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Autore: Elly    10/07/2006    16 recensioni
é una fic molto semplice a sfondo romantico. Il nostro piccolo detective farà finalmente ordine nei suoi sentimenti e tutto questo grazie ad una lacrima,una sola,della ragazza con cui ha condiviso gioie e dolori.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusami... se quella sera sono stato troppo fragile... E non ho avuto proprio forza per resistere... per fregarmene...

Conan posò la penna sul tavolo,guardando il foglio ancora bianco su cui si era ripromesso di scrivere.
Purtroppo non ci riusciva.
Ogni volta che tentava di buttare giù due parole la mente gli volava a quel pomeriggio e i ricordi occupavano ogni centimetro della sua pelle,gli mozzavano il respiro,gli facevano battere il cuore all’impazzata.
Quel pomeriggio quando non era riuscito a controllarsi.
Quando il cuore aveva preso il sopravvento sulla ragione.
Quando aveva finalmente capito la strada che il destino aveva preparato per lui.


Aveva ricevuto una telofonata verso il tardo pomeriggio,dal dottor Agasa.
Era veramente preoccupato.
Frettolosamente,mangiandosi le parole,gli aveva spiegato la situazione.
Era tutto il giorno che Ai era in uno stato comatoso,non mangiava,non parlava,non faceva nulla se non starsene seduta a fissare il vuoto.
Era sorda a qualsiasi richiamo,a qualsiasi contatto.
Conan non perdette tempo al telefono,corse all’ingresso ed indossò le sue scarpe da ginnastica,urlando una giustificazione a Ran che,dalla cucina,gli aveva chiesto dove avesse intenzione di andare a quell’ora.
Poco dopo era davanti alla casa del Dottor Agasa,ansante a causa della lunga corsa nella calura estiva.

-Vieni...Ai é di là-

Conan entrò con passi leggeri nella camera dell’amica,vedendola seduta su una sedia vicino alla finestra.

-Vi lascio da soli-

Mormorò Agasa,uscendo e chiudendosi delicatamente la porta alle spalle.
Conan si accomodò sul letto,davanti all’amica.

-Ai...-

Disse,con voce bassa. L’amica lo guardò con gli occhi verdi agitati da tanti,troppi sentimenti.

-Ho scoperto ltri file nascosti dell’organizzazione...-

Mormorò con voce più acuta del normale,che tradiva un pianto represso.
Nonostante le orecchie di Conan si fossero drizzate alla parola “organizzazione”,non ebbe il cuore di interromperla.

-C’era...un archivio di immagini....erano...erano indirizzate a me...forse...forse volevano che lo trovassi...-

Continuò,prendendosi il capo tra le mani.

-Erano fotografie di mia sorella...Tu...Tu non hai idea...di cosa le hanno fatto quei maledetti....-

Ai trasse un respiro profondo e tremolante,mentre la voce era troppo incrinata per poterla utilizzare oltre.

-In una...si vedeva Gin...e sotto c’era una frase...una frase che mi ha fatto gelare il sangue...diceva che...era tutta colpa mia..non mi sbrigavo a concludere le ricerche..e mia sorella doveva pagarne le conseguenze...il file é molto vecchio...ma io...io...-

Conan spalancò gli occhioni blu,mentre il cuore cominciava ad aumentare i battiti... Cos’era quel sentimento nuovo che gli agitava il petto?Compassione? Pena?
Vide un’unica lacrima scivolare sul volto esausto di Ai,ma questa bastò a far sì che il piccolo detective si dimenticasse della ragione e si decidesse ad ascoltare la voce del cuore.
Non pensava che anche Ai fosse capace di piangere.

Scusami... ma la voglia di sentirti era incontrollabile...

Improvvisamente Ai si ritrovò avvolta da un abbraccio protettivo,mentre una mano di Conan sprofondava nei suoi capelli e l’altra le stringeva la vita.

-Non é colpa tua-

Mormorò il piccolo detective,con voce calda e dolce.
E si ritrovò a pensare a quanto fosse fragile Ai,nonostante le apparenze.
A quanto avesse bisogno di essere amata.
A quanto avesse bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lei.
A quanto avrebbe voluto essere lui a proteggerla dalle insidie del mondo.
Da parte sua,Ai non ricordava da quanto non sentisse il tepore di un abbraccio sincero.

-Vorrei solo dimenticare tutto...vorrei cambiare nome,identità,memoria...-
Mormorò Ai con voce rotta.

-Non é colpa tua-

Ripeté Conan.
Con qualche esitazione la bambina rispose all’abbraccio e si lasciò intorpidire dal profumo di Conan.
Ma quella sensazione di idillio durò poco.
Un volto riempì gli occhi di Ai e di Conan,facendoli separare immediatamente.

