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Autore: _eco    11/11/2011    4 recensioni
!Spoiler!
E non era giusto, no, che fosse Klaus a prosciugarle il sorriso.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Tyler Lockwood | Coppie: Caroline/Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'The Blondie and the Beast'
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Informazioni generali:
So di essere una frana col Forwood e mi ostino a scriverci su sino alla nausea. E vabbé, i traumi della vita - per voi che dovete leggere, ovviamente -.
Qui, se la flash/shot fa schifo è tutta colpa loro: di Tyler, di Caroline, della Plec e di Williamson - sì, pure sua! - che è andato via per il momento e si sta dedicando all'altra serie TV. La Plec è troppotroppo crudele! Cioé, li ha fatti lasciare! Ma come si fa, dico io, a bruciare una carta vincente come il Forwood con tre mosse cretine - far trasformare Tyler, farlo diventare lo schiavetto di Klaus e il tirapiedi di Rebekah...e mettere Caroline davanti ad un bivio assurdo: "voltargli le spalle o no?" - ?!
Basta, sono troppo amareggiata. Ecco, la mia super giustificazione è questa.
E niente, l'ho scritta assolutamente di getto, con "Someone like you" di Adele sparata a tutto volume con le cuffie - ovviamente collegate al pc, perché l'mp4 è passato a miglior vita - e non sono ancora cosciente di ciò che ne è venuto fuori, per questo, forse, ho deciso di pubblicarlo senza troppi ripensamenti.
Ora, come al solito, dirò che la ff non ha una definizione propria. E' una flash allungata di 12 parole, una shot troppo corta per essere una shot.
Boh, vedetela come preferite.
Ah, e c'è proprio tanto spoiler, miei cari.
Buona lettura e, no, questa volta non ho fatto nessuna immagine *tristezza ç______________ç*
S.

 

Non l'aveva previsto
 

Quando Klaus aveva concentrato la sua attenzione su Caroline, prima ancora della rabbia e della paura, in Tyler si era fatto spazio l’istinto di proteggerla ad ogni costo.
Quella sera era una delle poche volte in cui poteva vederla realmente felice, fasciata nel suo abito rosso scuro, i boccoli liberi sulle spalle e gli occhi che sembravano aver preso in prestito, solo per quella speciale occasione, il bagliore delle stelle.
Caroline aveva atteso trepidante l’arrivo del ballo di fine anno, lo aveva trascinato settimane prima in così tanti negozi che il ragazzo stesso non era riuscito a raccapezzarsi più, ma, ovviamente, non aveva voluto mostrargli il vestito da lei scelto prima del fatidico evento.
E non era giusto, no, che fosse Klaus a prosciugarle il sorriso.
Così l’aveva attirata in camera sua, le aveva parlato, temporeggiando – perché Caroline aveva riposto troppe aspettative in quella serata per trovare il coraggio di distruggerle –, carezzando la superficie liscia della siringa che nascondeva fra le mani, sempre più convinto che utilizzarla sarebbe stata la soluzione migliore.
Dopo tentennamenti e ripensamenti – forse parlarle semplicemente sarebbe bastato –, aveva capito che era sin troppo testarda per rintanarsi in casa sapendo che, lì fuori, i suoi più cari amici stavano rischiando la vita.
Così l’aveva fatto: una leggera pressione sullo stantuffo, il corpo di Caroline prontamente sorretto prima che atterrasse sul pavimento marmoreo.
Gli aveva fatto male lo sguardo inquisitore che Matt gli aveva puntato addosso, lo aveva ferito ancor di più constatare che nemmeno lui – il suo migliore amico – aveva compreso che il suo unico intento era proteggerla, non farle del male, e che aveva individuato nella verbena l’unico modo per saperla al sicuro, non per seguire gli ordini di Klaus e sbarazzarsi del suo ennesimo nemico.
E poi? Poi l’aveva osservata dormire, la schiena poggiata contro lo stipite della porta, le braccia incrociate sul petto, mentre un piccolo sorriso di soddisfazione gli tesseva le labbra rozzamente delineate per natura.
Ogni tanto, il petto di Caroline si era sollevato, altalenandosi in impercettibili respiri che, man mano che la verbena perdeva la sua efficacia, si erano andati intensificando sempre di più; finché non si era svegliata del tutto.
Come scivolata dalla bolla protettiva che Tyler le aveva costruito intorno: maldestra e frettolosa forse, ma perfettamente pianificata se, alla fine, l’aveva mantenuta immune alle intemperie.
Quasi se ne compiacque, Tyler, di quel piano progettato in pochi istanti, perché, ne era sicuro, lei lo avrebbe sorretto sempre e comunque, sarebbe rimasta al suo fianco, avrebbe amato quella sua nuova versione. E, sì, sarebbe stata felice per lui che si era finalmente liberato da quella maledizione.
E allora, di sopportare lo sguardo accusatorio di Matt e la realtà che lo costringeva ogni secondo di più a stordirla per nasconderla all’ira di Klaus, ne era davvero valsa la pena.
Quello, però – la voce di Caroline che accarezzava parole troppo pesanti e taglienti, tentando di renderle più morbide e facili da accettare, e la vibrante risposta che frantumava le sue certezze: quella volta lei non ci sarebbe stata  –, non lo aveva previsto.
 
 
 

 

  
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