Fanfic su artisti musicali > Beatles
Ricorda la storia  |      
Autore: Lemon    07/11/2011    6 recensioni
Odiava l'estate, il caldo, le zanzare, le camicie che si appiccicavano alla pelle sudata dando quella sensazione fastidiosa. Lasciò perdere la nuova canzone e, sbuffando spalancò la finestra, affacciandosi sul panorama londinese. Sentì bussare alla porta, si abbottonò la camicia velocemente e a passo affrettato aprì, ritrovandosi davanti agli occhi color nocciola di John.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Titolo: Jealous Guy;
Autore: Limona la fattona, meglio conosciuta come LemonDan.
Fandom: The Beatles ( tanto amore ♥ )
Pairing: John/Paul ( Oh sì ♥ )
Raiting: Arancione ಠ____ಠ
Side Pairing: Paul/Jane, John/Cynthia ( accennati )
Avvertimenti: Si salvi chi può... bene. Slash, One-shot, alcuni linguaggi un po' volgari e di nuovo si salvi chi può e__e
Note: Com tugheder, raaait nau, ovah mi! Okay, faccio la seria ( AHAHAHAHAHAHA, no. ), questa slassssh è dedicata a una donna figa, ObladiOblada, che ogni volta appaga la mia sete di John/Paul ಠ____ಠ GraSSie :B

