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Autore: __Alibi_Echelon92    07/11/2011    6 recensioni
Non è una storia come le altre.
"Sono un'Echelon. C'è qualcos'altro che devo dire? Ah si, una cosa di vitale importanza: amo Shannon Leto e non me ne vergogno. Farei di tutto per quell'uomo, per loro tre, i miei tre angeli."
Quando l'unico modo per andare avanti è combattere, tu che fai?
Quando gli uomini che ti hanno resa una persona migliore decidono di dividersi, che decidi di fare?
Beh. Io combatto. Combatto per vederli di nuovo sorridere, INSIEME.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ti abbraccerei se non fossi tutto bagnato!” scoppio in una risata quasi isterica. Non riesco a credere di averlo di nuovo davanti a me, così vicino. Lo vedo che appoggia entrambe le mani agli stipiti della porta e va un po' indietro con il culo mettendo infine le labbra a cuoricino e chiudendo gli occhi. La mia faccia è un punto interrogativo, non capisco che cosa vuole e scoppio di nuovo a ridere. “Ma che fai?!”

“Voglio un bacio.” richiude gli occhi e rimette la bocca a cuoricino. Senza toccarlo gli stampo un bacio veloce sulle labbra.

“Entra che fa freddo.” gli dico sorridendo e spostandomi per farlo entrare. Mi passa davanti e non posso fare a meno di ammirarlo in tutta la sua bellezza. I bicipiti scoperti sono lucidi per la pioggia, le vene sono sporgenti, la canottiera per il peso dell'acqua è diventata aderente risaltandogli, così, la muscolatura del busto. I pantaloni anch'essi bagnati e abbastanza aderenti risaltano il lato B facendomi immaginare il tutto per bene. Lo guardo mentre saluta Jared e Chiara e sorrido. Le persone importanti per me sono davanti a me, anche se all'appello manca il mio carissimo Tomo.

“Vieni con me?” mi chiede Shannon mentre i dirige verso la scala che porta al piano di sopra.

“Arrivo.” lo seguo senza farmelo ripetere due volte. Entriamo in camera da letto, io mi distendo sul letto e lui inizia a levarsi i vestiti di dosso.

“Come stai?” mi chiede dopo essersi sfilato la canottiera e averla buttata per terra.

“Ora sto bene.” dico quasi imbarazzata. Mi alzo e vado a prendergli un asciugamano dalla cassettiera e glielo do. Nel modo di prendere l'asciugamano mi sfiora la mano e sento le guance colorarsi di rosso, un fuoco divamparsi dentro le mie vene.

“Dio, vieni qui.” mi tira a sé come non ha mai fatto e prende a baciarmi con una passione che riesce a lasciarmi senza fiato. Ha voglia di me, lo sento sotto i polpastrelli che volano liberi sulla sua pelle ancora fredda e umida. Sento la voglia che ha di far uscire quell'animale che da troppo tempo tiene in gabbia. Lo sento e non posso fare a meno di avere le stesse voglie, gli stessi desideri.

“Shan..” sussurro ansimante mentre lui si tuffa nel mio collo provocandomi i brividi.

“Rita..” dice lui con lo stesso tono mentre mi morde delicatamente il lobo dell'orecchio destro. “Ti amo..” mi sussurra appiccicando le sue labbra carnose sul mio orecchio. Sento il mio corpo protendersi verso di lui senza che io gli dica niente. Ogni singola parte di me lo cerca, lo vuole, lo ama.

“Ti amo anche io, Shan...” con le mani cerco le sue che stanno trattenendomi dalla schiena. Intreccio le mie dita alle sue e sciolgo quell'abbraccio passionale.

“Che.. Che fai? Ho fatto o detto qualcosa di sbagliato?” leggevo nei suoi occhi l'insicurezza e la paura di ferirmi ancora. Prendo il suo viso, abbastanza dimagrito, e punto i miei occhi nei suoi.

“Ora è tutto perfetto Shan. Non hai sbagliato. Non aver paura.”

“Come hai fatto a perdonarmi un'altra volta?” non mi guarda negli occhi ma prende la mia mano tra le sue e comincia ad accarezzarla dolcemente.

“Pensi di non meritarlo?”

“Beh...”

