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Autore: Like_Never_Before    07/11/2011    2 recensioni
Una One Shot un pò strana, incentrata inizialmente sulla favola di Cappucetto Rosso ma ....?
Scoprite voi cosa significa continuando a leggere :)
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Commento d'autore :
Una one-shot un po particolare :)
Lascio a voi scoprire il motivo :P vi dico solo che l'apparenza inganna.
Come sempre i commenti sono ben accetti :3
D.x



*********************************

In un villaggio di qualche paese lontano, probabilmente dell'est , viveva una bambina.

Una delle più belle bambine che si fossero mai viste, sempre educata e solare.

La mamma e la nonna non avevano occhi che per lei, vivendo del suo sorriso e della sua allegria giorno per giorno da quando era nata.

Biondi capelli le incorniciavano il viso angelico, due pozzi d'acqua lucenti brillavano sopra al naso all'insù, conosciuta per la sua fervida fantasia e immaginazione.

Le avevano regalato un giubbino dal cappuccio rosso, e da quel momento non l'aveva mai abbandonato aggiudicandosi il soprannome di “Cappucetto Rosso”.

Un giorno la madre, alzatasi di buon ora per andare a lavorare, era scesa al pian terreno della casa e aveva iniziato a trafficare ai fornelli cercando di preparare del cibo caldo per la nonna che in quel periodo stava poco bene.

Cappucetto Rosso, sentendo un dolce profumo provenire dalla cucina, scese silenziosamente le scale che si affacciavano alla cucina e, intravedendo la madre, si avvicinò sbadigliando.

-Hey Mami- la salutò per poi sedersi al tavolo e fissare dubbiosa il grande cestino intrecciato poggiato sul tavolo.

-Ciao Brittany- rispose la madre girandosi appena, che aveva sentito i suoi passi, tirando fuori dal grande forno a legna una grande teglia bollente.

Le parole della donna interruppero lo sguardo incantato della figlia, facendola sussultare.

-Oggi avrei bisogno del tuo aiuto, Brittany- disse , prima di sollevare alcuni pezzi di focaccia appena sfornati per poi disporli con cura nel panno all'interno del cestino, mentre la ragazza annuiva incuriosita da quel compito misterioso.

-Devi portare questo cestino, è' la nonna che sta nel paese vicino- aggiunse prima di avanzare verso la grande credenza in legno,aprendo la grande anta mezza spalancata per cercare qualcosa in una delle mensole.

Si giro per guardare negli occhi la ragazza che la fissava incuriosit.

-Prendi anche questo- concluse, avvicinandosi per porgerele un grande vasetto di burro, che Brittany mise delicatamente dentro al vano diviso del cestino.

-E mi raccomando, torna presto e stai attenta- la ammonì , dandole un bacio sulla fronte dai capelli color del grano.

La ragazza, salutata la madre con un breve cenno della mano e un sorriso, uscì di casa partendo per andare a trovare la nonna.

La strada sterrata dove passeggiava allegramente Cappucetto Rosso passava attraverso un grande bosco costellato dai prati con fiori di tutti i colori e dimensioni e molti animali facevano capolino dalle rocce e dal terreno guardando incuriositi nella sua direzione.

Si ricordava bene cosa le aveva detto la nonna qualche tempo prima, mentre si dirigevano nella sua vecchia casetta in circonvalla.

“Mi raccomando, stai attenta al lupo cattivo che si aggira da queste parti”

Brittany rimuginò quelle parole terrificanti , mordendosi lievemente il labbro inferiore per poi scuotere la testa come per mandarle via.

Il suo sguardo ceruleo si posò di nuovo su quel luccichio di rugiada posata sull'erba, il forte odore di fiori le entrò nelle narici sprofondando fin dentro la sua anima.

Sentì l'impulso improvviso di correre a per di fiato in quel paradiso, di abbandonarsi a quella libertà fino a perdere i sensi.

-Se raccolgo un po' di mazzolini di fiori e gioco un po con gli animali non credo che possa capitare qualcosa, giusto un pochino- sussurrò a bassa voce, prima di lanciarsi all'inseguimento di una farfalla tigre che le era passata proprio davanti al naso, sbattendo le ali aggraziate quasi per invitarla a giocare non lei.

