Ecco per voi, miei carissimi lettori, un piccolo omaggio per ringraziarvi per tutto il tempo che dedicate alla mia storia.

Oggi ho voluto ricompensarvi con una novità, realizzando una shot dai personaggi inediti quasi quanto inedito è il modo di narrare.

Ora vi lascio alla lettura sperando che questa mia creazione vi piaccia, e vi chiedo scusa se questa potrebbe non piacervi.

Grazie a tutti,

Miss_Writer

Regina di Cuori

Seduta su un sontuoso trono di topazi sta una bellissima e biondissima principessa, che volge il suo sguardo azzurrino all'orizzonte, sognando chissà quale meraviglia.

Gli zigomi delicati e le rosee guance, quel raffinato olfatto che la delizia con le fragranze più invitanti, e quelle labbra che si dice assaporino ogni bocca, ma che invece si donano ad una sola speciale persona, l'unica che le infiamma il cuore, la rendono quasi impossibile.

Così come la sua veste del color del padre degli agrumi, la avvolge nel suo cangiare, esaltando le sue generose e conturbanti curve, in uno spettacolo degno della dea che ne custodisce il potere.

Con eleganza la sua mano sinistra si posa sul suo cuore, ricoprendo un'inedita spilla rossa che si rivela essere un infuocato rubino.

E sospira la schiuma del mare, pensando a lei. A quella persona speciale.

Calano le palpebre sulle iridi cerulee, e viaggiano gli occhi della mente sulle curve pericolose che ama percorrere ogni volta che può.

Prospere colline roventi nelle quali si perdono lo sguardo e il bramoso tatto.

Quanto vorrebbe farle sue ancora.

Quanto vorrebbe amarla sempre di più.

Purtroppo però, può farlo solo quand'ella va a trovarla nel suo meraviglioso castello.

Quando libera i suoi servi dai servigi che li legano rispettosamente a lei,

e quando nessuno può interrompere il loro traboccante amore.

Sì, perché d'amore si tratta. Quell'amore senza limiti, senza età, senza discriminazioni e senza sesso, perché l'Amore vero non ha nessuna di queste limitazioni.

Sospira di nuovo la sovrana del Magellan, lasciando che gli occhi azzurri lascino il mondo del sogno e ritornino nella stanza del trono, vagandovi distrattamente.

“  Principessa, ci sono visite per lei.”

Dice il suo servo più fedele, ridestandola dall'agrodolce vagar.

“  Non mi importa, mandalo via.”

Avrebbe voluto dire la dea della bellezza, ma per la sua estrema gentilezza risponde come una giusta padrona dovrebbe fare.

“  Lo faccia entrare.”

“  La sta aspettando nell'osservatorio del palazzo, mia Principessa.”

Al solo sentir queste parole, un senso d'allerta s'impossessa del suo corpo e dei suoi pensieri, mandando in subbuglio la sua mente.

“  Mi reco subito ad accogliere il nostro ospite.”

Dice abbandonando il suo trono e pensando a chi mai potesse osare tanto, entrando nella loro stanza, quella che le ha viste consumare notti di passione e devozione.

Una nota di soddisfazione e di malizia induce il servo a sorridere, consapevole di chissà quale segreto..

“  La sua ospite, mia padrona..”

Sussurra nella sua mente.

Intanto, la bionda sovrana si avvicina sempre di più alla stanza, con passi celeri e decisi.

Attraversa i lunghi corridoi fendendo l'aria con la sua decisione, determinata a punire chiunque osi profanare il loro nido d'amore.

Al contrario però, giunta sotto l'arco trionfale che introduce all'osservatorio, rimane spiazzata dalla vista che si presenta innanzi alle sue iridi.

Nel buio della sala stellata, nel suo centro, si erge la figura della sua amata, in tutto il suo splendore.

Rossissima la sua veste, che fascia il suo bel corpo, e che sul cuore reca un brillante topazio.

Immobile la guarda con i suoi occhi scuri e le sue labbra di fuoco pronunciano il nome della biondissima principessa.

Colei che chiamata fu Regina di Cuori anni addietro, non crede ai suoi occhi.

Non crede che la sua amata sia proprio lì, davanti a lei.

Corre il suo cuore alla vista di quello spettacolo che sognava già prima e oramai il suo respiro è stato spazzato via dal vento delle passioni.

L'altra regina sorride e la bionda si getta fra le sue braccia, ridendo di gioia.

“  Salve Principessa.”

“  Pensavo non saresti più venuta.”

Dice fra gaie lacrime.

“  Lo sai che non rinuncerei mai al nostro tempo, amore mio.”

E l'abbraccia ancora più forte.

Poi le posa due dita sul mento e avvicina il viso di lei al suo, baciandola con tutta la passione che scorre travolgente nelle sue vene.

Ed è così che Venere si abbandona alla brama combattiva di Marte, senza far inutile guerra, proprio come accade nella tela del Veronese, nella quale Marte fa sedere sulle sue ginocchia Venere e la spoglia, lasciandola nuda su di lei.

Ma quest'ultima, presa dal furor d'amore, non resta inerme e priva la sua donna del rosso panneggio che cela ad occhi indiscreti, ciò che solo lei può vedere.

Il rosso sposa l'arancio precipitando sul marmoreo pavimento e, ricoprendolo dà vita ad un comodo giaciglio che sarà l'unico testimone di un intensa notte.

Vige nel castello, il silenzio rotto dai sospiri soffocati e dai gemiti desiderosi delle due amanti, che condividono baci bollenti e calde carezze.

Nel loro traboccar la Regina della Passione non teme parlar e con voce suadente, sussurra sulla pelle dell'altra:

“  Ti amo Venus.”

“  Ed io amo te Mars.”

Risponde tra gli affannati respiri la sovrana di quel castello.

Tornano poi al loro Amarsi, come se nient'altro esistesse.

Così sarà per l'indomani, per ogni secolo e per sempre, perché l'Amore vero possiede tutto il tempo.


VVVV