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Autore: Sunset95    03/11/2011    4 recensioni
5 anni dopo aver abbandonato la sua bambina Blair Waldorf si reca in un convento/orfanotrofio di New York. Troverà la sua bambina? Come sarà adesso la sua vita? Cosa dirà Chuck?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Quasi tutti | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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cap 9

Erano passate 2 settimane ormai da quando Chuck e Blair si erano detti 'Ti amo', avevano denunciato la suora che aveva cercato di abusare di Alex e con successo era stata arrestata.

I bambini da due giorni erano a tutti gli effetti dei Bass, Mark e Alex giravano per l'hotel urlando: "Siamo dei Baaass!", erano felici, anche Blair lo era. Non le sembrava vero, questa era la famiglia che aveva sempre desiderato.

I "Bass" (ufficialmente non lo erano visto che Chuck e Blair non erano sposati ma era come se lo fossero) quel giorno erano stati invitati all'attico 'Van der Humphrey' per il pranzo. Lily, ma anche Rufus e Dan, erano ansiosissimi di conoscere i bambini. Lily non stava più nella pelle, si sentiva una nonna, anche se per Alex e Mark non lo era a tutti gli effetti.

I Bass uscirono dall'ascensore e trovarono una gioiosa Lily pronta ad accoglierli: "Oh, Charles, Blair..." disse abbracciandoli.

"Lily, ciao!" disse Blair.

"Lily... Hai visto chi sono con noi?" disse Chuck.

"Vedo proprio adesso... due splendidi bambini. Io sono Lily, piacere." disse la donna porgendo la mano ad Alex e poi a Mark.

"Ciao, io sono Alex Bass." disse la bambina stringendo la mano della 'nonna'

"Ciao.. io sono Mark." disse il bambino.

"Ma che nomi splendidi, prego accomodatevi nel salone, ci sono Nate, Serena, Dan e Rufus." disse Lily.

 

La famiglia consegnò i cappotti alla cameriera ed entrò in salone.

C'era Serena che sgranocchiava patatine dopo averle intinte nel guacamole, Rufus seduto sulla poltrona, Nate e Dan seduti ai lati di Serena.

"Oh, B!" disse Serena correndo verso gli amici.

"Ciao Alex, ciao Mark." disse Serena abbracciandoli.

"Ciao, zia Serena." dissero i bambini tenendola stretta.

"Piano, bambini... nella pancia di zia Serena c'è un piccolo bambino, non dovete farli del male." disse Blair.

"Ohh... va bene." dissero Mark e Alex.

 

Il pranzo continuò bene, Alex e Mark si sentivano benissimo a casa di Lily e già l'amavano. La loro 'nuova' nonna gli aveva detto che potevano rimanere quando volevano a dormire e Chuck mandò uno sguardo malizioso a Blair. I bambini erano felici, Lily era dolce, simpatica e spontanea con loro. Poi Alex rimase estasiata dalla sua grandissima collezione di abiti e scarpe. Ne aveva di più di Blair e questa era una cosa al quanto sorprendente per Alex. Anche Rufus sembrava simpatico, aveva mostrato la sua collezione di chitarre a Mark che ne era rimasto entusiasta. Dan meno, invece non piacque subito ai bambini.

 

Tornarono a casa verso le 5 del pomeriggio. Alex e Mark non avevano fatto altro che parlare bene di Lily e Rufus, entrambi erano rimasti estasiati della dolcezza che trasmettevano quei due.

Appena tornarono tutti e quattro si sedettero a guardare 'Colazione da Tiffany', sembrava tutto così perfetto.

"Ho fame." disse Mark non distogliendo lo sguardo dalla tv.

"Hai mangiato come un maiale da Lily... Nonna Lily." disse Alex, specificando le ultime parole.

"Sì, ma adesso ho fame. - dopo poco continuò - Possiamo ordinare dal servizio in camera qualcosa?" disse Mark guardando verso Chuck.

Chuck che stava per addormentarsi non diede segni di vita.

"Papàà!" gridò il bambino.

"Mmm." disse Chuck tenendo chiusi gli occhi.

