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Autore: Nick Wilde    10/11/2011    2 recensioni
N dopo aver lasciato Unima si dirige a Johto, ad Amarantopoli, qui viene a sapere di una vecchia leggenda, e fa la conoscenza di un allenatore singolare...
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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LA LEGGENDA DELL’ ALLENATORE IMMORTALE
 
N passeggiava lungo le vie di Amarantopoli, era trascorsa una settimana da quando aveva preso il volo dalla regione di Unima intenzionato a visitare mete sconosciute, durante il suo lungo viaggio aveva deciso di rimirare la regione di Johto. Si fermò davanti alla Torre Bruciata, luogo affascinante e intriso di misteri, quando due vecchietti che chiacchieravano animatamente attirarono l’attenzione del giovane
‘’E’ così ti dico! Lui e il suo Pokèmon sembrano immortali!’’ eslamò il primo
‘’No! Vuoi dire che nessuno è mai riuscito a sconfiggerlo?’’ chiese il secondo
‘’Nessuno! Nemmeno Lance campione della lega di Johto, Green capo palestra di Smeraldopoli, ha battuto persino Red campione della lega di Kanto!’’ rispose questi
N si avvicinò incuriosito dal sapere chi fosse quel misterioso allenatore e perché fino a quel momento restasse imbattuto dai campioni di quelle regioni, persino dal fantomatico Red, per la cui fama era conosciuto persino a Unima come ‘’miglior allenatore del mondo’’
‘’Scusate’’ cominciò, e i due vecchietti si voltarono ‘’non ho potuto fare a meno di ascoltare i vostri discorsi, chi è questo fantomatico allenatore di cui ambedue parlate e che non conosce sconfitta?’’
‘’Perché vuoi sfidarlo?’’ chiese il vecchietto con aria severa
‘’Ripensaci, ragazzo’’ rispose il secondo ‘’la tua squadra sarà K.O prima ancora che tu abbia il tempo di sferrare un attacco Extrarapido’’ disse il secondo
‘’Correrò questo rischio ’’ rispose N con il suo solito temperamento sicuro di sé
Dopo un paio di minuti di assoluto silenzio il primo vecchietto riprese a parlare
‘’Molto bene, se questo è il tuo desiderio, non spetta certo a noi fermarti, la conosci la leggenda della Torre Bruciata?’’ chiese il primo vecchietto rivolto ad N
‘’Si, quella dell’ incendio che uccise i tre Pokémon cani e dell’uccello color dell’oro che li riportò in vita’’ rispose questi
‘’Esatto’’ rispose il vecchietto ‘’Ebbene esiste un particolare di quella storia a noi non noto fino a poco tempo fa, insieme ai tre Pokémon nella Torre morì anche un bambino che si trovava all’ interno per giocare, fatto sta che mentre il pokèmon uccello riportò in vita anche questi, con una maledizione che gli gravava sulle spalle.
Diventerai l’allenatore più grande di tutti i tempi,
senza nemici, nessuno ti potrà eguagliare,
e finché non troverai
un allenatore dal cuore puro e nobile come il tuo
non potrai morire.
Si tratta dell’ Allenatore che si trova in cima alla Torre Campana, ebbene è situato lì da 100 anni, in attesa dell’Allenatore che gli succederà, in molti hanno provato ad affrontarlo, ma senza successo, tutti i Pokémon periscono di fronte alla potenza del suo, io ti ho avvertito, attento a quello che fai’’
N, ringraziò i due vecchietti e si diresse verso la Torre Campana, attraversò il bellissimo sentiero Din-Don e salì le scale fino all’ ultimo pianio. Appena arrivato una strana melodia attraversava la stanza, suonata da un flauto, era tranquilla e leggera, ma trasmetteva uno strano senso di malinconia.
N si avvicinò al giovane, era rivolto di spalle, portava degli splendidi capelli color dell’ oro legati con una coda, e una tunica color rosso,verde e oro, smise subito di suonare
‘’Che meraviglia il canto … ’’ disse
‘’Eh?’’ chiese N preso alla sprovvista da quell’ affermazione
‘’Il canto sa allietare gli uomini, senza dubbio l’apice della cultura sviluppata dagli esseri umani, non lo credi anche tu Natural Harmonia Gropius?’’ chiese
‘’Come fai a conoscere il mio nome? Intendo … il mio vero nome’’ quel ragazzo cominciava a fargli paura, non solo veniva considerato invincibile, ma addirittura conosceva il suo nome!
