What's a boy to do?

La porta della stanza si aprì: lo studio era apparentemente vuoto. Gli occhi del ragazzo scrutarono le pareti attraverso la luce soffusa.

-C'è qualcuno?- Disse cercando di reggersi in piedi.

-Taylor è uscito-.

Dave volse lo sguardo in direzione della voce: Nate era sdraiato sul divano a faccia in su, intento a leggere un libro il quale titolo, in quell'oscurità, era indecifrabile.

-Ah- rispose secco e nervoso allo stesso tempo. -Bhe...in realtà non cercavo Taylor...- continuò, imbracciando la chitarra che stava sul sofà sul quale si sedette subito dopo.

Nate, quasi stupito, si mise seduto. -Oh-Oh! Dave Grohl che non va a caccia di Taylor Hawkins! Sicuro di stare bene?- ribattè malizioso.

- Ah-Ah, spiritoso...- rise l'altro, appoggiando le dita sulle corde.

Ci fu un attimo di silenzio. Dave era concentrato a guardare il manico della chitarra, mentre Nate lo fissava a gambe incrociate sul divano, con il libro ancora in mano e un sorriso sul volto.

-Hai scritto una nuova canzone?-

-Si..credo. Voglio dire, non l'ho finità.-

-Potresti farmela sentire?-

-Voglio fartela sentire-.

Il bassista si mise comodo con la schiena appoggiata e pregò Dio che non fosse uno dei suoi scherzi e che quella canzone non fosse un'ennesima presa in giro nei suoi confronti. Chiuse gli occhi e lasciò cadere la testa all'indietro nel momento in cui Dave, dopo l'arpeggio, iniziò a cantare. La sua voce giungeva come un sussurro.

 

Disenchanted lullabyes, 

Sing me yours i'll sing you mine

Sing with me now what's a boy to do

What's a boy to do?

 

I may be scattered,

A little shattered,

What does it matter?

No one has a fit like i do

 

Whisper with me pass the time

Whisper for-

 

Nate era così concentrato ad ascoltare che quasi non si accorse che Grohl aveva smesso di suonare proprio nel mezzo della strofa.

-Dave, ma perche ti sei...- e così dicendo sgranò gli occhi nel ritrovarsi il viso del cantante davanti al suo. Fu scosso da un brivido mentre incrociava i suoi occhi scuri. Le sue braccia erano tese con i palmi sul divano, in modo da bloccare un'eventuale fuga di Nate, il quale stava chiaramene iniziando a tremare. Riuscì a percepire un odore di alchool dalla sua bocca socchiusa mentre lo accarezzava con la mano sinistra.

-D..Dave...cosa stai facendo..?- balbettò ansimante Mendel, cercando di mantenere lo calma.

L'altro non rispose. Con il viso si avvicinò al collo del bassista. Quando le sue labbra toccarono la pella calda, Dave potè avvertire un fremito da parte di Nate. La sua bocca saliva sempre di più, fino a venire a contatto con il suo orecchio. Strinse gli occhi mentre l'altro sussurrava.

-With this ring you will be mine

With this ring i'll multiply

With this ring surrendering to you

What's a boy to do?-

Nate si lasciò scappare un gemito.

Le mani dell'altro alzarono lentamente la sua maglietta, accarezzandolo quella pelle ormai tremante. Le mani del bassista lasciarono cadere rumorosamente il libro a terra e afferrarono i fianchi del batterista. Neanche lui sapeva cosa stesse facendo. Sapeva benissimo che, svanito l'effetto dell'alchool, di lui non gli sarebbe più importato. Anzi, probabilmente si sarebbe dimenticato tutto. Nella sua mente sarebbe tornato Taylor. Ma, a dire il vero, a Nate quello non importava, almeno non in quel momento. La sua mente era come annebbiata.

Improvvisamente sentì che la bocca del compagno che si spostava. Sapeva probabilmente quello che stava per fare ma non voleva esserne sicuro. O forse sì? Percepì il respiro di Dave a pochi centimetri dal suo viso. Strinse forte gli occhi. Subito dopo le labbra del batterista s'eran già dolcemente posate sulle sue e a lui venne l'impulso istintivo di afferrargli il viso con le mani. D'un tratto si ritrovarono uniti in un unico lungo bacio, dove le lingue parevan danzare l'una con l'altra. Nate, però, tremava ancora. Restava sempre titubante mentre le mosse di Dave, più esperto, potevan sembrare quasi programmate. Grohl appoggiò le ginocchia sul divano e si mise a cavalcioni sule gambe di Nate, il quale, ormai, sudava come non mai.

Il moro appoggiò le mani sul suo petto e iniziò a baciargli lentamente il collo mentre l'altro si mordeva il labbro per cercare di contenersi. La sua lingua scivolava sulla pelle del bassista, il quale aveva appoggiato le mani sui fianchi di Dave, sempre con cautela.

Quest'ultimo, poi, tornò a soffiargli nell'orecchio. Un leggerò sospiro che fece sciogliere Nate in un secondo, assieme alle parole che ancora una volta gli sussurrava.

-Io sono l'unico che fa per te...-

 

Quella mattina dovevano ritrovarsi tutti in studio per vedere le nuove proposte per l'album. Chris, molto mattiniero, era già lì da un'ora quando gli altri arrivarono. Se ne stava seduto sul divano a leggere il giornale mentre Nate, seduto sul sofà, non riusciva a fare a meno di guardare quel divano con occhi sgranati, trattendosi dal rimettere da un momento all'altro.