"Posso ordinare una fetta di torta al cioccolato?" chiese Mark.

"Suona bene... torta al cioccolato anche per me." disse Alex.

"Chiedete alla mamma." rispose Chuck.

"Mamma possiamo ordinare qualcosa dal servizio in camera?" chiese Alex.

Blair che era caduta in un sonno profondo non rispose.

"Lo prendiamo per un sì." disse Alex.

"Allora chi chiama?" disse Mark.

"Tu! Sei tu che hai avuto l'idea!" disse Alex.

"E cosa dovrei dire? Non sò nemmeno qual'è il numero da comporre." disse Mark.

"Idiota! Papà mi ha detto che basta che premi uno e subito sarai collegato con l'atrio. Da quà, fai fare a me." disse la bambina togliendo il telefono dalle mani del fratello.

"Ok! Ma non chiamarmi idiota, sis." disse Mark.

Dopo tre squilli la segreteria rispose: "Salve, cosa desidera signor Bass?" chiese una gentile ragazza al telefono.

"Salve, sono la figlia del signor Bass. Potrebbe portare due pezzi di torta al cioccolato nel nostro attico, grazie." disse la bambina tutto di un fiato.

"Provvederemo, signorina Bass." rispose la ragazza.

"Ok, grazie. - la bambina mise giù la chiamata - Visto? Non è poi così difficile!" disse al fratello.

"Sei tu che l'hai voluto fare per forza, se me lo avessi spiegato l'avrei fatto io!" rispose Mark.

"Sìsì, certo." rispose Alex.

Mentre camminavano verso il divano si sentì bussare alla porta.

"Hanno fatto presto." disse Mark.

"Mark, è impossibile che sono loro. Va bene che siamo i figli del proprietario dell'hotel ma non hanno il teletrasporto." disse Alex incrociando le braccia.

"Io vado ad aprire." disse Mark.

"Nò! Si arrabbieranno." disse Alex.

"No, voglio vedere chi è! Se è nonna Lily?" chiese Mark.

"Giusto... o zia Serena. Coraggio, và ad aprire, verrò con te." disse Alex.

I bambini aprirono la porta un pò timorosi e si trovarono davanti un uomo sulla cinquantina e una donna che poteva avere più o meno 45 anni, erano ben vestiti e Mark rimase sorpreso per quanto la donna assomigliasse ad Alex.

Alla vista dei bambini l'uomo e la donna rimasero a bocca aperta: 'Così Chuck aveva dei figli.' pensarono.

"Salve, voi chi siete?" chiese Mark.

"Ciao... Noi siamo..." disse la donna.

"Ha dei figli?" chiese l'uomo sbalordito.

"Credo di sì... " disse la donna.

"Chi siete?" ripetè Alex.

"Ehm... ciao tesoro, possiamo parlare con tuo padre o tua madre per favore?" chiese la donna, senza rispondere alla domanda della bambina. Si era abbassata alla loro stessa altezza così da poterli vedere meglio.

"Dormono." rispose Alex sbattendo le palpebre.

"Posso sapere chi sono i vostri genitori?" chiese l'uomo.

"Blair Waldorf e Charles Bass." rispose Mark.

"Ecco... Evelyn, andiamo, coraggio." disse l'uomo, prendendo quel che sembrava la compagna per il braccio.

"Nò, sono venuta fin quì, voglio capire." disse la donna.

"Alex? Mark? Ma chi è?" si sentì una voce, sembrava sempre più vicina, finchè non arrivò alla porta. Era Blair.

"Ma con chi state parlando?" disse.

I bambini non fecero in tempo a rispondere che Blair vide chi aveva davanti: Bart Bass ed Elizabeth/Evelyn Fisher, la presunta madre di Chuck.

"Oh Mio Dio!" gridò Blair portandosi le mani alla bocca per lo stupore.

"Blair, ti prego, calmati." disse la donna.

"Non intendo calmarmi." disse Blair quasi svenendo.

"Mamma, stai bene?" chiese Alex.

