Tesa, assolutamente e visibilmente tesa. Probabilmente non avrebbe trovato altri aggettivi per descriversi in quel momento. Continuava a guardare l’orologio: i minuti che passavano erano dannatamente lenti. Eppure, non le sembrava di essere tanto in anticipo; ma dove cavolo si era cacciato quell’idiota? Era in ritardo? Ci aveva ripensato? Forse non era veramente innamorato di lei, come le aveva detto? (Ah, ma che cavolo vado a pensare.) Guardò ancora l’orologio. “LUCY!” A quella parola, la ragazza si voltò: il volto le si contrasse nuovamente, prese colore e un incantevole sorriso si dipinse su di esso. “ Sei arrivato!” Mai era stata tanto ansiosa di rivedere quel volto così familiare, ma ora, finalmente, era solo e unicamente per lei.