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Autore: ausel dawn    07/11/2011    2 recensioni
Io sarò la chitarra di George.
Vi parlerò di quando ha scritto "Il sole", la mia canzone preferita, forse.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sun, sun, sun here it comes.
Sun, sun, sun here it comes.
Sun, sun, sun here it comes.

 


Era una splendida giornata di sole e George se la stava godendo dal giardino di casa sua. Il suo magnifico giardino, per lui era come un vero e proprio figlio.
Ad un certo punto si decise, non poteva sprecare la sua giornata semplicemente standosene seduto nel suo piccolo mondo.
Entrò in casa, dentro era molto più fresco.
Mi vide, ero lì che lo aspettavo come sempre, ero sua figlia, la sua adorata perla, la sua musa ispiratrice.
Dite quello che volete e pensatela come vi pare, ma l'uomo era innamorato di me.
Non sapeva come potesse essere possibile, ma c'era una forza mistica che ci teneva legati.
Un po' come aveva letto nei suoi libri di filosofia indiana.
Si piegò per prendermi.
Mi sfiorò dolcemente, nei suoi momenti più intimi mi parlava, quasi come fossi un essere vivente.
Uscì in giardino con me, la sua chitarra.
Si risedette rilassandosi, Pattie non c'era.. era felice.
Ormai le cose non andavano più tanto bene con la moglie, le liti erano all'ordine del giorno e lui non poteva farci niente,
come un bambino a cui rubavano le caramelle, era disarmato di fronte a quelle nuvole scure.
Scosse la testa come segno di ritorno al mondo reale, per ora scacciò via le sue nuvole.
Doveva suonare.
Già, ma cosa, si tortutò con questa domanda per un paio di minuti.
La risposta alla fine venne da sé, doveva creare una nuova piccola creatura!
Faceva caldo, troppo caldo per il chitarrista. Si portò i capelli all'indietro, un raggio di sole fece riaprire i suoi occhi dolcemente.
Il sole lo cullò in quel momento magico.
Lo guardò per pochi secondi, la sua luce era accecante, ma travolgente, voleva starsene tutto il tempo a guardarlo.
Un'idea prese forma nella sua mente.
"Forse tutto andrà meglio un giorno, il sole sarà lì con me..."
Cominciò a canticchiare qualcosa nella sua testa, senza rendersene conto stava emettendo parole,
delle parole dal suono dolce, armoniche, abbaglianti.
Proprio come il sole.
Cominciò a suonare qualcosa, mi sfiorò, amavo sentire la sua mano muoversi docemente nel mio manico, era dolce mentre lo faceva, era una carezza.
Prima un "Re" e poi cercò di cambiare un po' il ritmo, di mantere quasi sempre quell'accordo, ma di cambiare le regole.
Doveva fare solamente sua quella splendida canzone, doveva essere il sole, il suo grande amico.
Dopo un'oretta ebbe finito con la melodia, ma il testo? Come poteva continuare?
Guardò il sole ormai tramontare...
"Here Comes The Sun" pensò.
Doveva arrivare, venire a soccorrerlo dalla sua vita in cui era inciampato già da troppo tempo.
L'avevano scoperto con la droga.. si sentì profondamente in colpa, non era fatto di questo l'uomo che lui sognava di essere.
Doveva cambiare.
Solo la sua musica poteva salvarlo.
"Ehi, tesoro!" Pattie lo chiamò. Non la voleva vedere, aveva passato una così bella giornata da solo.
"Ciao amore!" mentì spudoratamente, non l'amava più.
"Cos'è quella lì?" chiese la ragazza indicando il foglio in cui era riportata la felicità di George.
"Mh, ah, un canzone.." rimase vago. "Oh, posso leggere?" "Ok" il chitarrista gliela porse.
"Che carina che è!" George si sentì offeso, non era solo carina, era sua figlia, quella che avrebbe voluto avere con la moglie, qualcuno a cui dare tanto amore.. ma Pattie non voleva!
"Ah, grazie Pattie" ormai mentire era un obbligo!
"E' per me questa canzone?" come si permetteva di affermare tale frase! Perché doveva essere concentrato tutto su di lei.
George mantenne la calma, come sempre, era un uomo fantastico, mi ritenevo fortunata ad essere sua.
"Certo!" le sorrise, "Un giorno tutto cambierà, staremo meglio, insieme, il disguido con la droga non accadrà più.. devo smettere.."
Mi sentii sprofondare, come poteva mentirgli in quel modo!? Cosa stava facendo il mio George?!
"Oh, che carino che sei! Dai, entriamo!", lui le prese la mano e mi lasciò a terra, da sola.
Guardavo la luna, era così bella, profonda, come il mio George.
Mi stavo innamorando di quell'uomo fantastico che mi portava sempre con sè che mi trattava con rispetto, che era innamorato di me!
Solo che quella strega me lo portò via, come sempre alla fin fine.
Stetti là tutta la notte, al gelo, sognando le mani di George scivolare e produrre la più dolce delle melodie.
Di quella profonda bugia seppi solo io e George, era il nostro piccolo segreto, il nostro segreto da innamorati.

 

Here comes the sun
little darling.

   
 
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