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Autore: Nori Namow    10/11/2011    2 recensioni
Elena si leccò le labbra, sussurrando all' orecchio di Damon parole che gli gelarono il sangue.
«Non ti preoccupare, Damon, sarò sempre la tua dolce Elena.» Poi sparì nella notte, amando il sangue più di ogni altra cosa. Più di Damon.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'll always be your sweet Elena, Damon.






«Katherine, io amo Elena, quindi smettila di fare la gatta morta, sei penosa.» Damon rideva di gusto, la odiava oramai.
Ma non l' avrebbe avuta vinta, Katherine Pierce sapeva essere molto vendicativa.
Il portone principale si aprì e Elena entrò, ignara di chi ci fosse in casa, senza sapere ciò che sarebbe successo a breve.
«Bene Damon, scommetto che ami Elena perchè è dolce, simpatica, generosa, umana. Cosa succederebbe se lei diventasse un vampiro?» Un sorriso malvagio si dipinse sul volto di Katherine, e Damon ebbe un brutto presentimento. Elena entrò nel salone, posando la borsa e la sciarpa, notando per la prima volta Katherine. La paura le attanagliò lo stomaco e i polmoni, e indietreggiò di alcuni passi, fissando Damon.
«Cosa sta succedendo? Cosa ci fai qui, Katherine?». Katherine si avvicinò piano ad Elena con quel suo sorriso smagliante, che non prometteva niente di buono.
«Oh, ciao Elena, sono qui per fare un favore a tutti e due.» Si voltò verso Damon, poi scoprì i canini, che divennero più grandi e appuntiti, le vene sotto gli occhi diventarono viola e pronunciate. Si morse il polso, poi prese Elena da dietro e le fece bere il sangue che sgorgava dalla ferita.
«No, no, no! Cosa hai intenzione di fare? Lasciala andare!» Elena si dimenava, Damon le si gettò contro, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa, Katherine prese la testa di Elena fra le mani, per poi spezzarle il collo. Il corpo della doppelganger cadde a terra, senza vita.
Damon gettò Katherine sul pavimento, spexxò la gamba di una sedia e ne conficcò l' estremità appuntita nello stomaco di lei, tenendola ferma.
«Puttana! Cosa hai fatto?». Damon si precipitò da Elena, il corpo freddo e senza vita. No, non poteva essere vero.
Elena era morta, era davvero morta.
Le lacrime che aveva cercato di fermare sgorgarono dagli occhi di Damon, senza possibilità di fermarsi.
Sarebbe tornata, questo è vero, ma come un vampiro, come un mostro.
«Ti ho fatto un favore, Damon. Sapevi che prima o poi avreste dovuto parlarne. Io ti ho fatto solo un favore.» Strappò il paletto con uno sforzo, e si alzò con leggiadria.
«Ricorda, Damon. Mai sfidare Katherine Pierce. Buona fortuna, se vuoi le porto uno spuntino!» Scoppiò a ridere, e se ne andò.
Avrebbe voluto ucciderla, conficcarle un paletto nel cuore, ma non aveva le forze per alzarsi. L' unica cosa che riuscì a fare fu posare dolcemente Elena sul divano, e piangere. Attese con calma che si risvegliasse, per decidere cosa fare. Aveva già preparato due sacche di sangue, non voleva che lei morisse. Chiamò Bonnie, ma rispose la segreteria, quindi decise di essere duro, preciso.
«Bonnie, sono Damon. È successo un casino. Katherine è venuta qui e ha dato il suo sangue a Elena, e l' ha uccisa. Tra poco si risveglerà, ma diventerà un vampiro. Mi serve un anello per lei. Ti prego. Vieni qui appena puoi. Io.. Non voglio perderla.». Gli si spezzò la voce, e riattaccò.
Le lacrime scorrevano velocemente, come un fiume in piena. Elena, la sua amata Elena...
Con un sussulto, Elena si risvegliò, nel panico. Guardando Damon negli occhi, e ricordando ciò che era successo poco prima, scoppiò in lacrime.
Damon la raggiunse e l' abbracciò forte, sussurrandole parole di conforto. «Andrà tutto bene, amore mio, vedrai.». Le diede un bacio, poi un altro.
Elena tremava. «Cosa mi succederà? Non volevo questo, Damon!»
«Lo so Elena, e ti giuro che appena troverò Katherine la ucciderò, te lo prometto. Ma ora, devi bere il sangue, o morirai.»
«Non volevo questo, Damon! Non voglio essere un vampiro, non ora!» Urlava, piangeva, stava impazzendo.
«Elena, i tuoi sentimenti ora sono aumentati notevolmente, è normale che ora tu ti senta così. Devi bere il sangue, ti prego. Non voglio perderti!»
Prese la sacca di sangue, l' aprì e la svuotò in un bicchiere. Lo porse ad Elena, che ne era inevitabilmente attratta, anche se resisteva.
«Non berrò, Damon. Non voglio.»
«Ti prego, ti scongiuro, devi farlo.». Avvicinò il bicchiere, gli occhi di Elena fissi sul liquido rosso. Poi urlò di dolore; i canini si stavano allungando.
Stava per cedere. Strappò il bicchere dalle mani di Damon e bevve il sangue tutto d' un sorso. Poi si precipitò verso l' altra sacca, strappò l' involucro di plastica a morsi e bevve ancora.
Non era sazia, non ancora. Il sapore del sangue l' aveva sopraffatta.
Corse in cantina, dove sapeva che c' erano altre sacche tenute in frigorifero. Damon la fermò prima che oltrepassasse la porta.
«Basta, hai bevuto abbastanza. Devi imparare a controllarti, ora. Non sarà semplice, ma io..»
«Togliti dai piedi!» Strattonò Damon, e lo scaraventò a terra, correndo verso il frigorifero della cantina. Svuotò altre due sacche, la bocca e la camicia erano ancora più sporche. Ma non ne aveva abbastanza.
«Devi fermarti, Elena!». urlò Damon con tono disperato.
Ma Elena non voleva fermarsi. La nuova Elena amava il sapore del sangue, ne voleva ancora.
«Non mi piace quello nel frigorifero, voglio qualcosa di fresco.». Sperimentò per la prima volta la grande velocità che solo i vampiri possedevano.
Si diresse il più velocemente possibile al Mystic Grill. Si nascose nell' ombra, e un uomo passò per caso di lì.
Elena gli piombò addosso, azzannandogli il collo. L' uomo urlò, ma Elena sapeva cosa fare. 
«Tu starai zitto e ti farai uccidere. Non proferirai parola.» gli disse guardandolo intensamente negli occhi.
L' uomo smise di parlare all' istante, e Elena tornò a nutrirsi di lui, con troppa foga. Damon riuscì a rintracciarla, e la strinse, per evitare che l' uomo morisse, per fermare la sua furia. Ma era troppo tardi.
Elena sentiva il sapore del sangue, l' eccitazione del momento, la gola dell' uomo è squarciata, il corpo cadde a terra.
Elena si leccò le labbra, sussurrando all' orecchio di Damon parole che lo fecero gelare.
«Non ti preoccupare, Damon, sarò sempre la tua dolce Elena.»
Poi sparì nella notte, amando il sangue più di ogni altra cosa. Più di Damon.





Spero che questa one shot vi sia piaciuta.
È stata scritta sul momento, di getto.
Volevo immaginare una Elena vampira,
sempre più cattiva, sempre più Katherine.
Recensitela in tanti, mi raccomando ♥

   
 
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