“Ti amo, bastardo di un Leto. Ti amo più di qualsiasi cosa esista su questo porco mondo. E' come se non potessi fare a meno di farlo. E' il mio cuore che me lo chiede e io devo accontentarlo. Ti amo davvero e non penso ci sia altra spiegazione... Tu mi avresti perdonato se la situazione fosse stata ribaltata?” mi guarda negli occhi e si schiarisce la voce.

“Non avrei potuto perderti...”

“Lo stesso è per me. Perderti sarebbe la cazzata più grossa che potessi fare. Tu sei il mio tutto, se perdo te è finita.”

“Chi ti ha portata da me?” mi sorride dolcemente. Quel mezzo sorriso che rimane in bilico tra la gioia e la tristezza, tra il dubbio e la certezza.

“Tu stesso.” rispondo decisa. “Tu mi hai fatta arrivare fin qui, la vostra musica mi ha spinta in questa avventura. All'inizio non immaginavo potesse andare a finire così... Ma ora sono sicura... Questa è la mia realtà.” lo abbraccio e lo bacio. Tengo duro per non spogliarlo e buttarlo sul letto. Stringo i denti, gli mordo le labbra facendolo sussultare. Lui mi stringe forte come se volesse fondersi con me per diventare un corpo solo. Lo sento ridere accanto alla Triad che ho tatuato sotto l'orecchio sinistro.

“Perchè ridi?” gli chiedo. Lui continua a stringermi e a darmi dolci baci sul tatuaggio.

“Lo vorresti un figlio da me?” la domanda che mai mi sarei aspettata da Shannon ora rimbomba nelle mie orecchie e sbatte senza sosta nelle pareti della mia mente. Ho sentito bene o è solo la mia immaginazione? Non riesco a muovere le labbra, non riesco a pronunciare quella sillaba, quelle due lettere che compongono quella risposta che forse i suo cuore si aspetta.

 

Rispondi, cazzo. Rispondi!

 

Urlo a me stessa. Niente, il silenzio più totale. Sento solo i nostri respiri mentre siamo ancora abbracciati. Il suo è impaziente di una risposta, il mio è spezzato da milioni di pensieri, da milioni di battiti. Tanti. Troppi. Sento l'aria mancare, le orecchie mi fischiano e comincio a sentire senso di vomito.

Shan... St... Sto per....” mi accascio sulle sue braccia come un peso morto. Sono svenuta. Svenuta nel momento, forse, più bello della mia vita. Svenuta tra le braccia del mio uomo.

 

Che cazzo ho che non va?

 

Mi sveglio.

Dove sono?” mi guardo intorno e non riconosco nemmeno una piastrella di quella stanza. “Che cosa è successo?” mi stropiccio gli occhi cercando di rendere la mia vista meno sfocata. Sono sola dentro ad una stanza che puzza di spirito. “Shannon...” pronuncio il suo nome inutilmente. Tutto ad un tratto una porta si apre ed eccolo che arriva.

Ma che ci faccio qui?”

Ti abbiamo fatto fare dei controlli ma è tutto ok.” mi dice allargando la bocca in un sorriso fantastico. “Mi hai fatto prendere uno spavento.”

Non so nemmeno perchè è successo... Scusa..”

Ma mi chiedi pure scusa? Sei proprio una bimba.” si siede sul letto e mi abbraccia dolcemente.

Shan...” sono indecisa se continuare la frase o meno ma decido di chiedergli spiegazioni. “L'ho sognato o mi hai chiesto veramente se io...” vedo di nuovo le sue bellissime labbra dischiudersi in un sorriso malandrino.

Te l'ho chiesto realmente...” mi accarezza il viso. Blocco la sua mano sulla mia guancia mentre l'altra mano la poggio sul suo cuore. Voglio sentire la reazione del suo cuore, voglio sentirla sotto il mio palmo.

Si, lo vorrei. Anche più di uno.” qualcosa colpisce la mia mano più volte ripetutamente. Un battito dietro l'altro. Il suo cuore sa esplodendo e i suoi occhi sono lucidi.

Non ti ferirò più. Questa è una promessa.”

Le promesse si mantengono, Leto.” l'ultima volta che ho pronunciato questa frase tutto è andato a puttane ma sento che questa volta andrà tutto a meraviglia.

Lo leggo nel suo sguardo.

Lo sento sotto la mia mano, il suo cuore mi sta parlando. 

  
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