"Sì, bambini per favore andate dentro, nella camera di vostro padre o in quella di Nate." disse Blair.

I bambini corsero dentro, non avevano mai visto Blair così spaventata.

"Ma voi, siete davvero... No, non può essere." rispose Blair.

"Sì, Blair, siamo noi. Ti prego, lasciaci spiegare." disse Bart.

Si aggiunse anche Chuck che andò verso la porta assonnato: "Blair, mi hanno detto i bambini che hai bisogno d'aiuto." disse Chuck.

Nessuno fece in tempo a parlare.

"Cosa?" disse Chuck stropicciandosi gli occhi.

"Ciao Chuck." disse Bart.

"Chuck..io.." disse Evelyn.

"Ditemi che è un incubo?" disse Chuck.

"Chuck, ti prego, facci entrare ti spiegheremo tutto!" disse Evevlyn.

"Blair, entra, ti prego. Non voglio questa gente in casa nostra." disse Chuck.

"Chuck, no! Dai... falli entrare, sono i tuoi genitori!" disse Blair.

"Nò." rispose Chuck.

La tirò per il braccio e chiuse la porta dietro di lui.

"Lo sapevo." disse.

"Cosa sapevi?" chiese Blair.

"Il mio investigatore, Andrew Tyler ha scoperto che Bart era ancora vivo. Io non ci ho creduto, perchè mio padre fingerebbe di essere morto? Invece è tutto vero. Dio, Blair, quando mi fà schifo." disse Chuck.

"Chuck, nò! Se lo ha fatto significa che aveva dei buoni motivi! Prima che se ne vadano, chiama la reception e chiedi di farli salire." disse Blair.

"Nò, Blair tu non capisci! E' bruttissimo veder morire tuo padre e pensare per tutta la vita di aver ucciso tua madre." disse Chuck.

"Lo so.. e ti capisco. Ma loro ti hanno dato la vita, Chuck, sono venuti quì. Dai loro un'altra possibilità."

"Nò. Il discorso è chiuso." disse Chuck versandosi dello scotch.

Blair arrivò vicino a lui e li prese la mano.

"Come sei testardo Chuck Bass, ti conosco troppo bene per non confermare che il discorso è davvero chiuso." disse Blair.

"Blair, potrei anche farli salire ma... come dobbiamo dirci? Con che faccia posso parlargli quando mio padre se ne andato dicendo a tutti che era morto!" disse Chuck.

"Magari potresti almeno farli salire, chi l'ha detto che devi per forza guardarli in faccia." disse Blair toccandoli il viso con la mano libera.

"Blair, come ho detto il discorso è chiuso. Se sono così importante per loro mi dovranno venire a cercare... stò seriamente pensando di raddoppiare lo stipendio ad Andrew Tyler, riesce a sapere tutto con così tanta velocità." disse Chuck.

"Continua a pensare a queste cose inutili! Chuck, tuo padre e tua madre sono lì davanti alla porta del tuo appartamento, sono venuti a cercarti!" gridò Blair.

"Per me possono benissimo rimanere lì." rispose Chuck.

"Mamma chi erano quei signori?" disse Alex entrando in salone.

"Erano dei signori che vogliono il male di papà, principessa." disse Chuck toccando la testa della bambina.

"Oh, allora... non chiamarli più." disse Alex.

La porta bussò di nuovo.

"Vado io!" rispose Blair.

"Mamma, non ti scomodare. Vado io, dev'essere sicuramente il servizio in camera." disse Alex.

Servizio in camera?” disse Blair alzando il sopracciglio.

Sì.” rispose Mark.

Era proprio il servizio in camera.

 

La serata passò velocemente. Rimasero tutti insieme, partecipando ad una maratona di film di Audrey, da 'Vacanze Romane' a 'Colazione da Tyiffany' passando per 'Sabrina'. Tutti si addormentarono presto. Blair vedeva Chuck pensieroso, ma non faceva domande, sarebbe stato troppo orgoglioso per rispondere. In realtà era felice e scioccato per questo ritorno dei suoi genitori. Quella sera però non ci fù sesso. Dormirono tutti insieme nel grande letto di Chuck, abbracciati.

