"Stat rosa pristina nomine"*
 
Il nome, tutto il tuo passato. Il nome, tutto il tuo futuro…
Nessuno di loro  ha più passato e futuro, le carte si sono mescolate, i legami del mondo si sono allentati, le leggi del tempo si dissolvono.
Che cos'è un nome? Forse solo un'altra maschera per non rivelare l'essenza di te.
I nomi sono profondi e magici, non si danno senza ragione, non si rivelano senza fiducia.
Il tuo vero nome è…. Il mio vero nome è…
C'è, dentro quel nome, il vero nome, l'essenza dell'anima. Non è una cosa da lasciare che tutti sappiano. Oh, la rosa  certo conserverebbe il suo profumo e Fay e Kurogane, e Shaoran e Sakura sarebbero sempre loro stessi anche con altro nome. Sarebbero forti e fragili e innamorati e disperati. Non stanno mentendo, la loro maschera è trasparente, non nasconde paura e coraggio, saggezza e follia, desiderio e vendetta.
Ma è solo quando si rivelano l'un l'altro il vero nome che si regalano insieme anche l'anima immortale.

***
 
Ricordi Fay? Anzi, il tuo vero nome è Yui, dico bene?
Yui.
Tu mi hai ucciso.
Ricordi? Cosa? Un confuso vorticare di immagini. Sono le tue? Sono le sue? Non sai più distinguere, non sai più il tuo nome, non sai più chi sei. Vuoi solo morire ma non puoi, promesse che non riesci a mantenere, desideri che non riesci ad esaudire.
Il problema è che quello di sotto ha chiesto di far uscire te, Fay.
C'è stato mai qualcosa che hai potuto fare di tua volontà  Yui?
Quelli erano i ricordi di Fay?
Inganni, menzogne, maledizioni. Un bambino morto che parla con la voce della tua colpa. Anche questa è una menzogna. Sono tutte bugie, sei vissuto in una gabbia di bugie, la sola colpa che hai è quella di essere nato.
Perdonami Fay.

***
 
Lo giuro sul mio vero nome, che solo alla mia signora è dato di conoscere.
Yoo.
Torna vincitore.
Il tuo voto, il tuo giuramento, il tuo credo. Tu non volevi riavvolgere il tempo, non avevi desideri proibiti, solo quello, così umano, di tornare a casa. Solo quello, così da cavaliere, di riavere la tua spada.
La tua spada, che era quella di tuo padre, il tuo drago d'argento che taglia ciò che deve tagliare.
Ora ti specchi negli occhi lucenti della tua signora e sei pronto a partire di nuovo verso mondi e battaglie lontani… perché il tuo posto è con i tuoi compagni, il tuo dovere è quello di difendere… il tuo desiderio lo sa solo il tuo cuore.
 
***
 
E voi, anime perdute, che vi siete cercate, inseguite, sfiorate, lasciate, qual è il vostro nome? Ecco,voi avete lo stesso nome. Ve lo gridate nell'attimo prima che le vostre mani si separino di nuovo, in quel vortice che vi allontana, ma che è anche promessa di ritorno.
Il mio vero nome è…
Il mio vero nome è…
 
Tsubasa.
 
 
 
* Bernardo di Morlay citato (con una variante) da Eco nella conclusione del "Nome della Rosa".  Scelto per contrasto al verso di Shakespeare "La rosa, anche se non si chiamasse rosa, conserverebbe il suo profumo".