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Autore: telesette    10/11/2011    0 recensioni
Cosa succederebbe se Amelia provasse a cucinare qualcosa di appetitoso per il suo adorato Zelgadis ? La risposta l'avrete solo leggendo questa storia...
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Zelgadis Greywords
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Amelia x Zelgadis'
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- E questo co… cosa sarebbe? 
- E’ uno scherzo, vero ?!?

Sia Lina che Gourry, davanti a quella specie di pasticcio semicarbonizzato che Amelia aveva avuto il coraggio di chiamare stufato, per poco non cominciarono a dare i numeri. Anche se con le migliori intenzioni del mondo ( e soprattutto per fare sfoggio delle sue presunte doti culinarie davanti a Zelgadis ), la principessa era decisamente negata per far da mangiare. Nel vedere quella specie di poltiglia maleodorante, perfino Gourry ebbe seri dubbi che fosse commestibile.

- Non penserai davvero di propinarci questa roba - sbottò Lina furibonda. 
- Ma… Ma io ce l’ho messa tutta - singhiozzò Amelia, con i lucciconi agli occhi e i pugni premuti contro il mento. - A… Almeno assaggiatela… no? 
- Beh, Amelia - provò a dire Gourry, cercando di non apparire troppo rude. - Senza offesa ma, il fatto è che non… non credo di avere molta fame, al momento!

Povera Amelia. 
Il fatto che nemmeno Gourry avesse il coraggio di arrischiarsi a mangiare quella pietanza, nonostante fosse solito ingozzarsi quanto e forse più di Lina, la diceva sicuramente lunga sul suo aspetto. La principessa scoppiò in lacrime finché, infastidito da tutti quegli schiamazzi, Zelgadis non si intromise nella discussione.

- Si può sapere che avete da blaterare? 
- Oh, Zelgadis…

Senza neanche il tempo di accorgersene, Zelgadis si ritrovò le braccia appiccicose di Amelia che lo tenevano stretto. Una volta ripresosi dall’imbarazzo, gli bastò dare un’occhiata allo… stufato per rendersi conto della situazione.

- Non… Non dirmi che… l’hai preparato tu, vero?

Amelia annuì, facendo gli occhioni dolci dolci, e una goccia gigante scese lungo la fronte di Zelgadis. Prima che la chimera potesse commentare alcunché, la principessa gli avvolse lesta il tovagliolo intorno al collo e agguantò minacciosamente una ciotola di quell’intruglio.

- Su, prendi almeno un assaggino, Zelgadis-San!

Non appena il micidiale intingolo venne introdotto senza preavviso nella bocca di Zelgadis, quest’ultimo assunse un colorito verdastro e strabuzzò gli occhi. La reazione degli altri due amici presenti fu quella di segnarsi rispettosamente la fronte e il petto con le dita, mormorando qualcosa del tipo: Riposa in pace, Amen! Per un attimo Zelgadis rimase immobile, mentre il suo iointeriore faceva il possibile per trattenere l’anima che lo stava abbandonando, dopodiché cadde lungo disteso col cucchiaio ancora stretto nelle labbra.

- Aaahhh - urlò Amelia terrorizzata. - Ze… Zelgadis-San… Va tutto bene? 
- Gourry, vai a prendere la pala - mormorò Lina con indifferenza, indicando il bagaglio alle loro spalle. - Perlomeno diamogli una degna sepoltura!

Tuttavia, malgrado l’apparente stato di coma sul suo volto, Zelgadis riuscì appena a muovere le dita della mano. Subito Amelia provò a chiamarlo ma, nello stesso istante, si ritrovò schiacciata da Lina che si rivolse al moribondo compagno con la sua tipica espressione avida.

- Ehi Zel, che ne dici di fare testamento per me, prima di tirare le cuoia? 
- MA CHE CAVOLO DICI ?!? - tuonò Zelgadis, rimettendosi a sedere di scatto. 
- Beh, non è il caso di prendersela così, era solo un’idea…

Amelia scoppiò a piangere disperata. Pensare che aveva cucinato con così tanto impegno, solo per cercare di conquistare Zelgadis… E invece per poco non aveva rischiato di avvelenarlo. Vedendola in quello stato, perfino al burbero Zelgadis mancò il coraggio di prendersela con lei. Malgrado la sola vista di quella indescrivibile porcheria lo facesse rabbrividire, il poveretto riuscì comunque a rimettersi in piedi.

- Andiamo, smettila di piangere adesso - esclamò rivolto ad Amelia, mettendole una mano sulla spalla. - Tanto avevo già deciso di… Sì insomma, per una volta almeno, vi invito io a pranzo nella prima locanda che incontriamo!

Subito Amelia smise di piangere e, mentre Lina e Gourry esultavano di gioia, sollevò lo sguardo commosso verso Zelgadis. La maga e lo spadaccino presero subito una corsa verso il villaggio vicino e, non appena si furono allontanati, Amelia si rivolse a Zelgadis con un sorriso timido.

- Grazie, Zelgadis-San!

La chimera deglutì, arrossendo vistosamente.

- Amelia, posso chiederti una cosa? 
- Ma certo - rispose lei raggiante. - Tutto quello che vuoi, Zelgadis! 
- Allora non…

Ovviamente Zelgadis intendeva dirle: “non provare MAI PIU’ a cucinare!” Tuttavia, temendo di farla scoppiare a piangere nuovamente, cercò di esprimere il concetto in maniera meno brusca.

- Intendevo dire che… Se… Se ti interessa saperlo, il mio piatto preferito è acqua bollita! 
- Oh!

FINE

   
 
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