 

Il mattino dopo corsero a far colazione da StarBucks e dopo andarono a Central Park.

"Possiamo andare sulle giostre?" chiese Mark.

"Certo, tesoro. Noi vi aspetteremo quì." disse Blair.

"Questi sono 20$ divertitevi!" disse Chuck.

"Woow! 20$? Grande!" disse Alex.

Blair e Chuck si sedettero su di una panchina di fronte la giostra.

"Chi l'avrebbe mai detto che Blair Waldorf e Chuck Bass avrebbero accompagnato i propri figli a Central Park, di domenica mattina?" disse Blair accavallando le gambe.

"Sai, Blair... Io l'ho sempre pensato. Insomma queste giornate esistevano già nei miei pensieri l'anno in cui siamo stati insieme." disse Chuck.

"Davvero? Che dolce! Sai, anche io ci pensavo sempre." disse Blair, dandogli un bacio.

"Non ci credo! Li hai invitati?" chiese Chuck guardando verso l'inizio del viale, c'erano Bart e Evelyn. Dopo la scorsa notte non avevano più toccato l'argomento.

"Tua madre mi ha chiamato stamattina! Piangeva, Chuck! Cosa avrei dovuto fare? Secondo te come mi sarei sentita io se Alex non mi avesse accettata?" disse Blair alzando la voce.

"Come prima cosa lei non è mia madre! Io non ho una madre..."

"Chuck, certo che c'è l'hai!" disse Blair toccandoli il braccio.

"No! Non c'è l'ho, Blair. Ti avevo chiesto di non immischiarti, invece tu come al solito l'hai fatto. Alex ti doveva accettare per forza, è mia figlia, quindi come me, chissà quante volte ha pregato Dio di riabbracciare i suoi genitori. Io non facevo altro da piccolo. E comunque lei mi aveva detto che non era mia madre, quando io avevo deciso di accettarla! E se fosse un altro tentativo si riprendersi la società? Come la mettiamo?" disse Chuck.

"Chuck, sai benissimo che non è così. Lei adesso stà dalla parte di tuo padre! Lasciali almeno spiegare cos'è successo! Questa è la buona occasione! Coraggio, Chuck!" disse Blair.

Bart e Evelyn intanto si erano avvicinati verso di loro.

"Ciao, Chuck. Ciao Blair." disse Bart.

"Salve, signor Bass! Evelyn." disse Blair.

"Blair, puoi benissimo chiamarmi Bart se ti và." disse Bart.

"Con molto, piacere." disse Blair.

"Ohh.. adesso lo puoi anche chiamare per nome! Hai sentito Blair? Coraggio cosa volete? Rispondetemi e vi darò tutto ciò che desiderate! Lasciate in pace me e la mia famiglia e per favore finiamola con questa pagliacciata, stile famiglia 'Bradford'" disse Chuck.

"Chuck, non fare così, ti prego. Noi siamo quì per te. Sappiamo che è un pò tardi visto che hai ormai 25 anni, sei padre e hai una compagna stabile... ma vogliamo ricostruire ciò che è possibile! Hai dei figli anche tu." disse Evelyn.

"Sì ed io non gli avrei mai abbandonati oppure non mi sarei mai finto morto." disse Chuck.

"Chuck, per favore. Sediamoci, prendiamo un caffè e discutiamo di tutto. Come degli adulti!" disse Bart.

"Adulti? Ahah - rise sarcastico - perchè tu lo sei stato, fingendoti morto?" disse Chuck.

"No e infatti mi dispiace, ma ti prego." disse Bart.

"No e comunque la giostra sarà finita, vado a riprendere i miei figli." disse Chuck.

Chuck si guardò intorno ma non vide nè Alex, nè Mark. In un attimo si sentiva come se stava per morire.

"Chuck, dove sono i bambini?" disse una Blair, disperata guardando verso la giostra.

"Blair, io... non lo so. Lo sapevo che non era una buona idea. Cazzo, Blair abbiamo perso i nostri figli!" gridò Chuck.

