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Autore: Piccola Any    08/11/2011    4 recensioni
Dal prologo:
Guardò nella direzione in cui si era diretta e scosse la testa. Si girò per l’ultima volta e dichiarò in tono solenne: "addio figlia mia, forse ci rivedremo in un’altra vita, magari migliore", fece una pausa, per ascoltare quel pianto, che mai più avrebbe risentito, "il re sarà generoso con te", terminò, e poi si dissolse nell’oscurità, come se non fosse mai stata là.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Una corsa contro il tempo. Era questo il problema della donna, che correva nell’oscurità. Coperta solo da un mantello, superava la grande foresta che le faceva raggiungere la sua meta prestabilita: Camelot. Un tempo una città ingiusta e cupa, ma con la venuta del nuovo re, le cose stavano per cambiare e questo la donna lo sapeva, l’aveva visto. E per questo motivo stava tornando in quel luogo, che per tanto tempo aveva chiamato casa, però non era sua intenzione restare lì. Camelot era il suo passato e mai sarebbe stato il suo futuro, ma non per questo non avrebbe lasciato una parte di se in quella città. La parte che le avrebbe ricordato che in lei, tempo fa, esisté una parte buona. E per tenerla al sicuro dalla sua parte cattiva, la stava allontanando da se, nonostante sapesse che non sarebbe stato per nulla facile.

Dopo poco tempo arrivò alle porte di Camelot e si stupì nel costatare che la città non fosse cambiata, da quando era andata via. Si addentrò nella città e rallentò il passo. Camelot, vista di notte, incuteva un po’ di timore, lo aveva sempre pensato, ma era ugualmente bella. Sospirò, maledicendosi poiché stava cercando scuse per rallentare i tempi, e imprecò contro se stessa quando si accorse che aveva imboccato il percorso più lungo per raggiungere il luogo, in cui avrebbe lasciato quella parte di se.

Non si rese conto di quanto passò in fretta il tempo, ritrovandosi dinanzi alla casa di un suo vecchio amico. Sospirò, scostando un lembo del mantello dalle sue braccia, che servivano per sostenere un piccolo fagottino, teneramente addormentato. << E’ per il tuo bene >>, sussurrò la donna, con una voce priva di emozioni, << lo sai, vero? >>.

Con gli occhi fece diventare quel poco fieno, che trovò lì intorno, una cesta di vimini, dove depose il neonato. Si chinò sulla cesta e depose un bacio sulla fronte del piccolo, pronunciando una formula incomprensibile. << Loro avranno cura di te >>, gli promise, alzandosi e riacquistando un po’ di contegno. << E’ una promessa >>. Poi si girò e andò via senza guardarsi indietro.

 Giunse nuovamente alle porte di Camelot e lì fu indecisa se tornare a riprendere quel piccolo essere, che aveva appena abbandonato. Senza che lei se lo aspettasse, alle sue orecchie giunse un pianto. Sobbalzò e si voltò verso la fonte. Era normale, che nel silenzio più assoluto, quel suono tanto prorompente giungesse fin lì.

Guardò nella direzione in cui si era diretta e scosse la testa. Si girò per l’ultima volta e dichiarò in tono solenne: << addio figlia mia, forse ci rivedremo in un’altra vita, magari migliore >>, fece una pausa, per ascoltare quel pianto, che mai più avrebbe risentito, << il re sarà generoso con te >>, terminò, e poi si dissolse nell’oscurità, come se non fosse mai stata là.

Nessuno poté saperlo, ma il pianto di quella creatura sanciva l’inizio di una nuova era a Camelot, che avrebbe segnato il destino di tutti per sempre.

 

 

 

 

 

 

Disclaimer: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

 

 

 

 

 

 

Salve, ho appena iniziato una storia, nonostante io sia arrivata da pochissimo e abbia un’altra storia da continuare, ma mi è venuta un’idea passeggerà mentre dormivo e non ho saputo resistere, così l’ho messa in pratica. Devo ringraziare Grinpow, che la scorsa notte mi ha augurato sogni “merliniani”. Spero che gradiate questa storia, nonostante non mi convinca molto. Fatemi sapere, se vi va, cosa ne pensate e se magari valga la pena di continuarla.

Indovinare chi sia la donna non è difficile, l’ho reso esplicito di proposito, ma non vi dirò chi sia. Questa fan fiction coinvolgerà molto il regal babbeo e il giovane mago, ma non vi dico più nulla, perché se la continuassi, che sorpresa sarebbe nel sapere tutti i particolari. Per il momento vi lascio, nella speranza che mi facciate sapere cosa ne pensiate. Un bacino, Any.

  
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