-Ehi ciao, come stai?-

Mi sento vuota, odio me stessa.
Odio quello che c’è in me e quello che gli altri vedono.
Mi sento uno schifo.
Odio piangere la sera fino a non avere più lacrime, odio risvegliarmi con il cuscino bagnato.
Odio il fatto di non avere una migliore amica, e questo è colpa mia, perciò mi fa odiare di più quello che sono.
Odio il fatto che non ne faccio una giusta.
Odio il fatto che la gente mi passa davanti come se fossi un fantasma.
Odio il fatto di non sentirmi realmente ‘viva’.
Odio il fatto che per mia madre io sia una delusione.
Odio il fatto di non riuscire a far star meglio una persona quando ha bisogno di aiuto.
Odio il fatto che quando incontro qualcuno ho sempre la sensazione di stargli sul cazzo.
Odio il fatto che i miei genitori dicono che io sia cambiata, ma non vanno fino a in fondo al problema, ma semplicemente danno la colpa al computer.
Odio il fatto di non riuscire a dire ‘sono felice’.
Odio il fatto di non porwe parlare con nessuno, ma poter solo urlare, sfogarmi con la musica a tutto volume.
Odio il fatto che a nessuno importerebbe se ci fossi oppure no.
Odio il fatto di trattenere le lacrime per così tanto tempo da esplodere e non fermarmi più.
Odio il fatto che tutti quando mi guardano mi devono squadrare dall’alto verso il basso come se fossi un alieno venuto da un’altra galassia.
Odio il fatto di sorridere solo per gli altri, e mai per me stessa.
Odio il fatto di essere una brava ‘attrice’ e così nascondere il mio malessere.
Odio il fatto che a volte mi fermo a pensare e i pensieri che mi affollano la mente non sono mai belli.
Odio il fatto di essere sempre esclusa da qualsiasi cosa.
Odio il fatto che quando passo vicino a qualcuno sento sempre dei risolini e penso siano rivolti a me.
Odio il fatto di essere così insicura.
Odio il fatto di non importare ad un cazzo di essere vivente su questa terra.
Odio il fatto di essere odiata da tutti.
Odio il fatto che ogni persona si approfitta di me.
Odio il fatto che quando le ‘amiche’ hanno bisogno di me, io per loro ci sono sempre, e quando invece io ho bisogno di loro, loro ‘devono andare’.
Odio che ogni giorno ho sempre la nausea perché non riesco a vivere serenamente.
Odio il fatto di non poter essere me stessa perché altrimenti vengo giudicata.
Odio il fatto che a ogni cosa che faccio mi puntano il dito contro.
Odio il fatto di non avere una persona che mi mette in primo piano, alla quale importo realmente.
Odio il fatto di entrare in macchina e vedere mia madre senza un sorriso, fredda come il ghiaccio, come se stesse portando in giro qualcuno di cui non sappia neanche il nome.
Odio il fatto che quando mio padre torna a casa deve sempre litigare con qualcuno, altrimenti non è soddisfatto.
Odio il fatto di aver detto troppi ‘odio’, e se odio troppe cose vuol dire che è colpa mia, che sono io l’imperfezione, e così, un motivo in più per odiarmi.

-Ehi, ma ci sei?-
-Si, si, scusa. Comunque sto bene, e tu?