Girarono tutto il parco, ma di Alex e Mark non c'era traccia.

Avevano avvisato la polizia che non faceva altro che perlustrare Central Park, sia Chuck che Blair si sentivano morire, erano così incapaci. Avevano perso i loro bambini.

"Signori Bass, forse è meglio ritornare a casa. Sono le due del pomeriggio, i bambini si troveranno sicuramente, lei è una delle persone più ricche del mondo." disse l'agente.

"Agente, ma secondo lei.... Può c'entrare un rapimento?" chiese Blair.

"Sì, signora... come ho detto il suo compagno è una delle persone più ricche al mondo.” disse l'agente.

"I miei bambini..." disse Blair piangendo.

"Blair, calmati. Agente... C'è un modo per cercare questi presunti rapitori e sapere la cifra del riscatto?" disse Chuck stringendole la mano.

No, signor Bass non è possibile e comunque non credo che sia un rapimento. Di solito i bambini gridano quando vengono rapiti e qui nessuno ha sentito nulla.” disse l'agente.

"Chuck, non agitarti. Và a casa e controlla lì." si sentì una voce proveniente da dietro, era quella di Bart.

"Tu, zitto! I miei figli sono scomparsi nel nulla, come potrei non agitarmi?" disse Chuck.

"Io ti consiglio di andare a casa." disse Bart.

"Non solo siete venuti quì a rompere la nostra quiete, ma avete anche fatto perdere i nostri figli, un grande applauso ai signori Bass, resuscitati dal nulla." disse Chuck battendo le mani.

"Chuck, basta! Piantala, loro non c'entrano nulla. E' per colpa nostra che si sono persi!" disse Blair lasciandoli la mano.

"Credo che ormai dovremmo andare a casa, se ci sono novità c'è le comunicheranno." disse Evelyn.

"Agente, la prego, appena sà qualcosa, mi chiami!" disse Blair.

"Certo signora Bass, come potrei non farlo!" disse l'agente.

 

I quattro entrarono nella limousine di Chuck, il trucco di Blair era distrutto dalle lacrime che aveva versato. Chuck era agitato. Ci fù un silenzio per tutta la durata del viaggio.

Appena tornarono all'Empire ed entrarono nell'attico, Bart si guardò intorno: "E così questo è l'Empire? Devo farti i miei complimenti, Chuck. Bell'hotel." disse Bart.

"Preferirei non sentirti, la tua presenza è già imbarazzante." disse Chuck sedendosi sul divano.

"Chuck!" disse Blair.

"Blair.." disse Chuck.

La porta della camera di Chuck si aprì ed uscirono Alex e Mark.

"Mammaaaa! Papàààà." gridarono Alex e Mark.

"I miei tesoriiii." gridò Blair correndo ad abbracciarli.

"Oh mio Dio!" disse Chuck abbracciandoli.

"Ci siete mancati." disse Alex piangendo.

"Anche voi! Ma dove vi eravate cacciati?" chiese Chuck.

"Quando siamo scesi dalla giostra non vi vedevamo più, per cui visto che avevamo speso solo 8 dollari, con il resto dei soldi abbiamo pagato il taxi che abbiamo preso per tornare quì." disse Alex.

"Avete preso un taxi?" chiese Blair.

"Sì, e... papà scusaci tu dici sempre che i Bass non prendono i taxi. Non succederà più, ma è stata un emergenza." disse Mark.

Chuck sorrise: "Aw, non preoccupatevi. Adesso farete un bel bagno, così da levare l'odore di mezzo pubblico! Va bene?"

"Sìì!" dissero Alex e Mark.

"Ah e papà... mi hanno fatto pagare un extra perchè non credevano che fossimo ospiti all'Empire e quando ho detto: 'L'empire è di mio padre!' il tassista mi ha risposto: 'Sì, mio padre invece è Obama.' Mi sono sentita così offesa." disse Alex.

"Oh tesoro." continuò Blair stringendoli.

"Studipo, tassista con bassa paga, tipico." disse Chuck.

Bart ed Evelyn intanto avevano visto tutta la scena sorridendo.