Luglio 1965

Faceva particolarmente caldo quel pomeriggio. Paul se ne stava seduto a lavorare su una canzone, anzi, dire seduto è troppo, dato che era con un piede poggiato contro il muro, mentre con l'altro contro la scrivania, la testa tenuta saldamente dal polso destro e con la sinistra impugnava la penna, con cui continuava a scarabocchiare varie stupidaggini, a partire da disegnini raffiugaranti mostriciattoli e a finire con frasi senza senso compiuto. Odiava l'estate, il caldo, le zanzare, le camicie che si appiccicavano alla pelle sudata dando quella sensazione fastidiosa. Lasciò perdere la nuova canzone e, sbuffando spalancò la finestra, affacciandosi sul panorama londinese.
Sentì bussare alla porta, si abbottonò la camicia velocemente e a passo affrettato aprì, ritrovandosi davanti agli occhi color nocciola di John. Abbozzò un sorriso e con un gesto gli suggerì di accomodarsi, facendo entrare uno spiffero di brezza dall'esterno. L'altro, impassibile, continuò a fissarlo dando l'idea di uno a cui è appena morto il nonno, corrugò la fronte e con una smorfia entrò sbattendo la porta sotto gli occhi perplessi di Paul. -Che hai?- Gli chiese quest'ultimo con tono preoccupato sfiorandogli la spalla amorevolmente.
Lennon lo squadrò, poi si accese una sigaretta e finalmente parlò. -Ho saputo che esci con una.- Disse freddo. -Una certa Jane Asher, sbaglio?- Paul annuì, non afferrando ciò che il compagno cercava di dirgli e sorridendo gli rispose con un "E' fantastica.
-Noi due abbiamo una relazione, se non te ne sei dimenticato, inculando quella.- Sibilò con rabbia che cresceva. McCartney sgranò gli occhi. -Tu, invece, sei sposato e hai un figlio, ma io non mi faccio questi complessi.- Controbattè stupefatto da quell'improvvisa affermazione. Eppure, era da molto tempo che si frequentavano, John aveva comunque sposato Cynthia, per mantenere una vita sociale credibile, come aveva detto. Però sapeva che in fondo in fondo, l'amava, però un'amore diverso da quello che si mostravano i due, ma l'amore è sempre pur amore.
-E' diverso!- Ringhiò facendo sobbalzare il compagno tremante. -E in cosa?- Domandò allora Paul, cercando di calmarsi, nonostante in quel preciso istante avesse voluto gridare via tutta la frustrazione che lo persuadeva. I suoi occhi verdognoli incontrarono quelli scuri di John, rabbiosi e addirittura inquietanti. -Tu... tu la guardi come se fosse preziosa, come fai con me, le accarezzi i capelli e le stringi la mano. Di solito lo dovresti fare con me.- Sembrò sottolineare l'ultima parola, facenso sentire l'amico in colpa, che sparì subito dopo vari ragionamenti. -Lennon, sei geloso?- Chiese soffocando un risolino in gola. John fece una smorfia. -Sì, cazzo, sei mio.- Sbottò, inchiodandolo al muro, dove sbattè mentre stava indietreggiando. Paul si massaggiò la testa dolorante e alzò lo sguardo sorridendo con aria piena di rassegnazione. -E io che dovrei fare adesso? Sto cercando da avere una vita sociale come la hai tu. John, non potremo continuare così in eterno, per quanto mi dispiaccia, e tu lo sai.- Parlò chiaro, con occhi malinconici. Lennon prese un altro tiro dalla sigaretta ed, espirando il fumo, la spense contro la scrivania. -No, non lo so.- Rispose alquanto infantile. E invece lo sapeva, lo sapeva meglio di tutti, ma cercava di illudere quella realtà fin troppo cruda ai suoi occhi. Si nascondeva, come un bambino che gioca a nascondino, dal dolore che essa procurava, coprendosi il viso con le mani e strizzando gli occhi fino a vedere varie figure indistinte e colori psichedelici. -Non fare l'immaturo.- Sibilò McCartney.
-Taci.- Ordinò l'altro sbattendolo nuovamente al muro e, sentendolo gemere dal dolore sorrise sentendo il potere scorrere fra le sue vene. Gli si avvicinò all'orecchio e gli baciò il lobo, mordicchiando dolcemente l'estremità. -Ripeto, potresti incularti qualsiasi donna, mio caro McCartney, ma quando sei con me, solo io posso avere il comando.- Gli sussurrò sensualmente sentendolo rabbrividire. Paul socchiuse gli occhi arrossendo e distolse lo sguardo mordendosi il labbro. -Sei diventato tutto rosso, Paul McCharmly!- Lo derise mentre si sfilò in un gesto fluido e veloce la maglietta. La rabbia sembrò sparita. Forse, pensò John, aveva solo bisogno di sentire la sua presenza, di sapere che il suo compagno non si era dimenticato di lui.
-J-John... - Mugolò il più piccolo. -Non mi sembra il modo...- Affermò guardandolo negli occhi. L'altro lo fissò perplesso per cinque secondi contati, poi s'illuminò. Gli poggiò una mano sul fondoschiena e l'altra sulla spalla e, elegantemente, lo sollevò. -C-Che fai?!-Esclamò allora. -Ho le gambe per camminare, non credi?!- Lennon ignorò il suo commento e gli baciò la guancia. -Cazzo, dovresti vederti, hai il viso di un colore simile al bordeaux.- Disse per poi poggiarlo delicatamente contro lo schienale del letto e con un sorrisino sghembo privò anche lui della sua camicia che finì a terra. Si chinò e giocherellò con la zip dei jeans, li slacciò e glieli tolse con un costante sorriso presente sulle labbra. 
Era da tanto che non lo facevano.
Accarezzò l'estremità dei boxer, facendo sfuggire all'altro un gemito. -Ti piace quando lo faccio io, eh?- Domandò ricevendo un "vaffanculo" casto e sincero dal compagno. Lo denudò completamente e ammirando il suo corpo perfetto sentiva crescere dentro di lui l'eccitazione che non l'abbandonava mai in momenti simili. Molto giusto, pensò. John lo guardò nei suoi occhietti innocenti verdi foresta e il suo cuore fece un balzo. Lo amava. L'aveva sempre amato e sempre lo avrebbe amato.
Afferrò il membro di Paul tra le mani e, dando un'ultima occhiata al suo viso, se lo infilò lentamente in bocca, succhiando il capo con movimenti circolari. Paul sentì una vampata espandersi per tutto il corpo e ansimò, accarezzandogli i capelli dolcemente. Da tempo desiderava di nuovo quel contatto, lo voleva sentire dentro di sè, sentirlo mentre gli sussurrava con tono lieve e appena percettibile che lo amava. Era diversissimo da quando lo faceva Jane, perché lui era John, il suo John. La persona che gli era stata accanto in tutti i momenti tristi e felici di quello che era per ora la sua vita ed era sicuro che gli sarebbe rimasto vicino per altre mille esperienze. C'era come un filo rosso legato al suo cuore che era collegato al cuore dell'altro. Con questi pensieri sentì crescere il movimento della lingua di John e gemette sempre più forte, mordendosi il labbro fino a venire.
-Scusa.- Mormorò accarezzandogli la guancia. John alzò la testa e lo baciò passionalmente, in una lotta di lingue umida che lo stava eccitando sempre di più. Arrivò al culmine.
Si liberò degli ultimi indumenti che gli erano rimasti addosso e lo penetrò con un gesto veloce e freddo. McCartney soffocò un grido e lo guardò con occhi colmi di dolore. -Questa volta sono io a scusarmi.- Sussurrò arrossendo leggermente, vergognandosi per un momento dei suoi istinti. Gli accarezzò la schiena e ansimò, muovendosi sempre più velocemente. Paul lo sentì uscire subito dopo l'orgasmo e, con un dolce sorriso sulle labbra si accoccolò sul suo petto sudato. -Ti amo.- Disse baciandogli il mento.
L'altro si stese sul letto e l'abbracciò sussurrando un'impercettibile "Ti amo anche io."
Non discussero più sulla loro vita sentimentale, com'era giusto che fosse, si amarono semplicemente come due fidanzatini.




*scappa in Alaska*

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Lemon