-Ran ti starà aspettando-

Mormorò Ai,riprendendo il suo solito aspetto freddo ed accantonando la debolezza.
Conan non disse nulla.
Si limitò ad uscire dalla stanza.

Dirti tutto in quel momento era impossibile... era inutile

Salutò il dottor Agasa con un cenno e si avviò verso casa,mentre le gocce di sudore gli imperlavano la fronte,scivolandogli lungo il naso e il mento.
Ran lo stava aspettando,probabilmente con la cena già in tavola e un sorriso sulle labbra rosee.
Si sentì sulla pelle l’atmosfera calda e sicura che regnava nella casa di Ran e suo padre e per un attimo si sentì soffocare.
Rallentò il passo fino a fermarsi,mentre un gatto venuto da chissà dove lo osservava incuriosito.
Conan ripensò a Ran che rideva con le amiche di scuola.
A Ran che studiava senza nessuna preoccupazione china sulla scrivania della sua stanza.
A Ran che cucinava canticchiando.
Ran che sospirava felice davanti alla fotografia di lei e Shinichi al luna park.
Poi Gli venne in mente Ran che piangeva per Shinichi.
E la trovò stupida.
Stupida perché lo aspettava.
Stupida perché restava legata al passato invece di guardare avanti.
Stupida perché piangeva per un ragazzo,non capendo che i veri problemi della vita erano altri.
Sulle labbra di Conan comparve un sorrisetto....e riprese a correre verso casa.

Scusami, se ho preferito scriverlo, che dirtelo, ma non è facile... dirti che...

Tornò all’agenzia sudato e stanco,ma non ci fece caso.
Ran gli intimò di sbrigarsi a sedersi a tavola.
Lui la ignorò.
Spalancò la porta della camera della ragazza e cominciò a frugare nel secondo cassetto,dove sapeva che Ran teneva un vecchio portafoto inutilizzato.

-Eccolo qui!-

Esclamò ad un tratto,trionfante.
Poi si sedette alla scrivania e prese carta e penna...
Ma il foglio,dopo un’ora e mezza,era ancora bianco.
D’altronde,cosa poteva scriverle?
Voleva rallegrarla...voleva dirle che era riuscito a mettere ordine nei suoi confusi sentimenti...dirle che voleva essere l’unico a proteggerla...
Perché la sua unica lacrima valeva di più di qualsiasi pianto di Ran.
Perché erano cresciuti insieme,erano maturati affrontando le stesse difficoltà,superando gli stessi ostacoli...e tra loro si era instaurato un legame saldo,indistruttibile...un legame che non c’era con Ran e il suo mondo dorato.
Jodie aveva proprio ragione a definirla “Angelo”.
Lei era ormai troppo distante da tutti loro,demoni trascinati nell’inferno della vita dal destino.
Conan seppe improvvisamente trovò le parole e cominciò a scrivere.

Sei diventata il senso di ogni mio giorno...momento...perché...

...perché sei fragile...


Ai osservò il portafoto che Conan le aveva portato la sera prima sul tardi.
Era un po’ rovinato ma alla bambina sembrava bellissimo.
E anche la foto all’interno era stupenda.
I detective boys.
La sua famiglia.
Ayumi,Genta e Mitsuiko che ridevano guardando l’obiettivo seduti davanti a lei e Conan che erano in piedi,vicini,dietro il gruppetto.
Sorrise e rilesse le poche parole che Conan aveva scarabocchiato nel foglietto di accompagnamento al regalo.

“Una rosa resta sempre una rosa...anche se avesse un altro nome non cambierebbe il suo profumo. Ti vogliamo...Ti voglio bene per quello che sei. Ti proteggerò sempre...perché...”

La lettera terminava così,con quella frase in sospeso.
Chissà cosa voleva dire...ma Ai non perse tempo a domandarselo...sapeva che un giorno,forse neanche troppo lontano,Conan glielo avrebbe detto. Osservò la luna piena,che brillava nel cielo notturn e sorrise.
Anche Conan,mentre si lavava i denti,guardò il satellite che allietava le notti di molte persone.

-”Chissà se ti starai domandando come volevo finire la lettera...”-

Pensò,sorridendo.
Sulla scrivania resta va un ultimo foglietto spiegazzato,su cui erano buttate poche parole:

...Perché Sei diventata il senso di ogni mio giorno...momento...perché...
...perché sei fragile... .e come me sai piangere.


NDA
ConanxAi,dolce dolce ma mi sa che i personaggi sono decisamente...fuori personaggio! Pazienza,chissene!!! W LA COPPIA CONANxAI!!!!!! SIETE I MIGLIORI!

   
 
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