"Ehi, ma ci sono ancora quei due?" chiese Alex indicando Bart ed Evelyn.

"Ciao, tesoro!" disse Evelyn.

"Ciao.." ricambiò timidamente Alex.

"Ma chi siete?" chiese Mark.

"Noi siamo..." Bart non riusciva a trovare le parole.

"Allora, bambini, chi ha voglia di un bagno?" chiese Blair.

"Oh, si." disse Alex.

"Sì!" continuò Mark.

"Ok, allora tutti a fare il bagno." disse Blair.

I bambini andarono verso il bagno, Blair si avvicinò a Chuck: "Ho intenzione di metterli nella vasca e di farli giocare, sarò da voi tra due minuti." disse Blair, dopo lo baciò sulla bocca e camminò verso il bagno.

"Ok." rispose Chuck ricambiando il bacio.

Chuck si sedette sul divano di fronte ad Evelyn e Bart.

"Bei bambini, Charles." disse Bart.

"Grazie." rispose secco Chuck.

"Siete molto legati vero?" chiese Evelyn.

"Sì, molto." continuò Chuck.

"Chuck... noi ti vorremmo chiedere scusa, per esserci comportati male. Tutto quì. E comunque ti ho detto di controllare qui perchè tu da piccolo scappavi sempre, poi prendevi la limo e tornavi a casa." disse Bart.

"Oooh! Bart Bass che chiede scusa! Dirò di scriverlo su Wikipedia. E comunque non mi interessa di ciò che facevo da piccolo." disse Chuck.

"Chuck, non fare il buffone." disse Blair arrivando dalla camera matrimoniale.

"Dove sono i bambini?" chiese Evelyn.

"Stanno facendo il bagno, così noi possiamo discutere meglio." disse Blair.

"Oh." rispose Evelyn.

"Bart, stava chiedendo proprio scusa a Chuck, scusa per tutto. Non ci aspettiamo di certo che dopo anni, così dal nulla possiamo piombare nella vostra vita ed esserne partecipi, ma ci piacerebbe condividere qualche attimo con voi." disse Evelyn guardandosi l'anello.

"Facciamo finta che abbia accettato le scuse, fatto questo ve ne potete anche andare, la porta è dritto sulla destra." disse Chuck acidamente.

"Chuck! Falli parlare!" sussuò Blair.

"Grazie mille, per essere venuti in visita da noi." disse Blair.

"Da quanto siete sposati?" chiese Bart.

"Oh.. bè... non siamo sposati, stiamo insieme da 3 settimane più o meno... alla nascita di Alex, io ero sposata con il principe Louis non sò se ha... hai letto su qualche rivista. Ho commesso l'errore più brutto che potevo compiere, l'ho abbandonata e a Chuck non ho detto niente. Poi ho divorziato da Louis e sono corsa a New York a riprendere mia figlia, ho adottato anche Mark il suo migliore amico. Non me la sentivo di separarli." disse Blair.

"Oh, ottima scelta." disse Evelyn.

"E voi? Tu, dopo esserti finto morto dove hai trovato lei? Vi siete rimessi insieme?" chiese Chuck fissando l'anello che portava la madre.

"Ti ringrazio per averlo chiesto, Chuck. Sì, io e tuo padre stiamo insieme." disse Evelyn.

"Sì, Chuck infatti ne approfitto per raccontarti perchè sono sparito. Il mio detective poco prima della mia presunta morte mi ha raccontato che tua madre era viva e che si trovava in Australia, con tuo zio. Io sono corso a vedere dove si trovava fingendomi morto. Volevo mettere fine alla mia vita nell'Upper East Side, soprattutto perchè avevo scoperto che anche Lily mi tradiva." disse Bart.

"Sì, mi ha trovata dopo un anno di ricerche. Ci siamo fidanzati e poi io sono tornata da Jack, perchè aveva minacciato di uccidermi se non l'avessi fatto. Infatti quando ti ho levato l'hotel stavo con lui... Poi però sono ritornata da tuo padre che intanto si trovava in Germania, ci siamo fidanzati, da 4 anni a tutti gli effetti. Siamo tornati quì anche per organizzare il nostro matrimonio." disse Evelyn.