Passarono minuti interi, forse almeno una mezz'ora prima che la ragazza si rendesse conto che era ora di andare via, si era divertita tantissimo e aveva fatto tantissimi mazzolini di fiori.

-Ecco qua- disse , infilando una grande ghirlanda di fiori dei più disparati colori nel cestino.

Raccolse le sue ghirlande e i suoi affetti e iniziò ad incamminarsi per il sentiero oltre la fila di sassi che delimitava l'ingresso del cupo bosco quando una figura interruppe il suo passo leggero e trotterellante.

-Hey, piccola, ti sei persa?-

Brittany scostò il cappuccio che le copriva almeno metà della visuale, abbassandolo almeno un poco per poi guardare nella direzione della voce.

L'animale era appoggiato ad un albero giusto pochi metri più avanti e guardava nella direzione della ragazzina con sguardo affabile.

-No, vado dalla mia nonnina- rispose sorridendo alla buffa creatura che si stava avvicinando con passo tranquillo

-Abita molto lontano?- chiese incuriosito, squadrando brevemente quella appetitosa creaturina indifesa.

Gli occhi azzurri sorrisero, posandosi sulla figura che ormai era di fronte a lei, ignara del fatto che potesse essere cattiva o no.

-Oh, si- rispose lei – sta laggù, passato quel mulino che si vede da qui, nella prima casetta del paese-

rispose, prima di accennare qualche timido passo in avanti.

Il lupo sbuffò portandosi la mano sul muso , strattonando la pelliccia del volto, generando uno strano brusio di sottofondo che non faceva per nulla parte del paesaggio.

-Eddai signor regista, più che un lupo sembro un orsacchiotto peloso- sbottò la figura , prima di levarsi l'enorme maschera dal viso liberando una cascata di capelli scuri , il volto dal cipiglio arrabbiato e gli occhi corrucciati.

Brittany rise, avvicinandosi per tirare un buffetto alla guancia dell'amica che si lasciò maltrattare senza dire nulla, voltando semplicemente la testa nella sua direzione.

Gli occhi azzurri brillavano , una mano si posò sulla guancia ambrata della latina provocandole un sussulto.

-Stai benissimo invece, gli orsetti sono carinissimi- le mormorò con un sorriso, facendole perdere ogni pensiero contrario a quello spettacolo, incatenandosi allo sguardo profondo di Brittany.

-Santana, non abbiamo tempo per queste sciocchezze- sbottò Finn, alzandosi da dietro la scenografia di un enorme cespuglio colorato per guardare nella sua direzione a braccia incrociate.

La latina , girando il viso, lo fulminò immediatamente con uno sguardo accigliato e quello dovette arrendersi, abbassando gli occhi per poi sedersi ed aspettare.

Secondo me è tutto sbagliato fin dal principio- esclamò Rachel , facendo capolino da dietro il sipario con aria alquanto esaurita, gli occhi corrucciati nella direzione delle due ragazze in scena.

-Insomma, nemmeno Brittany sembra una vera Capucetto Rosso, guardate come recita – gesticolò , cercando di convincere gli altri della sua impeccabile opinione.

Saprei io a chi dare la parte - aggiunse , con un lieve battito di cigla generando i commenti annoiati dei suoi compagni di gruppo.

Cercava sempre di mettersi al centro dell'attenzione cercando di brillare più degli altri.

Un sorriso arricciato comparve sulla bocca della latina, che non perdeva mai tempo per lanciare una delle sue frecciatine sarcastiche, godendo come una matta nel vedere la gente in difficoltà.

-Io ti avrei dato la parte di strega cattiva ma peccato, è un'altra fiaba.- ghignò nella sua direzione

Rassegnati Berry - ringhiò acida.

Rachel balbettò qualcosa per poi stringere con una mano l'enorme stoffa della tenda, arrabbiata.

- Questo non è valido, voi le permettete pure di “amoreggiare” in scena senza battere ciglio? Cercò di difendersi imitando quelli che dovevano essere dei singhiozi melodrammatici.

-Ma smettila di fare così Rachel, sappiamo tutti che volevi tu la parte di Cappucetto Rosso, ammettilo- borbottò Kurt dall'altro capo del palco per poi alzare il viso e lanciarle una occhiata di sfida.