Quando la porta si aprì, l'ora del ritrovo, le dieci, erano già passate da mezz'ora.

-Scusate il ritardo!- disse ansimando Taylor.

Chris abbassò il giornale e gli rivolse un gran sorriso. -Ah, ciao Tay!- Doveva essere di buon umore quella mattina. 

-Ehi Nate!- gli fece cenno Hawkins. -Diamine, sei bianco come un lenzuolo! Tutto apposto?-

Effettivamente non sembrava stare per niente bene. I suoi capelli rossi erano accentuati molto di più con quell'aria pallida che su ritrovava quella mattina, e le occhiaie scure non contribuivano a dargli un bell'aspetto: sembrava non avesse dormito tutta la notte.

-Eh? Ah, si, tutto bene...sono solo un po' stanco...- si limitò a rispondere lui.

-Scusateci il ritardo!- disse una voce che si sentiva ormai dal corridoio, mentre faceva tintinnare un mazzo di chiavi. -Non trovavamo più le chiavi dell'auto! Dalla fretta Tay stava per uscire di casa in boxer.-

-Evitiamo i particolari...- rispose ridendo l'amico mentre si ritrovava i capelli biondi tutti spettinati.

In quel preciso momento Nate avverti ancora un istinto più forte di andare in bagno a rimettere, ma preferì rimanere, almeno per non destare alcun sospetto.

Dave tirò fuori alcuni testi e alcune bozze su cui stava lavorando. Ognuno ne prese uno a caso ed iniziarono a dargli un occhiata commentando. L'unico che stava zitto era Nate. Aveva preso in mano un paio di fogli: su uno c'era scritta qualche nota e due o tre frasi in una caligrafia quasi illegibile, l'altra era scritta molto meglio. Riconobbe subito i versi che la sera prima gli aveva cantato. Era completamente scritta in penna blu, ma si accorse che una strofa e una frase in particolare erano state scritto con l'inchiostro nero, come se fossero fresche e qualcuno le avesse scritte in un secondo momento.

"I'm the only one that fits you"
 

In quel preciso istante lo stomaco di Nate si capovolse quasi del tutto al ricordo di quelle frasi sussurrate tanto intimamente a lui soltanto la sera prima e si affrettò a rimettere a posto i fogli, sperando solo che arrivasse presto l'ora di pranzo.

 

-Perchè lo hai fatto!?-

L'altro alzò il sopracciglio. -Fatto cosa?-

Nate lanciò in aria lo spartito, sentendo il calore salirgli in viso.-Non dovevi scrivere queste CAZZATE!-

Dave si guardò le unghie con non curanza.-Non le chiamavi "cazzate" quando te le ripetevo ieri sera all'orecchio...-

A quel punto il bassista non potè fare altro che rimanere in silenzio, mentre le guance gli si arrossarono per la vergogna. Sentiva che Dave in qualche modo ci godeva. Aveva capito che gli stava facendo male, si stava solo divertendo. Nate cercò di mantenere la calma.

-Almeno potevi non mettere le stesse identiche parole...- rispose Mendel, sperando sempre che qualcuno come Taylor o Chris non entrasse da quella porta.

-E' solo una fottutissima canzone, di che ti preoccupi?- disse ridendo il compagno, mentre si alzava.

Nate girò il volto ormai paonazze. -Se lo dici tu...-

Non fece caso neanche a dove i passi stavano andando. Sentiva la suola delle scarpe di Dave muoversi nella stanza, ma era convinto si stesse dirigendo verso la porta. Fu quasi una sorpresa quando sentì nuovamente uno sbuffo d'aria alle sue spalle. Fece un balzo quando se lo ritrovò davanti mentre si girava. Dave potè notare ora, con maggior precisione, il viso pallido del bassista e quegli occhi spalancati: gli faceva tenerezza.

-Che vuoi?- fece questi, secco.

Grohl ancora non rispose. Si limitò ad appoggiare delicatamente le labbra sulle sue. Lui non si oppose nemmeno. Assaporò quel dolce bacio che, ormai, non puzzava più di alchool. 

-Niente- disse l'amico staccandosi e mostrandogli un sincero sorriso. -Ti ringrazio in anticipo per non dire niente a Taylor-.

E, così dicendo, si avviò verso il corridoio lasciandolo da solo in quella stanza che ora sembrava così grande e vuota. Nate rimase fermo nella stessa posizione in cui l'aveva lasciato. Immobile.

Dalla sua bocca si potè udire una voce sottile e tremolante, mentre il suo colorito si faceva più roseo. 

-Fanculo, Dave...-




JuliaDream_
Ok. Questa cavolata è la mia prima storia slash sui Foo Fighters.
Tutto è nato da uno stupido gioco in cui, con coppie a caso, dovevo scrivere tre righe su una coppia slash. E mi uscirono fatalita Dave e Nate. Quello che scrissi è che nell'anyeprima. Da cosa nasce cosa e sono finita per scrivere una storia attorno alla canzone Disenchanted Lullaby. E' bellissima ojdhoehjdowhe
Vabbe. Niente, spero che vi sia piaciuta LOL
Jules