"Giulia, qual è la cosa che ti fa più paura?"

"Uhm.... perdere coloro a cui voglio bene. E per te?"

"Non lo so..."

"Dai! Ci deve essere per forza qualcosa che ti tiene sveglio la notte!"

"Davvero, non saprei. Ci sono molte cose che mi fanno paura. Decidere è difficile..."

"Uff..."

Giulia si raggomitolò nel sacco a pelo. Carlo restò a guardare il soffitto buio della villa. Che cos'era la cosa che gli faceva più paura? Quella cosa che lo terrorizzava? 

Nella villa erano in cinque. Erano i suoi compagni di classe, e insieme avevano organizzato una festa. Alla fine si erano fermati a dormire lì. Carlo guardò verso il suo migliore amico, Pietro. Lo faceva sentire sicuro. Almeno il suo affetto era una delle sue poche certezze.

Si addormentò, pensando ancora a quella domanda, che lo assillava. 

Verso le due di notte si svegliò, con un presentimento.

C'era qualcosa che non andava. Non sapeva nemmeno che cosa, ma sapeva che qualcosa c'era. Si guardò intorno e vide che stavano tutti dormendo. Si alzò silenziosamente, e andò in punta di piedi in cucina. Prese un bicchiere d'acqua e cerco di tranquillizzarsi.  Eppure aveva sempre una strana sensazione, come se stessa per accadere qualcosa. Qualcosa di brutto.

Un coltello spuntato dal nulla gli trapassò il collo, senza lasciargli neanche il tempo di urlare. 

Cadde a terra, morto, e il suo sangue che si spargeva sul pavimento diede inizio all'incubo peggiore che quella compagnia potesse immaginare.