07/11/2011
6 recensioniLe urla di Damon arrivavano fino alla stanza di Stefan,che cercava in tutti i modi di non sentirle,di ricacciare indietro le lacrime per quello che stava accadendo nella camera accanto.Ancora una volta il maggiore dei fratelli si era cacciato nei guai per proteggere il suo fratellino,che aveva accidentalmente fatto cadere il vaso preferito della madre.Una cosa così banale e stupida che aveva portato a delle brutte conseguenze per Damon:Le solite frustate.
Il bambino,ormai, ci aveva fatto l’abitudine ma non poteva negare di sentire dolore.Oh,si e come se lo sentiva ma non avrebbe dato a quell’uomo la soddisfazione di vederlo piangere,non avrebbe visto scendere nemmeno una lacrima sulle sue guance,quell’essere spregevole non meritava le sue lacrime.Così il piccolo cercava di pensare ad altro,di non soffermarsi sul sangue che scendeva copioso sulla sua schiena e il dolore bruciante che gli fermava il respiro.
Uno.Due.Tre frustate.
Stefan gli stava dando affettuose pacche sulle spalle.Però!Era diventato davvero forte:Il suo fratellino stava dimostrando di avere carattere.Chi l’avrebbe mai detto,era davvero fiero di lui.
Quattro.Cinque.Sei frustate
La madre lo stava abbracciando,dandogli dei colpetti affettuosi sulla schiena. “Tesoro,tieni duro.Presto sarà tutto finito” Damon si sentì subito rincuorato da quelle parole,tanto da riuscire ad alzare lo sguardo sul viso della persona che,insieme a Stefan,amava di più al mondo.Stava piangendo.No,non doveva piangere;vederla così gli faceva male al cuore.Non voleva essere la causa delle sue sofferenze.
Sette.Otto.Nove.Dieci frustate
Gli amici si stavano congratulando con lui per essere riuscito a far rimbalzare il sasso sull’acqua per più di sei volte.Era sempre stato bravo a quel gioco,suo fratello lo definiva il migliore lanciatore di sassi che avesse mai conosciuto.Quel pensiero faceva sempre ridere Damon,poiché probabilmente era l’unico lanciatore che il fratello conoscesse.
“Và via” La voce tonante del padre,lo riscosse improvvisamente dai suoi pensieri,e con essa arrivò anche il dolore causato dagli squarci nella sua pelle.
“Sparisci dalla mia vista,Damon”Il bambino non se lo fece ripetere due volte e,senza dare mai le spalle all’uomo,uscì dalla stanza.
Una volta fuori,iniziò a correre a perdifiato,diretto alla sua camera da letto.Quello stupido vecchio,trovava sempre il modo di punirlo,che fosse una cosa grave come mancargli di rispetto o una cosa banale come rompere un vaso.Arrivato in camera,si chiuse velocemente la porta alle spalle.Ora voleva solo lasciarsi andare alle lacrime,sfogare tutto il dolore che aveva accumulato negli ultimi anni,fare a pezzi ogni cosa senza curarsi delle conseguenze,ma un forte bussare alla porta impedì uno qualsiasi di questi progetti.
“Cosa ci fai qui,Stefan?” Esclamò il maggiore,dopo aver aperto la porta.Le gote del fratellino erano rigate dalle lacrime.Aveva pianto,era così palese.”Ehy,Stefan.Cos’hai?” Damon chiuse la porta alle spalle del fratello dopo averlo fatto entrare e lo strinse in un abbraccio,mentre con una mano gli accarezzava la schiena in un gesto di conforto.
“Ti ho sentito urlare.Mi dispiace tanto,Damon.E’ tutta colpa mia,non avrei dovuto rompere quel vaso.Ti giuro..” la sequenza di scuse fu interrotta da un singhiozzo,che –insieme alle proteste del maggiore- non gli impedirono di continuare “..ti giuro che non volevo.E non volevo che tu ti prendessi la colpa di quello che è successo.Mi dispiace davvero tanto” Troppo tardi,Damon si accorse del fatto che il fratello stesse piangendo.Non era mai stato bravo a confortare il suo fratellino,a quello ci aveva sempre pensato la mamma.
Ma la mamma non c’è più,stupido.Ora tocca a te provvedere a Stefan.
“Non è colpa tua,Stefan.Ricordi?Badare a te è il mio compito.Che razza di fratello sarei se non lo facessi?”
“Ma..” Damon alzò un dito per farlo tacere.Gli occhi di Stefan erano pieni di lacrime non versate e lui non voleva che il fratello soffrisse.
“Nessun “MA “ Stefan.Smettila!Non è colpa tua.Vieni qui” Il maggiore accompagnò quelle parole ad un gesto delle braccia.Le aveva aperte in una muta offerta di un abbraccio.Il piccolo non esitò un attimo e corse a rifugiarsi tra le braccia di Damon.
“Sei il mio fratellino e ti voglio bene.Non dimenticarlo mai”
“Ti voglio bene anche io”
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“Sai,credevo di odiarti.Dopottutto mi hai dato tante ragioni per farlo,ma la verità è che:Non posso odiarti.Sei mio fratello e ti vorrò bene,per sempre.”