"In Germania? Cosa ci facevi in Germania?" chiese Chuck.

"Oh, ho aperto alcuni ristoranti... " disse Bart.

"Poi scusate... Matrimonio?" chiese Chuck perplesso.

"Sì, matrimonio." disse Bart.

"Sì, infatti vorremmo anche invitarvi. Vorremmo fare una cerimonia intima, solo noi due, voi due e i bambini." disse Evelyn.

"Che giorno sarebbe questo ipotetico matrimonio?" chiese Chuck.

"Siamo all'inizio di marzo quindi credo che due settimane a partire dalla settimana prossima siano sufficienti per organizzare un matrimonio." disse Evelyn.

"Voi ovviamente dovresti farci da testimoni." disse Bart.

"Aspetta! E' già imbarazzante il fatto di essere invitato al matrimonio dei propri genitori, dovrei farti anche da testimone adesso? E' uno scherzo?" chiese Chuck.

"Chuck! Evelyn, grazie, io e Chuck saremo felicissimi di farvi da testimoni. Alex e Mark ovviamente dovranno fare i paggetti, poi." disse Blair.

"Sì, certo. Ovviamente pago tutto io." disse Bart.

"Vuoi dire pago tutto io! E' tutto mio adesso, ricordi?" disse Chuck.

"Certo che ricordo. Infatti volevo chiederti se mi era permesso aiutarti, anche solo come vice presidente del consiglio di amministrazione o come direttore dell'hotel." disse Bart.

"Lo sapevo che volevi i miei soldi." disse Chuck.

"Chuck, avanti. Siamo quì seduti da 20 minuti e non fai altro che sembrare uno stupido bambino viziato, te lo ripeto se vuoi sentirtelo dire: non voglio i tuoi soldi. Voglio solo poter essere un padre per te e un nonno per Alex e Mark, lo stesso Evelyn." disse Bart.

"Mammaaaaaaa." si sentirono delle voci provenire dal bagno.

"Vado, i bambini mi reclamano." disse Blair.

Blair andò verso il bagno e Bart ne approfittò per attaccare bottone con Chuck: "Come te la cavi con l'azienda Chuck?" chiese.

"Oh, benissimo. Abbiamo avuto qualche periodo di crisi, ma ci solleviamo, sempre. Sei anni fà ho comprato l'Empire e devo dire che è stata una delle mie più grandi fortune. Ho fondato un altro hotel e mi sono dimesso dalla carica di amministratore delegato." disse Chuck.

"Tu cosa?" chiese Bart.

"Bè, si... ho dei figli, non posso di certo comportarmi come un padre menefreghista." disse Chuck.

"Ti ho già detto che mi dispiace. E comunque se ti và, visto che con gli affari ci sò fare potrei ricoprire io la carica di 'amministratore delegato'." disse Bart.

"Sì, credo che sarebbe una splendida idea." disse Evelyn.

"Ovviamente potresti anche non pagarci. Tua madre ha molti soldi, non so se lo sai.. ma è una delle donne più ricche d'America." disse Bart.

"Bart, ti prego non esagerare." disse Evelyn.

"In che campo saresti 'forte', mamma?" Chuck pronunciò la parola mamma con un tale disprezzo che sembrava una parolaccia.

"I miei genitori hanno fondato una casa cosmetica, quando ero piccola. E' diventata famosissima col passare del tempo." disse Evelyn.

"No! Non voglio pettinare i capelli..." correva verso il salone un Mark spaventato e Blair che lo rincorreva con un pettine.

"Tesoro, è solo un pettine!" disse Blair.

Bart e Evelyn guardavano divertiti.

"Ancora spaventato dal pettine, Blair?" chiese Chuck guardando vero la fidanzata.

"Aw... si purtroppo.... Stà fermo, Mark!" disse Blair.

Il bambino si sedette e si fece pettinare i capelli per bene, Blair non alzava mai la voce. Ma quando c'è n'era bisogno era la prima ad usare il pugno di ferro.

