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Autore: snowbud    07/11/2011    3 recensioni
Raccolta di flash/Drabble/One-shot sulla coppia John/George - un giorno troverò un nome decente anche a questa, oh sì.
Dal primo capitolo, Shining sensations over your head:
Alzò lo sguardo al cielo dove il sole e la luna riposavano e milioni di schegge di stelle colorate si inseguivano ridendo. [...] Non vedeva altro, non sentiva i rumori.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: George Harrison, John Lennon
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Shining sensations, over your head.

Alzò lo sguardo al cielo dove il sole e la luna riposavano e milioni di schegge di stelle colorate si inseguivano ridendo.
Cominciò a ridere anche lui, per qualcosa che non conosceva ma che doveva essere tremendamente divertente.
Non vedeva altro, non sentiva i rumori.
Quando dopo qualche minuto – ora? Anno? Secolo? -  riacquistò i sensi, amplificati per lui-sapeva-cosa  – cosa? – si accorse di avere una persona affianco.
Si girò verso la persona. Era grande, rassicurante e profumava di buono.
Non sembrava stare molto bene, però. Gli era decisamente andato storto.
Posò la testa sulla sua spalla e sospirò, strusciando il naso contro il suo lobo.
“Hai visto il cielo, John? Stanno correndo…” disse trasognato, gli occhi che riflettevano quelle bellezze sfavillanti e colorate non dal cielo, ma dalla sua mente.
L’altro non lo ascoltava. Stava urlando.
Strano, pensò corrucciato, non si era accorto che stesse urlando.
O forse sì, ma non aveva voluto ammetterlo a sé stesso.
Ridacchiò, divertito dalla sua stessa confusione mentale – come si fa vedendo una mosca che cerca di oltrepassare una finestra chiusa sbattendoci contro – quasi fosse il burattinaio di una trappola progettata per lui stesso – come giocare a scacchi da soli, girando a turno la scacchiera.
“Mia madre, stupido George! La mia cazzo di madre!” gli rispose l’altro un millesimo di secondo dopo – millesimo di secondo che aveva passato rimuginando su… su cosa? – premendo forte le mani sulle orecchie e stringendo gli occhi, per non sentire le sue stesse grida – forse anche lui era vittima di una sua trappola?
George gli accarezzò piano le spalle, alzandosi poi appena per posargli un bacio sulla guancia – piano, pianissimo, come se stessa toccando un cristallo fragile o una goccia d’acqua.
Riuscì a calmarlo.
Poi si sdraiò sul prato affianco alle sue gambe – oh, erano in un prato?
Intanto le stelle continuavano ad inseguirsi sotto i capelli arruffati di George, e nel cielo immenso, che quella notte sembrava così vicino. 













There moves a thread that has no end.
(FALALALALAAAAAAA <3)

Sì, lo ammetto, l'idea originale era descrivere una specie di trip.
MA oltre al fatto che io non sono brava, si è aggiunto il fatto che la mia situazione mentale in questo periodo è esattamente quella di George nella FF, e ficco le interferenze del mio cervello letteralmente OVUNQUE, quindi OHYEAH! potete immaginarvi, sjsfoirjgoirjg.
(Figuratevi che ho fatto il compito di italiano in queste condizioni, ottenendo lo stesso tipo di delirio come risultato LOL <3).
Quindi beh, questo è ciò che passa il convento e__e
Grazie mille a tutti per l'attenzione, mi raccomanto NON mancate all'appuntamento con l'Introspettiva originale che sto per postare perché ci tengo :'|
Grazie ancora a tutti!
Hare krishna e tanta cioccolata u__u
   
 
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