Stranamente il ragazzo stava difendendo Santana e Brittany, forse neanche se ne rendeva conto.

O forse a lui andava bene così dato che da sempre era nemico della Berry, aspirando a diventare grande Star.

il professor Schuester, alzatosi in piedi dal suo posto davanti al palcoscenico,osservava con sguardo del tutto poco contento in direzione dei ragazzi, massaggiandosi nervosamente la nuca con la mano destra.

Non sopportava quei soliti battibecchi all'interno del Glee Club, ormai per quel giorno c'erano state fin troppe parole, un mare intero di parole inutili, e lui non ne poteva veramente più.

-Basta così, per oggi le prove sono concluse- sentenziò sbuffando , attirando lo sguardo di tutti i presenti, anche quelli nascosti dietro agli attrezzi di scena.

Si sentivano tutti colpevoli ma con lo sguardo continuavano ad incolparsi a vicenda, sibilando commenti confusi prima di scendere uno per uno dalla scaletta laterale, lasciando tutte le scenografie al loro posto.

Santana , rimasta sul palco accanto a Brittany, osservò gli altri uscire dalla porta luminosa in fondo al grande salone, oltre la moltitudine di file e di sedie ordinate.

Gli occhi marroni cercarono quelli azzurri della biondina, intenti a osservare le scenografie di cartapesta con aria del tutto serena mentre con la mano ne tastava i colori.

-Sembrano vere, chissà se anche la polverina luccicosa per terra l'hanno sparsa i folletti – rise, alzando lo sguardo dalla sua posizione chinata per guardare il viso di Santana.

-Avranno saputo che passavi di qui e ti hanno preceduto- rise la latina abbassandosi a sua volta per sedere sul pavimento liscio del palco.

Abbassò lo sguardo , una nota di timidezza si nascose nei suoi occhi rivolti verso quella polverina argentea che imperlava i dintorni, luccicando a contatto con la luce dei fari.

-Grazie per le parole di prima- mormorò, quasi per non farsi sentire, mentre la biondina osservava incuriosita la sua espressione.

Santana sapeva esattamente di stare diventando rossa per l'imbarazzo quindi cercò di nascondere l'ultima frase con il primo commento che le veniva in mente, cercando di sviare l'attenzione di Brittany.

La ragazza abbozzò un sorriso tirato - Odio questo stupido costume- borbottò, stropicciandosi distrattamente la maglia marrone, abbassando lo sguardo mentre avvertiva chiaramente il suo cuore fare una capriola.

Brittany le alzò il mento con un dito, sorridendole -Io trovo che ti stia bene invece – rise, prendendola per mano e conducendola fino alle tende rosse, dove poco prima Rachel si era aggrappata nel tentativo di smussare la rabbia divampata dalla battuta di Santana.

La latina si meravigliò si quella iniziativa da parte della bionda, che ora aveva assunto uno sguardo totalmente diverso negli occhi e la fissava intensamente, continuando a spingerla verso la penombra delle quinte mentre il cuore continuava a battere all'impazzata.

Quella luminosità diversa negli occhi di Brittany la spaventava ma nello stesso tempo la attraeva , spingendola a non riuscire a smettere di guardarla.

-Io non – cercò di sussurrare la latina ma venne subito bloccata dal dito della biondina sulle sue labbra arricciate, generando un nuovo tuffo al cuore.

Di solito era lei a sorridere maliziosa ma ora le parti erano invertite e lei era immobile con gli occhi sgranati , solo il rumore del suo cuore batteva all'impazzata, intorno niente.

Gli occhi azzurri della ragazza che le stavano di fronte dicevano chiaramente che non c'era parola che in quel momento valesse la pena da dire, nessuna parola poteva interferire con i loro sguardi ora incatenati.

Dove prima era appoggiato il dito sulle labbra di Santana, ora Brittany si era accostata, sempre più vicino fino a poggiare le sue labbra in un gesto che probabilmente durò attimi interi senza aver bisogno di una spiegazione.

Minuti in cui solo i loro cuori parlavano, battendo all'unisono nel linguaggio universale dell'anima.

  
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