recensioni
Fredda come l’autunno che avanzava, ogni singola lacrima di cielo lasciava la sua impronta sul volto di un uomo in cerca della sua felicità.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Gli occhi blu avevano ormai abbandonato la finestra che erano rimasti a contemplare per l’intero pomeriggio, lasciando la sua mente libera di crogiolarsi in se stessa.
Aveva afferrato con foga la sua giacca e si era diretto correndo verso l’ascensore, mentre un singolo lampo aveva squarciato il limpido blu del cielo.
Gocce leggerissime iniziarono a cadere su una New York apparentemente troppo impegnata anche per accorgersi del repentino cambiamento del tempo.
Castle uscì dal distretto e non si preoccupò di chiamare un taxi, presi d’assalto da una massa furiosa di gente.
Si avviò con un passo veloce verso quella casa che richiamava incessantemente il suo cuore.
L’acqua scendeva con una regolarità quasi magica.
Un sistema ordinato, musicale, che aveva in sé qualcosa di straordinariamente speciale.
Fredda come l’autunno che avanzava, ogni singola lacrima di cielo lasciava la sua impronta sul volto di un uomo in cerca della sua felicità.
 
 
Le gocce d’acqua calda cadevano su ogni centimetro della sua pelle nuda.
Quel liquido scivolava velocemente sul suo corpo, come una carezza delicatissima.
Per ogni goccia che se ne andava, una arrivava a sostituirla.
Il calore si irradiava dalla superficie fino in profondità, anche lì, nel petto, dove pensava fosse ormai tutto intorpidito.
Beckett si passò distrattamente il bagnoschiuma sulle braccia, ispirando quel profumo di ciliegie che era ormai parte di lei.
Non potè fare a meno di pensare a Castle.
Non potè fare a meno di pensare alla sua faccia quando, questo pomeriggio, aveva annunciato ai colleghi, ai suoi amici, al suo partner, o forse a quell’uomo che in qualche modo era diventato qualcosa di più, che se ne sarebbe andata per un anno per seguire il suo fidanzato, colui  che amava.
O che si era convinta di amare.
Lo scrittore l’aveva fissata incredulo, limitandosi a frasi o sorrisi di circostanza.
Quando le si era avvicinato, aveva sperato che le chiedesse di restare per lui, di non partire, di darsi una possibilità.
Ma non lo fece.
Non fece niente di tutto questo.
Le augurò buona fortuna e la felicità che meritava.
Aveva letto nel blu dei suoi occhi un dolore profondo, ma la certezza che rinunciare sarebbe stato meglio per tutti.
Avrebbe voluto abbracciarlo e non lasciarlo andare, ma anche lei non fece niente di tutto ciò.
 
 
Il freddo della pioggia gli dava la possibilità di respirare di nuovo come voleva.
Ogni singola parte del suo corpo tornava a sentire sensazioni vive.
Si sentì libero e iniziò a correre come non faceva da tempo.
 
La detective uscì dalla doccia, abbandonando controvoglia quel calore rilassante.
Si asciugò in fretta, prendendo distrattamente una tuta dall’armadio.
Si legò i capelli e con un bicchiere di vino rosso si avvicinò alla finestra, rimanendo incantata da quella splendida luce che illuminò il cielo per un secondo.
Sospirò e prese un vecchio album di foto.
 
Corse, corse a perdi fiato.
Era tutto bagnato.
Dai capelli cadeva acqua, i vestiti erano semplicemente fradici, gli occhi più blu del solito.
Il petto si alzava e si abbassava velocemente, ma non mollò.
Arrivò di fronte all’appartamento e sorrise.
Sorrise rilassato.
Non importava come sarebbe andata, bastava che ci avesse provato.
 
I ricordi la avvolsero come una coperta forse troppo pesante.
Passò una mano delicatamente su una foto che la ritraeva insieme a Castle durante la festa di Halloween di due anni prima.
Lei molto sorridente e lui intento a fare un faccia stranissima.
Il bambino che odiava e che amava.
Un rumore alla finestra la riportò al presente.
Cosa diavolo era?
Era piuttosto insistente, così decise di andare a vedere.
La pioggia aveva cambiato aspetto.
Sembrava essere diventata quasi furiosa, cadeva con impazienza, veloce, quasi da rendere difficile vedere cosa ci fosse al di là di una finestra.
Kate aprì e vide un uomo in piedi, sorridente.
Era Castle.
L’ultima persona che si aspettasse e l’unica che desiderasse.
Era semplicemente bello.
Sembrava rilassato, i capelli si erano attaccati al volto e la camicia aderiva perfettamente al suo corpo.
B: Castle che ci fai qui? Sali su!
C: non partire!
Urlò, senza nessuna intenzione di muoversi da lì.
Beckett sentì il suo cuore fermarsi per un attimo.
C: rimani qui con me, ti prego.
Era una preghiera, una speranza.
C’era disperazione e forza in quelle parole.
B: Castle, per favore.. non mi sem-..
C: ti amo Kate!  Ti amo!
Gridò con tutto il fiato che aveva nei polmoni.
L’uomo la guardò con tutta l’intensità possibile.
La donna lo osservò per un secondo, ma sospirò e lentamente richiuse la finestra.
 
Castle rimase immobile, sotto la pioggia ad osservare il punto in cui poco prima c’era stata la sua detective.
Abbassò lo sguardo, sentendosi improvvisamente stanco.
Si aggiustò la giacca e si voltò, pronto per tornare indietro, ma alle sue spalle sentì dei passi veloci.
Si voltò di scatto e due braccia avvolsero il suo collo con foga, con bisogno, con amore.
Il caldo del corpo della donna stonava con la pelle fredda della scrittore.
Castle abbracciò Beckett, affondando il suo volto nel collo della donna.
B: ti amo anche io Rick!
Per un momento Castle rimase in silenzio.
C: rimani allora?
B: e tu?
C: per sempre.
La donna si allontanò di poco dall’uomo.
Gli passò delicatamente una mano fra i capelli e sorridendo lo baciò.
I loro sapori si mescolarono in un gusto perfetto.
Le gocce di pioggia si unirono alle loro labbra, rendendo speciale quel bacio.
Castle si distanziò per un momento dalla donna.
Aprì le braccia e rivolse il suo viso verso l’alto, gridando.
C: hai sentito mondo? Io amo questa donna!
L’uomo sorrise e Beckett si strinse al petto dello scrittore.
L’acqua continuava a cadere su quelle due anime finalmente complete.
I loro volti bagnati si sfioravano, le loro mani scivolose si raggiunsero.
Le lacrime del cielo continuarono a scendere, ma questa volta probabilmente, lo fecero con un pizzico di felicità in più.
 





p.s. allora.. com'è vi è piaciuta???
io spero di si.. :D
un bacione.. :******
   
 
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