‘’Non esiste alcuno che non lo sappia, perdona l’ardire ma credo che dovresti conoscere un po’ meglio la tua posizione’’ rispose con semplicità
‘’Tu dici?’’ chiese N ‘’Ecco ma tu … ’’ cominciò, ma fu subito interrotto
‘’Io sono Gold, Goldsun, un ragazzo disposto, proprio come te’’ rispose questi
‘’Senti Goldsun … ‘’
‘’Gold è sufficiente Natural …’’
‘’Anche per me N è sufficiente’’ rispose lui
Gold sorrise, puro e sincero, N pensò che fosse meraviglioso.
‘’Vuoi sfidarmi non è così?’’ chiese
‘’Si’’ rispose N
‘’Vieni Ho-oh’’ a quelle parole un turbine di ali investì il campo, seguito da uno strano verso guerriero e calmo allo stesso tempo, N ammirò il Pokémon che si trovava davanti, ne aveva sentito parlare da piccolo, ma non l’aveva mai visto, il suo piumaggio, il becco, gli artigli … era PERFETTO!
‘’E’ l’ultimo Pokémon che mi rimane’’ disse Gold ‘’quello con cui ho iniziato e l’ultimo rimasto in vita’’
‘’Che cosa?!’’ N era sbalordito, ricordava quando lui aveva ricominciato, con un piccolo Zorua a livello 5 donatogli da suo padre, ora un fortissimo Zoroark a livello 64, insieme ad altri componenti della squadra molto forti, ma, un momento, qualcosa non quadrava, se Ho-oh era stato il primo Pokémon di quello strano allenatore e l’unico rimasto in vita quanti anni aveva lui? E soprattutto, quanti ne aveva Ho-oh? Prese quindi una decisiono ‘’Visto che Ho-oh è il tuo unico Pokémon, sarà uno scontro 1 Vs 1 Zekrom Vs Ho-oh’’
Gold non rispose ‘’Cominciamo’’ disse
‘’Zekrom usa Dragopulsar’’ l’Attacco andò a segno, ma Ho-oh sembrava intatto ‘’Ma cosa?’’ N guardò il Pokédex, due cose attirarono la sua attenzione la barra salute di Ho-oh era intatta e il livello diceva ‘’Indefinito’’ come indefinito?’’
‘’Magifuoco’’ rispose Gold gelido, subito un fuoco mistico ricoprì Zekrom che cadde a terra esausto ‘’E’ stato fin troppo semplice’’ disse Gold, fece per andarsene quando il Pokèmon sconfitto si alzò
‘’Noi due non ci arrendiamo’’ disse N
Gold attese due istanti ‘’Perfetto, se è quello che volete’’
La lotta continuò a lungo Zekrom attaccava, Ho-oh si difendeva con Protezione e intanto il Pokèmon Drago-Elettro schivava i colpi del leggendario arcobaleno.
‘’Vedi quant’ è triste … ’’ disse Gold ad un certo punto
‘’Cosa?’’ chiese N
Gold continuò senza che avesse parlato io e Ho-oh viviamo da 100 anni ormai e da sempre vediamo Pokèmomon e Allenatori combattere tra di loro, utilizzandoli come strumenti da guerra, sono stanco di tutto questo, di questa vita, di tutto’’
‘’Ti sbagli’’ disse N, ‘’vedi anch’io tempo fa pensavo che i Pokémon dovessero vivere liberi, senza padrone, non chiusi in una Pokèball, ma qualcuno mi ha fatto capire, che l’amicizia di un Pokémon può aiutarti a superare tutte le sfide’’
A quel punto accadde un miracolo, l’attacco Incrotuono di Zekrom, riuscì a rompere e a mandare K.O Ho-oh.
Gold sorrise compiaciuto ‘’Ti stavo aspettando N, confidavo nel fatto che tu battessi il mio Ho-oh’’
‘’Gold ma perché?’’ chiese N ormai sul punto di piangere
‘’Perché io dovrei vivere in eterno, tale sarebbe il mio destino, pur soffrendo per i miei amici e Pokémon morti prima di me, però io posso anche scomparire in quel modo’’
‘’Che cosa? … Io non ti capisco Gold, non capisco cosa tu voglia dire’’
‘’Le mie ultime volontà? Su N, cancella il mio essere, sei tu l’unico in grado di farlo, rendimi lieto per sempre’’
N si avvicinò a Gold e lo spinse giù per la Torre, prima di cadere riuscì a dire ‘’Grazie N, incontrarti mi ha reso felice’’
A quel punto cadde nel vuoto.
N rimase alcuni minuti a commiserare l’amico scomparso mentre una lacrima gli rigava il volto, infine prese il volo insieme a Zekrom, lasciandosi alle spalle quella Torre teatro di tante sofferenze
   
 
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