Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: manicrank    06/11/2011    6 recensioni
Piccola one-shot su Ciel e Sebastian. Cosa accadrebbe ai due, se esistesse qualcosa in grado di redimere un demone? Cosa accadrebbe, se quel qualcosa, è condannato con lui per l'eternità?
Genere: Dark, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come una piuma sento la tua mano scivolarmi sul viso.

Sta asciugando le lacrime calde che mi colano dagli occhi e mi finiscono tra i capelli color antracite.

Ora i tuoi occhi rosso cremisi si puntano nel mio.

Un ombra passa dietro le tue pupille.

Vorrei eliminare le preoccupazioni che ti stanno facendo indugiare.

Vorrei poter dire di conoscere davvero Sebastian Michaleis.

Non mi è concesso però, amarti.

Non mi è concesso, asciugare le tue guance, rigate dalle lacrime. Sgorgate forse da quei pozzi sanguigni, per causa mia.

È dolore forse quello che adesso ti sta facendo voltare?

Hai forse paura che vedendoti così, io mi possa spaventare? Che ti possa odiare?

Non è andandotene via che risolverai i tuoi problemi.

Non è così che risolverai la faccenda.

“Sebastian!” ordino, e ti vedo sussultare. Le tue spalle si muovono appena, mentre ti volti. Hai lo sguardo basso ed il viso nascosto sotto la lunga frangia nera.

“My lord?” chiedi. La tua voce trema.

“Ti ordino di...” no, non è così che voglio che vadano le cose! “No... ti chiedo, vorresti rimanere qui con me... e spiegarmi?” anche io ho abbassato lo sguardo, e sono pronto a qualsiasi tua reazione. Forse anche agli insulti che potresti lanciarmi.

Eppure avanzi, i tuoi piedi raggiungono il bordo del mio letto a baldacchino.

Unico testimone di quello che è accaduto.

Ti siedi sulle lenzuola sporche e ti torturi le mani.

“Bocchan” ti ignoro. Abbiamo litigato fino ad ora per questo motivo, e tu ancora continui?

“Ciel” indurisci la voce nel pronunciare il mio nome, prima solo sussurrato.

“Ciel...ti prego... è difficile...” non hai il coraggio di guardarmi e vacilli.

“Perché deve essere difficile?”

“Sto mandando all'aria il vostro... il tuo... matrimonio” in effetti, questa è l'unica verità che ti sento dire da molto tempo ormai.

“Domani tu, devi sposarti con la signorina Elizabeth” alzi la testa, e posso vederti di nuovo in volto. I tuoi occhi vagano smarriti sul mio corpo, ma non leggo né malizia né pietà in essi. Solo tanto affetto. Mi si stringe il cuore, non so perché prima ti ho aggredito così, e mi sto pentendo di averlo fatto.

“Lo so”

“Non posso quindi intromettermi nella vostra relazione”

“Sono anni che ti intrometti”

Non sai che ribattere. Non sono stato io ad iniziare il nostro rapporto. Sei stato tu, una sera piovosa di dieci anni fa. Eri annoiato forse. Ed io quanto te. Il resto sono solo castelli di carte che ci siamo costruiti intorno per mascherare l'atto puramente pratico. Etica, forse è perché ho dei sentimenti anche io, sapere che stavamo insieme solo per... mi avrebbe davvero spezzato il cuore. Nemmeno riesco a pensarci. Nemmeno riesco a pronunciare quella semplice parola che ora è abusata dai giovani.

“È vero, non ho scuse... ma io non voglio perderti Ciel...”

“Quante stronzate che escono dalla tua bocca lussuriosa... demone” anche se non vorrei, ti sto vomitando addosso tutto il mio odio. Ma non è verso di te. È verso quello che io sono diventato dopo aver conosciuto te.

“Perché?” chiedi disorientato dalle mie parole. Perché? Perché ti amo. E tu no. È semplice. Se continuassi ad illudermi così... ne sarei felice. Domani sposerò mia cugina. Domani compirò ventuno anni. Domani... domani tu te ne andrai, forse. Non resterai al mio fianco. Non dopo aver scoperto che la setta che ti ha evocato, su cui io volevo versare la mia vendetta... è stata già distrutta. È stato quello shinigami... Grell, e Ronald Knox... lo hanno fatto al posto nostro. Hanno eliminato una parte del nostro contratto. Niente più vendetta per Ciel Phantomhive, niente più anima per Sebastian Michaelis.

“Perché... non sei forse tu quello che si approfitta di tutti, senza mai amare nessuno? Non sei forse tu la lussuria in persona?”

“Ero questo... prima di conoscere te!”

“Stronzate!”

“Ciel!”

“Stronzate!” urlo, tirandoti un cuscino in pieno viso. Non è di certo un colpo in grado di farti male, ma sembri traballare, perdi quasi conoscenza. È la prima volta che ti vedo in questo stato.

Ti alzi, riprendi a piangere. Strano per un demone. Non dovresti farlo.

Giurerei che più di una volta ho sentito il tuo cuore battere. Molto debolmente. Ma batteva.

“Ciel, permettimi di spiegare...”