Poi arrivò Alex, entrambi i bambini avevano un accappatoio in dosso.

"Ancora voi! Posso sapere chi siete?" chiese Alex guardando verso Evelyn e Bart.

"Loro sono i genitori di vostro padre." disse Blair.

"Oh... come vi chiamate?" chiese Mark.

"Oh, bè... io sono..Bart." disse il 'nonno' impacciato.

"Io sono Evelyn, ciao.. bambini, tu devi essere Mark giusto?" chiese Eve.

"Sì, sono Mark." disse il bambino.

"E tu devi essere Alex, giusto?" disse Evelyn guardando verso la bambina.

"Sì, molto piacere, Alexis Bass." disse la bambina porgendo la mano, verso i nuovi 'nonni'.

"Siete contenti di essere dei Bass?" chiese Bart.

"Sì, moltissimo. L'altro giorno siamo andati da Dior a fare shopping, io e la mamma, appena abbiamo detto di consegnare gli abiti presso l'attico 'Bass', la commessa ci ha fatte sentire come delle regine. Fragole, champagne, anche se per me solo thè freddo." disse Alex.

"Capisco, e a te, piace essere un Bass?" chiese Bart, a Mark.

"Tantissimo! L'altro giorno siamo andati all'ufficio con papà, io e Alex. Ci siamo divertiti un mondo e potevamo fare tutto quello che volevamo, visto che siamo i figli del capo! La segretaria, voleva farci perfino da baby-sitter." disse Mark.

Chuck... voglio dire... Papà, vi porta in ufficio?” chiese Bart sorpreso.

Sì, beh... Blair doveva sbrigare delle carte per la sua azienda, quindi sono venuti in ufficio con me. E' stato... divertente.” disse Chuck acidamente.

Oh, bene. Ti vedo proprio felice, Charles!” disse Bart.

Sì, credo sia proprio la parola giusta.” disse Chuck.

Io e Bart saremo molto onorati di avervi a cena, questa sera.” disse Evelyn.

Ti ringrazio, Evelyn! Ci farebbe piacere.” disse Blair.

Davvero? Non a …..” Chuck non riuscì a finire la frase.

Davvero!” disse Blair acidamente.

Adesso, dobbiamo proprio andare. Ci vediamo stasera.” disse Evelyn andando verso la porta.

Sì, Evelyn ha ragione... E.. Chuck, mi ha fatto davvero piacere conoscere la tua famiglia. Sei un buon padre.” disse Bart dandogli una pacca sulla schiena.

Grazie, davvero.” disse Chuck.

Quel davvero era un 'davvero' sincero, era sorpreso che suo padre gli avesse fatto dei complimenti, non era mai accaduto prima, neanche quando prendeva un buon voto a scuola o quando aprì il Victrola.

Ciao anche a voi, a stasera.” disse Bart toccando la testa coperta dei bambini (indossavano ancora l'asciugamano.)

A, stasera.” dissero Alex e Mark felici.

Ciao, bambini, ciao Blair.” disse Evelyn.

Ciao.” dissero insieme.

Buona sera UESiders ;D

Grazie davvero a tutti! :)

Francy: perdonami ma avevo già scritto il capitolo, poi Bart è una figura che mi stà particolarmente a cuore.

Il prossimo capitolo, sarà sicuramente breve, perchè riguarderà un flashback, più precisamente sapremo cosa hanno combinato Alex e Mark nell'ufficio di Chuck :D I prox capitoli in generale saranno un alternarsi di: FlashBack, One-shot e capitoli dellla FF. Pubblicherò sempre su questa storia :)

Vi piace l'idea del ritorno di Bart?

Lasciatemi un commento mi raccomando e mi rivolgo anche alle 160 lettrici silenziose, niente paura, lasciate un commento, anche una critica sarà ben accettata.



XOXO.

D.

Alex: http://imageshack.us/photo/my-images/210/desktop0.jpg/

Mark: http://imageshack.us/photo/my-images/13/k2495820.jpg/



  
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