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Autore: Sweet_Juliet    03/11/2011    5 recensioni
ciau a tutti!!!
eccovi una nuova One-Shot
è ambientata durante la Quarta Stagione di Merlin, dopo la puntata 4x03, quindi ... SPOILER!!!!!
un missing moment romantico tra Artù e Ginevra
buona lettura
Sweet_Juliet
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gwen | Coppie: Gwen/Artù
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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_______Spoiler________
Spoiler quarta stagione

Buona lettura

Sweet_Juliet
 

 

Non vi lascerò

 


“Desidero vedere Sua Maestà”.
“Non è possibile. Ha ordinato di non essere disturbato”.
“Ho qui la sua cena …”.
“Solo Merlino è autorizzato a entrare. Devo chiedervi di andare.”.
“Merlino è impegnato al momento e non arriverà per molte ore ancora. Non credo sia vostra intenzione che il sovrano muoia di fame, o sbaglio?”.
“Entrate” disse la guardia, facendosi da parte e richiudendole la porta alle spalle.
La ragazza si avvicinò al tavolo e vi posò il vassoio, poi si allontanò, inchinandosi in direzione della finestra.
“Vostra Maestà” disse, rivolta alla figura dell’uomo illuminata dalla luce della luna.
Il sovrano si voltò: “Ginevra. Che ci fai qui?”.
“Vi ho portato la cena”.
“Non ce n’era bisogno. Dov’è quel buono a nulla del mio servo?” chiese andando verso di lei.
“Sta dormendo” rispose “Non ha chiuso occhio per tutta la notte. Ho pensato di lasciarlo riposare”.
“Tipico. Ma è un amico leale, mi è stato vicino” disse pensieroso, appoggiandosi al tavolo ed entrando nel cono di luce delle candele. “Anche tu sembri sfinita. Va’ a riposare” le accarezzò una guancia.
“No, sto bene”.
“Ginevra …” iniziò.
“Artù, credo che questa sera non sia saggio che rimaniate solo. Non vi farebbe bene”.
“Solo o in compagnia, non cambierebbero le cose” disse, oscurandosi “Mio padre non tornerebbe qui.
Ho perso l’ultimo residuo esistente della mia unica famiglia per un mio errore e questo non potrà cambiare mai” e una lacrima solitaria gli imperlò la guancia.
“Non dite così. Voi non avete alcuna colpa e …”, ma non la lasciò continuare.
“La colpa è solo mia, invece. Se non avessi fatto ricorso alla magia, mio padre sarebbe ancora qui”.
Ora fu lei a interromperlo: “O forse no. Artù, il re era stato avvelenato. Probabilmente nemmeno la magia avrebbe potuto porvi rimedio”.
“L’ho deluso. In un secondo ho spazzato via vent’anni di lotta contro gli stregoni e cosa ho ottenuto? Il trono” disse freddamente e con sarcasmo, tornando a rabbuiarsi.
“Non sono pronto, Ginevra. Non sono a pronto a sopportare questo peso. A essere re. È una responsabilità troppo grande per me. È troppo presto”.
Lei si avvicinò: “Voi siete l’unico in grado di prendere in mano le sorti del regno. Voi eravate il principe ereditario e ora siete il legittimo sovrano. La gente vi ama. Non potete fallire. Mio padre un giorno mi disse che i migliori governanti non sono coloro che assumono il potere con la forza, ma quelli che lo fanno per necessità, con uno scopo più alto. Quelli che lo fanno per aiutare i propri cari, la propria gente. E sono sempre i migliori. E voi lo sarete: sarete il più grande re che Camelot abbia mai avuto” affermò con fervore.
“Come fai a esserne così sicura?” chiese alzando il volto, che fino a quel momento aveva tenuto abbassato per nascondere le lacrime.
“Io credo in voi!” disse, avvicinandosi “Vi conosco e so che farete del vostro meglio, che darete tutto voi stesso per il bene di Camelot, come avete sempre fatto.
E anche la gente ha piena fiducia in voi, non fa altro che inneggiare al vostro nome, è felice che abbiate accettato di prendere il posto di vostro padre”.
“Io non sono sicuro di esserne all’altezza”.
“Lo siete. Solo una cosa dovete ricordare: non siete solo. Mai. Ci sono molte persone che vi amano e sono disposte a tutto per aiutarvi e starvi vicino: Merlino, Gaius, Sir Leon, Lord Agravaine, Gwaine, Percival, Elyan, … io.
Credo in voi e non avete che da chiedere in caso desideraste compagnia o conforto.
So che non è molto, ma farò di tutto per permettervi di stare meglio.
Non siete solo. Non dimenticatelo.
Noi siamo qui. Io sono qui.
E non vi lascerò.”.
“Grazie, Ginevra” disse abbracciandola e dando libero sfogo al pianto a lungo trattenuto.
“Grazie”.
“Oh, Artù” disse, ricambiando la stretta del principe e affondando le proprie mani tra i suoi capelli.
Quand’ebbe esaurito tutte le lacrime, si separarono e presero a mangiare in silenzio, tenendosi per mano; poi, senza che ci fosse bisogno di parlare, si diressero verso l’enorme letto a baldacchino e lì, abbracciati e rischiarati dalla pallida luce della luna, si addormentarono.
Erano ancora così quando quella rossa dell’alba incontrò i loro volti, svegliando il sovrano, che rimase per alcuni istanti a contemplare la ragazza che gli giaceva accanto, beandosi della sua presenza.
Non era solo. Finalmente l’aveva capito.
E con una nuova leggerezza nel cuore, posò un bacio delicato sulla fronte di Ginevra e si alzò, aspettando sulla porta l’arrivo di Merlino con la colazione, lanciando dolci sguardi innamorati alla ragazza profondamente immersa nei propri sogni.
 


 

Angolo Autrice:
una piccola One-shot ambientata dopo la 4x03
cosa ne pensate???
Baci
Sweet_Juliet 

 

   
 
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