“Vai allora. Sono tutt'orecchi”

“Noi demoni, siamo stati rinnegati dal regno dei cieli, e siamo condannati all'inferno finché non riusciamo a redimerci”

“Va avanti” sono tornato calmo ed il tuo racconto si fa interessante. Un barlume di speranza mi si accende dentro. È una fiammella che mi urla: Amore! Ed io tento di sedarla, per non rimanere coinvolto. Sarebbe solo puro masochismo.

“Nessun demone sa come e quando ottiene questa... redenzione. È una cosa che va scoperta... con il tempo” fai una pausa, tossicchi, poi ti alzi e prendi qualcosa da un cassetto. Non ho capito bene cosa, e sono curioso di vedere cosa hai in mente.

“Credevo che fosse solo una leggenda... invece, invece ho scoperto che non è così. Affatto. Si narra tra la mia gente, che la redenzione per i lussuriosi, sta nell'amore. Non un semplice amore. Solo quando un demone tornerà ad amare in modo puro, non perché vuole divertirsi... ma perché prova qualcosa verso qualcuno... allora otterrà la redenzione”

“Quindi?” dico seccato.

“Quindi... in questi anni, in cui sono stato con te... non nego che le prime volte era per... attrazione fisica... ma ora le cose sono cambiate...” mi prendi una mano e te la porti al petto. Posso sentire chiaramente il cuore battere, i polmoni dilatarsi ed accogliere aria. Poi la fai scivolare sul tuo polso. Sento sangue passarti nelle vene.

Ti tocchi le guance bagnate. Sono lacrime vere, allora, quelle che ti hanno rigato le gote.

“Non so te... ma io, penso che, amare te, sia stata la mia redenzione”

Sono confuso. “Che vuoi dire?”

“Voglio dire Ciel... che grazie a te, grazie al tuo amore... sono... tornato umano” prendi un coltello. Ecco cosa avevi preso prima. Sono allarmato. Cosa vorresti farci? Se è vero che sei tornato umano, vorresti ammazzarti?

“Sebastian”

sorridi e ti passi il coltello su di un dito, tagliandoti. Vedo chiaramente il liquido cremisi scivolarti tra le dita e finire sulle lenzuola.

“Sono umano Ciel... in tutto e per tutto...”

Ancora non capisco dove tu voglia arrivare.

“Ciel... se sono tornato ad essere uomo... è grazie a te... ho trovato in te... l'amore”

“E... con questo?” non voglio negare che sto esultando con tutto me stesso.

“Con questo, domani non sposare Elizabeth, non sposatela mai. Resta con me... Ciel”

Porti una mano al mio mento e lo sollevi con due dita, avvicinandolo al tuo. Le tue labbra morbide vanno a solleticare le mie.

 

 

Apro gli occhi. Le immagini che fino a poco tempo prima si affollavano nella mia mente sono svanite. Fantasma di ricordi passati. O forse sogni.

Mi giro e ti vedo, disteso sul letto, con una mano sul ventre e gli occhi chiusi. Dormi. Mi è sempre piaciuto vederti dormire. È una cosa così insolita. Come vederti mangiare.

Sfioro con due dita il tuo profilo perfetto, il naso, la bocca, il mento. La tua pelle diafana sembra ancora più pallida di mattina presto. Forse è vedendoti così, ma i miei dubbi svaniscono. Non sono solo sogni. Sono ricordi di una realtà vicina. Appena un anno fa, quel pomeriggio triste, quando abbiamo litigato. Quando sei tornato ad essere Sebastian Michaelis. E non più il mio diavolo di maggiordomo.

Non ho più il marchio nell'occhio destro. Tu non hai più alcun simbolo sul dorso della mano. I tuoi occhi sono rimasti rossi. Sembrano davvero braci provenienti dall'inferno. Ogni volta che li guardo mi perdo e vorrei non uscire da quel labirinto di emozioni, sempre in tumulto, dentro di te.

Forse è vero che per ogni uomo c'è l'anima gemella. Forse è vero che per ogni demone, c'è la redenzione.

Non saremo accolti in paradiso. Forse nemmeno all'inferno. Condannati nell'eterno crepuscolo di due innamorati. Non morti e non vivi. Solo destinati a camminare con le mani intrecciate. Tu, Sebastian Michaelis... ed io... Ciel Phantomhive. Quel giorno condannati dai cieli e dagli inferi a vivere come uomini una vita infinita.

Per i demoni non c'è redenzione. Però, per ogni demone c'è un anima gemella.

Non è una punizione quella dei numi. È un dono. Vivere per sempre con accanto la persona che ti completa. Chissà quanti demoni prima di te sono stati benedetti così. L'unica condanna è l'eterna felicità.

Come piume sono le tue mani che mi stanno abbracciando. I tuoi capelli neri come le ali di corvo. Lo sai che se provassi a lasciarmi, ti chiuderei in gabbia? Saresti così mio per sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'autrice: Lo so. Dovrei stare ad aggiornare Roulette~ e Burial Applicant, ma non sono riuscita a trattenermi! È la mia seconda storia di Kuroshitsuji e mi piace un sacco. Recensite in tanti mi raccomando!

Pace&Amore.

Beyondy.

   
 
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