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Autore: MadLucy    06/11/2011    4 recensioni
Provo solo tenerezza,affetto per quel ragazzino esile e insicuro che non sapeva mai come comportarsi,per quel bambino rinchiuso in una stanza buia.
Ma non sono lui. Non mi fai più paura,Medusa.
Crona/Maka
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Crona
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                               In memoria di

                                                                                Medusa Gorgon

                                                                               30 Marzo 2009


Fisso questa lastra di pietra. Grigia,consumata,coperta di muschio. Un mazzolino di fiori di campo neri e grinzosi di fronte.
Venire qui non è una scelta indolore. Vedere il tuo nome,inciso,impresso,definito mi fa sempre sussultare.
Non era tutto un incubo. Tu sei esistita sul serio. Quel capitolo passato della mia vita è reale,almeno quanto quello che sto vivendo adesso.
I mesi seguenti alla tua morte non sono stati facili,sai?
Piangevo,quando l'oscurità calava. Di giorno no,di giorno mi costringevo a sorridere.Ovvio,perchè non avrei dovuto?
Avevo paura. Tu tornavi sempre,in un modo o l'altro. Cosa mi poteva far credere che non saresti ricomparsa,ghignando,in un vicolo buio,a schernirmi perchè pensavo di essermi liberato di te?! Era già successo,dopotutto.
Ma nessuno si rendeva conto di quel terrore che alimentava orrendi incubi,in cui la tua mano usciva dalle fiamme dell'inferno e mi afferrava.
Nessuno capiva,eccetto lei. Lei ha sempre capito.
Veniva,la sera. Apriva la porta in silenzio e mi fissava.Insostenibile.
Scoppiavo in pianti furiosi,per il tanto che avevo perso,per il troppo che che mi era stato negato. Lacrime bollenti,represse,trattenute,accumulate in anni d'agonia scivolavano rapide sulle mie guance,liberandomi di tutte quelle emozioni prigioniere nella mia anima tormentata,che finalmente trovava pace fra le sue  braccia.
Crona,Crona,sussurrava Maka carezzandomi i capelli.Non può più farti del male.E' finita.
Era vero. Era finita. Ero libero.
E una sera,dopo infinite notti di dolore e paura,non piansi più. Non sgorgava più nulla dai miei occhi,le nubi si erano diradate dalle iridi.
L'era degli incubi si concluse. Avevo trovato,nel profondo del mio devastato,lacero cuore la serenità.
O meglio,aveva trovato. Lei. Maka.
Lei che da subito ha creduto in me,nel Crona celato sotto il demone.
Lei che mi ha indicato la strada,sorreggendomi e aiutandomi in ogni momento.
Lei che mi ha rincuorato quando la malinconia mi travolgeva,quando il panico mi assaliva.
Lei che ha lavato lacrime e sangue dalle mie mani,dalla mia anima macchiata da chissà quanti crimini.
Lei che mi ha trovato,oltre tutta qull'oscurità,scavando e cercando con pazienza.
Che mi ha fatto conoscere me stesso.
Le dovevo tutto. Le dovevo la vita,la felicità,la tranquillità. L'amore.
Sì,perchè solo con l'amore Maka potè liberarmi da tutto il male che tu,con l'odio,avevi creato in me.
Solo qualche anno dopo la tua morte decisi di far costruire questa lapide. E sai perchè?
Perchè io non ho scelto di dimenticare tutto ciò che mi hai fatto. L'ho accettato,l'ho archiviato e ho voltato pagina.
Ora riesco a conviverci,con tutti questi ricordi.
Provo solo tenerezza,affetto per quel ragazzino esile e insicuro che non sapeva mai come comportarsi,per quel bambino rinchiuso in una stanza buia.
Ma non sono lui. Non mi fai più paura,Medusa.
Maka si rifiuta di venire qui. Dice che non meriti nemmeno una crocetta di latta impiantata a terra,nemmeno un lumino in chiesa.
Forse a ragione. Ma sono pur sempre tuo figlio. Mi hai pur sempre messo al mondo.
Chiedimelo adesso,Medusa. Chiedimi se sono felice.
Con al fianco la donna che amo,libero da te.
Sospiro,raccolgo i fiori appassiti e ne poso altri. Margherite,grandi e bianche.
Il primo fiore che ho portato a Maka. Il mio preferito.
-Papà,di chi è questa tomba?-
La vocetta acuta e squillante di mia figlia mi distrae dai miei pensieri. Mi giro.
Mi sta fissando curiosa,con gli splendidi occhi verdi di sua madre,le corte treccine rosa pallido che dondolano al vento.
Sorrido. -Un giorno te lo racconterò.-
Aggrotta adorabile le sopracciglia. -Promesso?-
-Promesso. Su,andiamo.-
La prendo per la manina. Un ultimo sguardo alla lapide,uno solo.
E poi via. Lontano dal mio passato,verso il mio presente.





Note dell'Autrice: Ciao a tutti gente! Questa è la prima storia che posto qui su EFP su Soul Eater (che posto,non che scrivo naturalmente! Se non rovino tutte le serie che mi piacciono con le mie schifezzuole non sono contenta XD),il fantastico anime e manga che mi ha fatto conoscere la mia migliore amica.I personaggi sono...come dire,fantastici. Li adoro tutti. Sono uno più intrigante dell'altro. E naturalmente Crona mi stimola la vena creativa in modo allucinante,almeno tre quarti delle storie che scrivo sono su di LUI,(perchè vivo con la certezza che sia un ragazzo)e su Maka.Cioè,lei e Soul sono una bella coppia,sì,ma...SONO SCONTATI!!!Avanti,il protagonista che si innamora della protagonista...che barba. Poi è una mia personale opinione eh.Non prendetevela!!!E su questo sito mancano CroMa.
Non preoccupatevi,
rimedierò io!!!(sorriso preoccupante).Okay,ho rubato anche troppo del vostro tempo.La lasciate una recensioncina?Giusto per vedere se vi è piaciuta!
Lucy







                       

                                                                                

  
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