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Autore: tersicore150187    09/11/2011    6 recensioni
E vorrei avere ali per volare oltre queste mura e liberarmi da queste catene e portarti via con me in un cielo in cui esistono solo miracoli.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Le tue lacrime sono come pioggia.

Questa luce. Questa dannata luce a volte mi acceca. È proprio alle tue spalle e non riesco a concentrare l'attenzione sul tuo viso. Le tempie cominciano a pulsarmi ma é meglio che io non lo dia a vedere. Non sono pronta per mostrarmi debole ai tuoi occhi, non ancora.


"se provassi a..." fai di no con la testa.
"no, ci hai già messo tutta la forza, é inutile continuare...io d'altra parte in questa posizione non riesco a fare nulla."
Scuoto la testa. "sai facciamo un training per queste situazioni..."
"beh nessuno pensa che dovrà divincolarsi tra le catene come Houdini quando entra in polizia".

Stavolta riesci a tirare fuori un po' di quel tuo humour di cui ho tanto bisogno adesso, e un mezzo sorriso forse mi scappa. Alzo gli occhi e vedo che mi guardi.

E in un attimo siamo a casa tua, al distretto, nel mio salotto, nel container, nella tua camera d'albergo a Los Angeles, per strada dietro ad un furgone che contiene una bomba, in uno scantinato. E siamo solo io e te, tutto il resto intorno si ferma, tutto perde importanza e improvvisamente solo la voce del cuore ha più rumore, solo le parole di quell'anima spaventata che mi porto faticosamente dietro come un bagaglio pesante. E vorrei avere ali per volare oltre queste mura e liberarmi da queste catene e portarti via con me in un cielo in cui esistono solo miracoli.

Ancora una volta abbasso lo sguardo, mentre le mie ali si fanno pesanti e appiccicose di una melma che la vita mi butta addosso giorno dopo giorno.
Guardo le tue mani, una avvolta intorno all'altro polso. 

"ti fa male?" dico timidamente.
Tu muovi la testa impercettibilmente per voler minimizzare ciò che provi e apri la bocca per dire qualcosa...

BAM!

La porta metallica sbatte forte e mi fa sussultare. Ho paura e quasi non me ne rendo conto. 

Lui entra con foga. Cammina velocemente verso l'angolo di terra in cui ci troviamo. "volevi fregarmi lurida puttana!" urla. E per la prima volta non so di cosa stia parlando.
Fregarmi? Questo può voler dire una sola cosa. Qualcuno, o meglio i miei uomini hanno fatto qualcosa per rintracciarci. Magari ci sono anche riusciti.

"hey nessuno ha fatto niente qui! O credi che ci siano improvvisamente spuntate altre due braccia?" dici sfrontatamente. Vorrei bloccarti, ma è troppo tardi. Mentre tu sollevi le mani completamente avvolte dalle manette di metallo, lui si è già scagliato sulla sua semiautomatica.
"NO!" faccio in tempo ad urlare. E così in un nano secondo lui devia il colpo su di me. Su di me.


Non so neanche come sia successo. Non so come abbia fatto a cadere in questo groviglio di metallo. Sento la tua voce forte. Urli "Dio no, non di nuovo". Gridi e la tua voce è spezzata, rotta, piena di qualcosa che non so cosa sia, dolore, rabbia forse.

"Dio no...ancora....no...." le urla si fanno flebili e mi chiedo chi tu sia invocando. In quale Dio credi. Non te l'ho mai chiesto. Non ne abbiamo mai parlato. Quante cose non ci siamo mai detti e forse non ci diremo mai. Forse tu ce la fai a parlare ancora, ma io sento che la mia voce si perde a poco a poco nei polmoni. 

"Shhhhh....Kate no, shhh..." mi sussurri, quindi forse sto cercando di parlare. Un'ombra mi copre il viso, è la tua ombra, il tuo volto che copre la mia figura e oscura quella luce tanto odiata alle tue spalle. 
Le tue mani percorrono il mio ventre impacciate, beh, legate. Il tuo tocco mi fa tremare e non so più se sia dolore o no. Raggiungi la mia pelle nuda che brucia terribilmente e quando premi il palmo contro il fianco affogo nella disperazione e spalanco gli occhi in cerca di un'aria che non basterà a lenire neanche un po' il dolore che sento. Eppure io sopporto bene. Eppure sono addestrata. Ma questa volta è diverso. Sono troppo fragile sotto di te, alla tua ombra, mentre il metallo gelido mi sega i polsi vorrei solo chiudere gli occhi e seppellirmi dentro di te. Invece li sgrano, li apro. Li spalanco e trovo i tuoi. Ti vedo per un attimo poi nel buio sento che mi dici che è solo una ferita superficiale, che andrà tutto bene, che non mi perderai di nuovo.

Oh Castle, mi rendo solo ora pienamente conto di quanto devi aver sofferto a causa mia, mi rendo solo ora conto di come il tuo cuore fosse ammanettato al mio già da tempo. Tenerli lontani non ha avuto senso e non ne ha ora. 
"Non mi lasciare Kate, amore mio, non mi lasciare". Forse credi che io non ti senta o forse speri che queste parole e questo dolore cadano nel dimenticatoio dei nostri silenzi. E così non so dove trovo la forza per schiudere le palpebre e cercarti. "Non mi stai perdendo. Mi hai sentito Castle? Tu non mi stai perdendo". Non ho più forza per dire altro, mi abbandono alle tue ginocchia stanche e alle tue mani avide della mia pelle, alle tue mani di nuovo così ingiustamente sporche del mio sangue. E tu piangi su di me. Nel buio che mi circonda sento i tuoi respiri, i tuoi sospiri, i tuoi singhiozzi trattenuti ed una lacrima caduta dai tuoi occhi solca la mia guancia a scivola giù fino al mio collo.

E le tue lacrime sono come pioggia. Il tuo pianto Richard Castle è come la tempesta che disseta dopo la siccità. E faccio un sogno. Un sogno magnifico dove la pioggia cade e bagna i miei vestiti inondandomi l'anima di gioia e di amore, un sogno in cui rido come una bambina. E corro a piedi scalzi. Improvvisamente mi trovo su una spiaggia, la sabbia è calda sotto i miei piedi, ma non smette di piovere. L'acqua dal cielo incontra il mare e vi si unisce come un uomo si unisce ad una donna, con amore e foga, passione e sentimento. Acqua vellutata, acqua che profuma di te continua a bagnare i miei capelli, il mio viso, i miei vestiti, le mie mani aperte verso il cielo. E mi perdo nel blu del mare e del cielo che si uniscono all'orizzonte, in questo oceano d'acqua che mi inonda il cuore. Quando mi risveglierò da questo bellissimo sogno è un altro il blu che voglio vedere. È il blu dei tuoi occhi, è il blu del tuo cuore.



Note dell'autrice: 
Ciao a tutti! 
Da una screenshot che è stata trasmessa per la tanto attesa 4.10 mi è venuta questa idea. 
Spero che vi piaccia e mi scuso se ultimamente sono poco assidua nel postare, spero di rimediare presto.
Molto brevemente, dedico questa one shot alla mia straordinaria Obsessive Castle Family, con tutto il mo affetto e la mia gratitudine per il sostegno che mi offrite sempre. Vi voglio bene.


Tersicore150187 a.k.a Muusa

  
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